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martedì 7 giugno 2011

Referendum : gli asini volano ?


Volete voi che l’acqua sia pubblica ? Si, anche perché lo è e non può essere altrimenti in questo Paese . Volete voi che l’acqua sia gestita dal Comune e non da un’Azienda ? L’acqua è un prodotto ; non è l’anagrafe ; deve essere gestita e distribuita come servizio pubblico attivo ed efficiente e quindi con un’azienda, pubblica, privata, semi pubblica o semiprivata,che sia, ma azienda, che lavora nel mercato, come avviene dappertutto.Volete voi che nella tariffa dell’acqua siano compresi gli interessi relativi agli investimenti necessari per la sua produzione e distribuzione ? Certo che si, vivendo in un’economia di mercato . Non solo ; l’acqua è un prodotto , con un suo valore (anche se si vuol regalare ); spesso viene sperperata, portata via , persa, regalata o rubata ( regali e furti fanno parte della voce “perdite”, nelle statistiche ) ; trattata come aria, senza valore. Ed è così che viene trattata dai due quesiti referendari.


Volete voi abrogare le nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare ? Il quesito tende al risultato 'di non consentire l'inclusione dell'energia nucleare fra le forme di produzione energetica' , dice la Corte Costituzionale. Risposta ; siamo per avere sempre più energia elettrica , volendo uno sviluppo positivo ( e non zero, come una volta veniva predicato ) ; siamo per averla con produzioni diversificate, nessuna esclusa e con tecnologie le più economiche, le più avanzate e le più rispettose dell’ambiente ; quindi anche per la produzione elettro-nucleare, tecnologicamente più avanzata possibile ; come si può domandare al popolo di condannare un comparto industriale tra i più importanti ed avanzati in tutto il mondo e nello sviluppo di tutto il mondo ( rientrano in questo settore anche la fusione nucleare e i reattori a sicurezza intrinseca ; e vi rientra anche un mondo di migliaia di fisici e ingegneri italiani, punta avanzata del lavoro intellettuale e di ricerca ) ? Curioso è anche il divieto del nucleare “nel territorio nazionale” ; altrove invece sarebbe possibile ; grazie per il permesso, diranno i nostri vicini; in termini pratici nella Unione Europea possiamo predicare per lo sviluppo del nucleare , basta che non sia a casa nostra . Si tratta quindi di altro quesito razionalmente sconclusionato.

Volete voi che chi è impegnato in responsabilità di Governo del Paese possa non comparire nelle aule di giustizia ? Certo che lo vogliamo . Si tratta di rinviare le sedute ; non di annullarle ; di dare la precedenza al Governo del Paese, rispetto a sedute giudiziarie con tempi indefiniti.

Ecco questi sono i quesiti per cui più di 40 milioni di cittadini vengono chiamati a votare : tutto è possibile in questo Paese rissoso e contradaiolo : i referendum sono uno strumento di democrazia diretta importante ; e per questo non possono essere usati come clave in mano a dei cavernicoli.

Chiedere alla gente se è vero che gli asini volano, è da sempre stato solo cretino ; e chi pensa , qualsiasi cosa pensi, non accetta di essere trattato da cretino.

Pubblicato da "L'Occidentale" il 9 giugno 2011

1 commento:

  1. Il popolo si è espresso.Tutti chinano il capo,e tutti affermano che finalmente abbiamo una autostrada davanti,o megli quattro.
    La prima e la seconda ci garantiscono l'acqua a gestione pubblica,e quindi posti a profusioni per i protetti della politica.La terza non ci porta al nucleare italiano ma a quelli albanese e tunisino) il quarto porta Berlusconi alla sbarra perchè possa esservi spernacchiato. E' un gran risultato? Con Berlusconi o senza l'Italia è tutta bunga bunga. Ezio della Torre

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