viaaaa!!!

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sabato 27 febbraio 2010

Della droga

Tema : la droga .
Svolgimento : liberalizzatela !
Che costi quanto un’insalata ed elimini da subito: la guerra in Afghanistan ; le bande criminali che ci speculano sopra ( mafia, camorra, ndrangheta e loro colleghe internazionali -perché poi siano tutte al femminile è un mistero- ); gli “spettacolari”, che cercano ascolti e quindi denari, montandoci scandali sopra; traffici illeciti in tutto il mondo; mode cretine di borghesie fumate ; proibizionismi che inducono alla ovvia trasgressione ; e tante cose brutte ancora.
Inconvenienti ? Ci saranno forse più morti ( ma non è detto ); più delinquenti in preda al delirio ( ma non è detto ); meno regole “morali” ( ma non è detto ).
E allora ? Logorroiche spiegazioni giustificano il proibizionismo , passando sopra a tutti i disastri che in nome e nell’interesse della droga vengono compiuti.
Evviva la libertà , compresa quella dei volontari suicidi, soprattutto se il costo da sopportare per tenerli in vita è quello che stiamo vivendo ( i talebani e i casalesi; i “morgans”e i “santissimi oro e allegati”delle TV; i delitti più disumani e le prediche più faticose , più inutili).
Siate santi , urlò il Papa. Siate liberi, urlò un mio amico.

venerdì 19 febbraio 2010

Oh Lilli...Lilli

Lilli Gruber, nel suo salottino di TV 7, ha ospitato Camillo Davigo.
“Come va ? “ “ Bene” “ Anch’io”. Bla…bla…bla…
La Gruber fu deputata europea della cosiddetta “sinistra”: fu giornalista “prestata alla politica”, come lei stessa dichiarò; alcuni ( tra cui lei stessa) la considerano una grande giornalista. Ora , con suo importante sacrificio economico ( così dice ), è tornata alla professione, con labbra turgide e occhio mobile.
Camillo Navigo fece parte della pattuglia acrobatica della Procura di Milano , ai tempi di tangentopoli. Dissero che era un cattolico “integralista”. Boh !
Bla…bla…bla…
La Gruber chiede “ E’ dunque tornata tangentopoli ?” E lui , sornione e un po’ autoreferente ( al pari della sua interlocutrice ), bla…bla…bla…
Giornalista Gruber , perché tra le tante domande fatte all’egregio ( ex grege ) Magistrato , non gli ha chiesto , quante volte ha sbagliato ( non peccato ) ? Sembra ( sembra solo, dalle statistiche) che il più delle volte la pattuglia acrobatica dei Borrelli- D’Ambrosio ( attuale deputato della cosiddetta “sinistra”), di cui il Davigo faceva egregia ( sempre ex grege ) parte , abbia sbagliato ; rovinando non decine, neanche centinaia, ma migliaia di persone e di famiglie .
Giornalista Gruber, per cortesia , sia giornalista, anche soffrendo , e cerchi di capire , anche gli altri; per favore, naturalmente se le riesce.

martedì 16 febbraio 2010

Los "Conductores"



I giornalisti “conduttori” TV hanno un po’ cambiato le regole professionali. Una volta essi erano “moderatori “ di dibattiti. Sceglievano il tema ; facevano gli inviti ; si documentavano sul problema; facevano le domande; vegliavano a che non ci fossero risse; e alla fine gli spettatori dovevano uscire dallo spettacolo sapendone di più sull’argomento, dopo confronti dialettici di addetti ai lavori. Non è più così.
Oggi alcuni conduttori, sponsorizzati da parti politiche ( per lo più dalla cosiddetta "sinistra" ), conducono trasmissioni - comizio, attaccando la bestia al palo del proprio padrone. Non evitano di apparire di parte ; anzi lo ostentano; e parlano…parlano…parlano…Arrivano financo a togliere la parola ai propri ospiti, che non la pensano come loro. In poche parole arringano il popolo. E sono pagati con centinaia di migliaia di euro all’anno, per questo lavoro di predicatori di parte. Alcuni di loro erano passati direttamente alla politica ( loro mestiere principe ); ma probabilmente si sono fatti i conti in tasca e hanno scoperto che nelle loro trasmissioni avrebbero guadagnato cinque-dieci volte di più. E sono tornati a fare i conduttori …dei pollai , come amabilmente li ha definiti Berlusconi.Un minuto di TV costa migliaia di euro; loro non pagano ; prendono, prendono tanto !
Fin che il mercato tira, nihil obstat. Gli ascoltatori si divertono , come in una arena , ove gladiatori o polli si spennano tra loro, per il piacere dei ...tifosi. E poiché il giornalista - conduttore non c’è più, gli spettatori tendono a seguire il proprio comiziante, che canta a squarciagola la propria partigianeria; con cori di sottofondo, intonati da improvvidi invitati, che movimentano la festa e lo spettacolo. Allora si pone la questione; e se non ci fossero più i coristi del contro-canto ? Se coloro che non la pensano come il “conduttore”, si rifiutassero di fargli da sponda ? Se lo lasciassero solo a condurre un dibattito che tende a diventare monologo ? Se mettessero allo scoperto partigianeria e disinformazione ?
E’ altresì vero che il maggiordomo-telecomando può sempre risparmiarci da questi comizi di predicatori nostrani e dai loro chiricchì sui problemi da risolvere.

