viaaaa!!!

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lunedì 31 ottobre 2011

I fossi



I fossi ; i torrenti ; i fiumi . Se non ci sono i fossi, ci saranno frane , smottamenti , inondazioni. E’ una regola vecchia quanto l’uomo. Non c’ è contadino che non abbia a cuore innanzitutto i fossi ; che non si preoccupi di farli e mantenerli ; mantenerli soprattutto. Non ci vuole grande cultura , ma solo buon senso ; guardare le pendenze e convogliare l’acqua su bacini per irrigazione o su canali, torrenti, fiumi. Sono regole elementari non più rispettate. Quando dal paese in basso si guarda su in alto, verso le colline e le montagne e si constata il loro abbandono agricolo e forestale,  alluvioni e frane diventano una certezza. E' inutile cercare la responsabilità del Sindaco o del geometra. La campagna e le montagne sono sempre più abbandonate ; le reti dei fossi non ci sono più ; l’acqua entra dappertutto, erode , forma sacche sotterranee, scorre in superficie , trascinando ogni ben di Dio; forma bacini artificiali trtttenuti da materiali trasportati ; che poi cedono , dando origine a cascate torrentizie, immense e improvvise.
Non solo : non si curano più i letti di fiumi e torrenti ; non si scavano gli alvei ; non si mantengono le profondità necessarie per un corretto scorrere dell’acqua ; e quindi ecco gli allagamenti. Dicono che gli scavi dei fiumi sono affari, dovuti al recupero di pietrisco e ciottolame; e quindi vengono visti con sospetto, denunciati, perseguiti in una spirale di idiozia senza limiti.
Ci sono migliaia di carcerati , che vorrebbero lavorare ; migliaia di giovani disoccupati , a cui può essere proposto il lavoro di manutenzione delle reti idriche montane e agricole: migliaia di persone nulla facenti, con voglia di fare , che sono a carico dello Stato. Organizziamo la manutenzione dei fossi di Italia.Il costo di questi lavori sarebbe comunque inferiore ai danni procurati dalla incuria o dal totale abbandono di queste reti ; per non parlare della loro possibile redditività, in quanto risorsa .
Non dimentichiamo il Machu Picchu , nella vetta di un monte andino, creato tutto più di 500 anni fa attorno ad un perfetto sistema di fossi e di canali. E per non andar lontano , guardiamo la cura dei romani o degli egizi per i sistemi delle reti idriche e delle loro manutenzioni.
A noi ,oggi no : le acque non ci interessano.Urliamo solo quando ci travolgono.

W la Ferrari


Montezemolo: subito un governo di salute pubblica


Si , per far rivincere almeno una corsa alla Ferrari.

sabato 29 ottobre 2011

Binismakì !


Risolto il problema Bini Smaghi . Cambio di nome : Binismakì ; cambio di nazionalità ; diventa francese ; o per editto presidenziale sarkosiano ; o gli si fa sposare una transalpina e prende la nazionalità di striscio . Resta dunque nella sua amatissima poltrona, alla BCE : come francese . Lui è contento ; il Berlusca e gli italiani ancor di più ; e anche Sarkò , che ,se non altro, potrà aggiungere un voto ai pochi che sembrano essergli rimasti ; e per di più immigrato .Gli unici delusi saranno i fedeli di Umberto II che tanto avevano fatto per mantenerlo “conte” italico nel 1977, quando i conti non c’erano più. E vabbé : poca roba . Ma il problema è risolto. O no ?

venerdì 28 ottobre 2011

Nobel per la dignità


La corte di Svezia ha deciso di istituire un nuovo premio Nobel ; il premio Nobel per la dignità.

Il premio Nobel per la dignità 2011 è stato assegnato a :
Lorenzo Bini Smaghi , Italia, per la pervicacia , con la quale ha difeso la propria sedia dagli attacchi concentrici di Stati e Governi, in nome della propria dignità professionale. A ritirare il premio manderà un proprio domestico, dalla sua contea fiorentina , stabilita da Re Umberto II di Savoia, a Cascais il 6 aprile 1977.

