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sabato 23 marzo 2019

LA CINA ( vista 25 anni fa )

" "...In Cina non ci misuriamo più con un Oceano, ma con una Terra: non è la sfida Atlantico-Pacifico ( che potrebbe ricordare le relazioni tra Europa-USA , da un lato e Giappone dall'altro ) ma è forse proprio il confronto tra il Mare e la Terra , le loro storie , i loro valori, le loro religioni e filosofie. La storia della Cina è una storia di Terra ; ed è forse l'unico Paese al mondo dove i contadini hanno vinto : culturalmente e politicamente: mirabili furono le tesi ( condivisibili o non ) sul rapporto città-campagna di Mao. Ora le cose sono cambiate ; un pò di Mare è entrato nella Terra ; ma anche un pò di Terra ha modificato il Mare. La nostra cultura del Mare deve capire le ragioni della Terra ; e così può cominciare questo grande, grandissimo dialogo di mercato tra l'Ovest della opulenza e l'Est della sopravvivenza. Il mercato non potrà essere là un espediente per inserire , insinuare in quel pianeta la filosofia della intrapresa, del Mare , con cui Cristoforo Colombo scoprì l'America e con cui l'epica dei cowboys tese ad appiattire tutto alla legge del più forte, nel mercato e nel mondo. Esso dovrà misurarsi non con la storia di di navi e di scoperte , ma con la storia della "via della seta"; con tradizioni millenarie radicate dentro la Terra; con un pianeta nato dalla rivoluzione contadina; con valori nuovi , aperti alla vita , quanto gli antichi , sempre cinesi; con popoli che da duemila anni e più stanno negli stessi villaggi o nelle stesse terre; con principi secolari e immanenti, che stanno coniugando le religioni di un tempo con le ragioni della sopravvivenza e dello sviluppo di oggi. A Pechino c'è il Tempio del Cielo, dove mura circolari delimitano il Cielo, luogo di preghiera dell'Imperatore ; esse sono a loro volta contornate dalle mura esagonali della Terra che definiscono il Cielo; a dire che la Terra contorna il Cielo e non viceversa. Questa è la Cina. Ma anche in Cina si stanno verificando , con il mercato e la nuova economia, cambiamenti epocali: città che si dilatano a dismisura; migrazioni urbane che sembrano fiumi tempestosi; ebollizioni di vita e di desideri. Ma non si confonda tutto ciò con la nostra cultura; con la cultura del Mare. Là c'è la Terra, ben radicata e ben più unita delle nostre avventure storiche ( di noi popoli del Mediterraneo , prima, e dell'Atlantico , poi ), una forte, fortissima cultura endogena al sistema-Terra, immanente alla Terra." Marcello Inghilesi in Cahiers d'art settembre 1994

venerdì 22 marzo 2019

Liliane Inghilesi Gialloni