lunedì 1 febbraio 2010

W la France ! de' Villepin

Dominique de Villepin : assolto. Gli altri, Gregorin, Lahoud, Bourges, condannati. E’ il 28 gennaio 2010.Giustizia è fatta. De Villepin sprizza gioia da tutti i pori sui microfoni di decine di giornalisti e sugli obbiettivi di decine di telecamere. Ma il PM ,Marin, il giorno dopo, annuncia alla radio che presenterà ricorso in appello. De Villepin sprizza rabbia dai suoi soliti pori; il PM dipende dal Governo, quindi dal Ministro della Giustizia e quindi dal Presidente Sarkozy ; il PM ha fatto ricorso su istruzione dell’odiato Sarkò, per impedire a lui di fare politica contro il Presidente. E giù male parole contro il Presidente ! Dai dibattiti che ne sono seguiti , in TV e sulla carta stampata, emerge quanto segue.
1. La sentenza condanna gli esecutori materiali di una “falso”lista di tangentari, che avrebbe dovuto eliminare dalla vita politica francese almeno una quindicina di leaders di maggioranza e opposizione, tra cui Sarkozy:e non pochi capi dei “servizi”, delle amministrazioni pubbliche, delle Aziende di Stato; quindi sono stati condannati gli esecutori di un tentativo di golpe soffice, alla francese, compiuto attraverso “servizi “deviati e stampa.
2. I giudici non hanno trovato il motivo ( forse non lo hanno neppure cercato) di questo falso e quindi non hanno condannato i promotori del tentato golpe.
3. Il PM ha fatto ricorso , ignorando le procedure formali e andando direttamente sulle antenne mediatiche ; un ricorso ,peraltro, assolutamente prevedibile, tenuto conto delle sue accuse, convinte e documentate, contro Villepin e tenuto conto anche della assoluta normalità dei ricorsi dei Pubblici Ministeri, quando i Tribunali danno loro torto.
4. La dipendenza gerarchica dei PM dal Ministero della Giustizia si sta rilevando un punto molto debole nel sistema giudiziario francese ( se fosse successo il contrario, niente ricorso in appello da parte del PM, cosa si sarebbe detto ? Che Sarkò e Villepin si erano messi d’accordo ? )
5. Villepin è stato sempre utilizzato come consigliere del Principe ; Segretario Generale del Presidente Chirac, Ministro degli Esteri, Ministro degli Interni e Primo Ministro ; ma non è mai stato eletto ad alcunché; Chirac non ha mai avuto nelle sue grazie Sarkozy ( e viceversa ) e quindi gli ha opposto Villepin; solo che Sarkò è sempre stato una macchina di voti e di potere; mentre l’altro ha sempre giocato di sponda, nei salotti e nei corridoi ( ricorda quei personaggi ottocenteschi, come Talleyrand Minstro degli Esteri di Napoleone e di Luigi XVIII)
6. Su questo processo Villepin ha puntato per farsi un nome “elettorale “; e ci è riuscito; come vittima dell’ accanimento sarkosiano, prima; come persona innocente dopo ; come vittima della persecuzione sarkosista infine; i sondaggi lo danno ora a un 8%.
7. Sarkozy sicuramente non stima Villepin ; e allora perché gli ha fatto avere tutta questa “pubblicità” ? Forse non poteva fare altrimenti ; si è costituito parte civile nel processo con altre 40 persone ; poteva non farlo ? Sarebbe stato uno scandalo. Ha detto che a suo parere Villepin poteva essere all’origine del “falso” ( ha pure dichiarato che il “colpevole”, rinviato a giudizio, doveva essere sottoposto alla decisione dei giudici ). Si è infine ritirato, dopo la sentenza, da parte civile nel prossimo processo di appello .

C’è una questione curiosa in tutta questa storia. I fatti del clamoroso “falso” tangentaro, sono di gravità e proporzioni gigantesche, da un punto di vista istituzionale; si è cercato di delegimittare un gruppo di avversari politici , attraverso l’azione dei servizi segreti, supportata da media compiacenti, nella Francia e nell’Europa di questo secolo. Tutti invece sembrano leggere questa vicenda come una lotta politica tra Sarkozy e Villepin ( con dietro Chirac ): nessuno più parla del tentativo di golpe all’interno delle istituzioni repubblicane francesi ed europee; neppure le possibili vittime, a cominciare dallo stesso Sarkozy , dal suo Partito, l’UMP e dai socialisti, che erano presenti nella famosa lista falsa, dei ladri di Stato. "Bizarre" !
La luna è lassù e tutti guardano il dito . Nella notte Villepin sta tentando di scavare la fossa al Presidente francese; e ha trovato per strada non pochi manovali, pronti a lavorar di pala. E Sarkozy ,nel frattempo, manda la sua graziosa Carlà a far meraviglie.