lunedì 24 ottobre 2011

Sarkò la smorfia




Ridono; ma che ridono i presunti “locomotori” europei ? La Merkel una buona ragione per ridere ce l’ha ; è venuta dalla Germania comunista di Honecker e si è trovata cancelliera tedesca ; un bel vivere e una bella dimostrazione di quanto i tedeschi tengano oggi al proprio Cancelliere..
Ma Sarkozy , capo della Francia, detto Sarkò, di cosa potrà mai ridere ?
Di Berlusconi ? E perché mai ? Gli sta antipatico ? Non ce ne sarebbe motivo , a meno che il Berlusca nostrano non piaccia alla sua padrona Carlà, che dell’Italia sembra amare soprattutto le sciccherie, con caviale-champagne-intellos- se- gauscisti- meglio ; e ciò sembra possibile, anzi molto probabile. Quindi si ; gli sta antipatico.
Dell’ Italia ? I transalpini quando parlano degli italiani se la ridacchiano un po’ ; sembriamo loro poco seri , un po’ sottosviluppati mediterranei, arlecchini ; anche se ci riconoscono semi di genialità . Quindi è possibile che Sarkò , convinto di interpretare il ruolo del francese medio, dovendo parlare di Berlusconi , gli sia scappato da ridere.
Della Francia ? Ecco qui avrebbe veramente poco da ridere. Le cose in Francia vanno male e per lui ancora peggio. Il debito pubblico , da cifre Eurostat, è di 1947 miliardi di euro ( contro i 1600 italiani e i 2500 tedeschi, si fa per dire ) . La disoccupazione è del 9,8 % , e si crede che superi il 10 % nel prossimo anno . Lo sviluppo registra già da due trimestri una crescita negativa , - 0,6 % e si prevede che non superi l’1 – 1,5 % in ragione d’anno , nei prossimi due anni ( e in crisi sono soprattutto i servizi , che in un’ economia ad alta intensità tecnologica , non è questione di poco conto ).Alcune grandi banche francesi sono a rischio fallimento ,per aver speculato troppo sul debito greco ( 56 miliardi di euro ). 180 mila giovani ogni anno sono “persidivista” , cioè si ritirano dalle scuole e non si sa dove vadano. Il 53 % dei francesi è contro l’euro . Ad aprile -maggio 2012, ci saranno le elezioni presidenziali ;e quindi già da ora la politica economica e sociale del Paese comincia ad essere ingessata ( sicuramente misure impopolari non saranno prese ) . Sarkò appare alla Francia vera, sempre meno “francese”, nella forma e nei contenuti ( non dimentichiamo che è francese da una sola generazione ) . Il suo score nei sondaggi è sceso a minimi storici per un Presidente della Repubblica ( sotto il 20 % ) ; rischia addirittura di arrivare terzo alle prossime presidenziali ,dopo il socialista François Hollande , ma anche dopo Marine Le Pen , leader del Fronte Nazionale, che andrebbero così al ballottaggio, relegandolo alla pensione anticipata ; e sembra che i suoi ne siano coscienti ; sapendo di perdere, lo mandano al macello per levarselo di torno: e puntano al dopo.
Quindi Sarkò non avrebbe nulla da ridere ( arriva a far pena perfino la recente sceneggiata montata assieme a Carlà per la nascita di una figlia ).
E allora perché quel siparietto nevrotico della conferenza stampa con la Merkel a Bruxelles, a proposito di Berlusconi e dell’ Italia? Mah ! Forse è vero quello che dicono oggi i comunicati ufficiali ; ridevano solo perché non sapevano chi dei due doveva rispondere alla domanda sul loro incontro con Berlusconi . Già ; ma perché loro due dovevano fare una conferenza stampa ? L’ Europa dove è andata a finire ?
E allora fa bene Ferrara a organizzare una risata collettiva a Piazza Farnese ; se risulterà solo impropria , niente di male ; l’ambasciatore di Francia riferirà al signor Presidente del glorioso esagono che questi italiani sono solo allegri e mattacchioni ; e tra parentesi gli dovrà anche dire che, in queste condizioni, l’Europa ogni giorno esiste di meno.

Pubblicato da "l ' Occidentale" il 25 ottobre 2011

sabato 22 ottobre 2011

Guerra tribale in Libia ?


(ANSA) - IL CAIRO, 22 OTT - Il figlio maggiore di Muammar Gheddafi, Saif al Islam, e' stato nominato dagli appartenenti alla tribu' del padre suo successore alla testa di quella che hanno definito ''la guerra di liberazione''. A darne notizia oggi e' il sito web del giornale internazionale arabo Al Sharq al Awsat. Analogamente giovani di altre tribu' (Warfela e Magareha) hanno designato Seif al Islam successore del padre per ''la liberazione della Libia'', contro ''i rivoluzionari della Nato''.

Ecco è là . Ora :
- o Saif ( o chi per lui ) ha fatto tutto da solo , inventandosi  una guerra civile o auspicandola;
- o questa è la dichiarazione della guerra civile in Libia.
Anche se le tribù citate sono solo tre su un centinaio.

mercoledì 19 ottobre 2011

Logorrea napolitana 7




19 ottobre, 12:43

(ANSA) - ROMA, 19 OTT - Sono ormai ''impellenti'' le ''scelte di riforma strutturale e di stimolo alla crescita'' . Lo dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che chiede una ''netta assunzione di responsabilita' largamente condivisa''.


19 ottobre, 12:51
(ANSA) - ROMA, 19 OTT - Uno dei ''punti di forza su cui oggi possiamo contare e' la consapevolezza della necessita' di una straordinaria mobilitazione per liberarci da antiche insufficienze e far fronte a momenti di estrema difficolta'''.
Lo afferma il capo dello Stato Giorgio Napolitano


19 ottobre, 12:52
(ANSA) - ROMA, 19 OTT - L'attenzione alla protesta pacifica deve andare insieme al ''dovere del rigore contro inammissibili violenze''. Cosi' il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che parla di ''preoccupazioni per la coesione sociale e anche per l'equilibrio democratico e per la convivenza civile''.

(ANSA) - ROMA, 21 OTT - ''Occorre realizzare una forte coesione di intenti in ordine ad obiettivi condivisi, superando con coraggio e senso della responsabilita' comune anche sentimenti di sfiducia che si possono affacciare''. Cosi' il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio ai giovani imprenditori di Confindustria.



Gli vengono così di getto ,quasi  tutte assieme : cose importanti, molto importanti ! Dobbiamo pensarci, riflettere ; e dopo ? E vabbè , dopo si vedrà ! Per ora stiamo vicini, vicini

lunedì 17 ottobre 2011

Rossi Tafazzi



(ANSA) - ROMA, 17 OTT - ''Ritengo che chi ha svolto ruoli di direzione politica nazionale, a partire dagli anni '90 in poi, abbia esaurito il proprio ciclo e debba lasciare gli impegni di prima linea e ritagliarsi un ruolo utile di 'padre nobile' che sono certo verra' ascoltato e apprezzato''. Lo afferma, parlando del suo partito, il Pd, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sul suo profilo Facebook.


Ecco ! Lui ha cominciato a fare il Sindaco di Pontedera e il dirigente del PCI proprio nel 1990 ; poteva dire " a partire dal 1989 in poi": no dal '90 !  Ma il Sindaco Renzi , il giovane ormai vecchio, gli ha messo fretta . Allora, sono dimissioni ? E cosa farà dopo, il nostro filosofo ,assieme alle decine o centinaia di quadri poicomunisti , che, laureatisi in filosofia, hanno preferito il partito all'insegnamento ? Il padre nobile di chi e a spese di chi ? Ma , per favore,continui a fare il Presidente toscano ,da poco eletto con successo, senza complessi e senza paure ; o no ?

Tex Cofferati


(ANSA) - ROMA, 17 OTT - Il Pd deve ancora trovare un 'Tex Willer' alle primarie, capace di battere alle elezioni un Berlusconi-Mephisto, e consapevole che all'orizzonte si staglia gia' la figura di Alfano-Yuma. La metafora sulle prossime elezioni è del parlamentare europeo del Pd Sergio Cofferati, grande appassionato di fumetti e in particolare di Tex Willer.

''Anni fa mi chiesero se Berlusconi poteva assomigliare a Mephisto. Dissi di sì e devo dire che non andai molto lontano''.

Ecco un'altra avanguardia importante per l'opposizione ; chesse pò fà ?

domenica 16 ottobre 2011

Indignez vous



“Indignez vous !” è il titolo di un libriccino, scritto da Stephane Essel per il Natale 2010 : Essel all’epoca aveva 93 anni; persona allegra estroversa , militante della Resistenza francese e amico di molti intellettuali celebri nella gauche transalpina. Cosa dicevano le 35 pagine del libriccino ? Giovani , ragazzi siete un mortorio ; il mondo si sta sviluppando a ritmi frenetici e voi state lì impalati a giocare con i balocchi del benessere ; svegliatevi ! I ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri ; sta arrivando una dittatura dei mercati finanziari ; i sistemi di assistenza e protezione sociale si stanno restringendo ; i movimenti migratori si scontrano con nazionalismi e violenze . Il capitalismo , espressione dell’unica ideologia rimasta , il liberalismo, ha una crisi grave ; e voi dormite , guardate , non partecipate . Indignatevi !