1 febbraio 2010

W la France! Clearstream

«Sono qui per volontà di un uomo. Sono qui per l'accanimento di un uomo, Nicolas Sarkozy, che è anche presidente della Repubblica francese. Ne uscirò libero e senza macchia, in nome del popolo francese »; così Dominique de Villepin, ultimo «premier» della presidenza Chirac, alla prima seduta del processo , che lo vede nel banco degli imputati con l'accusa di « complicità in denuncia calunniosa,complicità nell'uso di documenti falsi, ricettazione e abuso di fiducia». E' il 22 settembre 2009. Il 23 giugno 1789 il marchese Honoré Gabriel Riqueti de Mirabeau dichiarava agli Stati Generali contro il messo del re, che voleva sciogliere l'Assemblea «...noi siamo qui per volontà del popolo e saremo strappati da qui solo con la forza delle baionette...». Che l'aristocratico de Villepin abbia voluto parafrasare il suo illustre predecessore, de Mirabeau, prestato nel 1789 alla Rivoluzione? Fosse così, de Villepin, dall'alto della casta e dei suoi 193 centimetri, forse avrebbe un po’ esagerato. Ma in realtà di cosa è accusato e che c'entra Sarkò ?
In parole povere de Villepin avrebbe orchestrato uno scandalo, basato su una falsa lista di titolari di conti, presso una finanziaria lussemberghese, la Clearstream, contenente più di 800 nomi, tra cui un Bocsa de Nagy, nome patrizio dei Sarkozy, originari ungheresi. Ad alimentare alcuni di questi conti sarebbe stata una mega «secante» , presa su una fornitura di navi francesi a Taiwan. Una lettera anonima denunciò il traffico alla magistratura, che aprì un'inchiesta. Poi si scoprì non solo che si trattava di un falso clamoroso ( e un po’ semplicistico ); ma anche che questo falso era stato costruito con la partecipazione di servizi ufficiali e deviati, di agenti millantatori, di finti industriali e, sembra , anche di politici. In effetti attorno a questa falsa lista, oltre a Sarkozy, ci sono riferimenti ad altri nomi importanti nell'agone politico francese, come quelli di Chevenement, leader della sinistra socialista ai tempi di Mitterand; o Strauss-Khan, attuale direttore generale del Fondo Monetario internazionale e considerato tra i veri leader del partito socialista attuale; o Brice Hortefeux , attuale Ministro degli Interni; o Charles Pasqua , defunto ex Ministro degli Interni; o Bernard Squarcini, attuale capo dei «servizi interni»; tutti costituitisi parti civili nel processo aperto il 22 settembre scorso.
L'accusa, attraverso documenti e testimonianze, ha messo sotto processo due personaggi non chiari, probabilmente altolocati nei servizi, che avrebbero materialmente costruito il falso documento; un economista della Arthur Andersen, che avrebbe dato, dietro compenso, una prima falsa lista di presunti titolari dei conti Clearstream; un giornalista che, avuta la lista , l'avrebbe trasmessa agli uomini dei «servizi» implicati nel caso. Regista di tutta l'operazione sarebbe stato il Primo Ministro, de Villepin, in lotta contro la possibile candidatura di Sarkozy all'Eliseo. Si è più che mormorato che dietro a de Villepin ci fosse stato Chirac, che rifiutò di essere interrogato, trincerandosi dietro la funzione (Presidente fino al 2007).
Intervistato sull' «affaire» dalla TV francese, il 23 settembre Sarkozy ha dichiarato « ...dopo due anni di inchiesta, due giudici ( istruttori ndr) hanno deciso di portare i colpevoli davanti al Tribunale penale»; reclamando giustizia, si è quindi rimesso alla decisione della Corte. Pandemonio! Il Presidente ,parlando di «colpevoli», avrebbe violato il principio della presunzione di innocenza degli inquisiti. De Villepin ha subito preannunciato querela. L'opposizione si è messa a cavalcare la tigre delle sacralità repubblicane violentate. In realtà le dichiarazioni di Sarkozy non sembrano violare un bel niente . La sostanza dei fatti resta. Si è cercato di montare uno scandalo contro qualcuno, ad opera di qualcun altro ( non ci sono solo politici e uomini dei « servizi » coinvolti, ma anche managers dell'industria aereonautica e della difesa, in lotta tra loro ), in maniera illegittima , con qualche deriva «golpista». Dove sta lo scandalo nelle dichiarazioni di Sarkò? In parole povere in Francia ,dal 2004 al 2007, al di là delle singole responsabilità, con la lista Clearstream si è tentato di minare lo stato democratico. Già: i francesi sono proprio nostri cugini...

Pubblicato dall'Occidentale il 28 settembre 2009