Essel è socialista , di quella socialdemocrazia francese che ora si candida a riprendere il potere presidenziale ; è amico di Delors e di sua figlia Aubry ; solo per dire che il suo “indignatevi “ non è nato come grido rivoluzionario, anarchico o antagonista .

Il grido fu ripreso dai giovani spagnoli , gli indignados, e poi ha fatto il giro del mondo , assorbendo dentro all’indignazione tutto e il contrario di tutto . Sbarcato in Italia , sembra essersi concentrato su due “indignazioni”maggiori ; il debito pubblico e , ovviamente, Berlusconi.

Sul debito pubblico i nostri cari rampolli , ben vestiti , ben nutriti e ben equipaggiati , sembrano essersela presa con i nonni o i genitori ; una bella ragazzina si è presentata in TV indignata : “perché mai noi dobbiamo pagare per gli errori e i debiti delle nostre progenie ? Non paghiamo ! Falliamo e chissenefrega !” Ecco fatto ; a forza di dire che oggi paghiamo gli errori del passato , questo è il risultato ; ad essere  superficiali e approssimativi , non ci dobbiamo meravigliare che i frutti siano altrettanto superficiali e beceri. L’Italia uscì dalla seconda guerra mondiale con le pezze al sedere ; negli anni 80 era diventata la quarta potenza industriale del mondo ; in 30 anni da uno stato di miseria diffuso , siamo passati al benessere ; dall’emigrazione all’immigrazione ; da perdenti di una guerra disastrosa , a prestigiosi partecipi dei consessi internazionali politici , economici e finanziari. Se l’Italia si è indebitata è stato per crescere , per svilupparsi ; forse si è indebitata troppo , forse sono stati fatti errori, forse si poteva avere una politica economica e finanziaria migliore ( a cominciare dalla gestione della nostra entrata nell’euro ) ; ci possono essere tanti “forse” ; ma il dato di partenza non può mai essere dimenticato ; noi siamo un Paese privo di risorse , un Paese povero e manifatturiero ; la nostra unica forza sta nella trasformazione dei prodotti, nel dare valore aggiunto a materie prime o semi lavorate che ci arrivano da fuori ; o a servizi che riusciamo a fare meglio di altri . E quindi abbiamo bisogno di risorse finanziarie che noi dobbiamo prendere dalle banche , mentre altri le hanno nel proprio suolo ; nel nostro suolo c’è un patrimonio smisurato , che non è monetario e non è monetizzabile , quello storico, artistico, culturale e ambientale. Ma questo non può coprire i debiti fatti e da fare per lo sviluppo. Una volta non c’era la mondializzazione delle finanze e c’era la gestione della propria moneta ; e i debiti dello Stato venivano pagati da tutti con la svalutazione ; la gestione “tedesca” dell’euro non prevede questa parola, “svalutazione” ; anzi per la verità non prevede alcuna politica monetaria vera ; e quindi la spirale perversa del debito pubblico tende a soffocare l’economia di impresa : in Italia e nel mondo. Ci dobbiamo indignare con i nostri nonni ? No, assolutamente no ; se con qualcuno dobbiamo prendercela è con chi ha voluto e vuole che la Banca europea sia gestita come uno sportello postale e per di più con tutte le voglie e le forme dei ricchi e tutti i mezzi dei poveri.

Sull’indignazione contro Berlusconi emersa anche questa da molte interviste agli “indignados” nostrani ( che forse dovrebbero essere ricondotti alla loro reale essenza di semplici incazzati, con rispetto parlando ), stendiamo un velo pietoso ; questi giovani e meno giovani sono realmente vecchi : mancano di fantasia e di cultura umana ( lasciando da parte la semplice erudizione ), quella del confronto , delle idee , dei progetti e anche quella dei sogni : ripetono i ritornelli del “piove governo ladro”; lì si fermano e ballano . Lasceranno ai figli un mondo peggiore di quello che hanno ricevuto dai vituperati nonni , “che hanno fatto i debiti”.

Pubblicato da " L'Occidentale" il 17 ottobre 2011

sabato 15 ottobre 2011

Draghi e mio nonno


Draghi capisce gli “indignati” ; sta dalla loro parte . In effetti tutta la colpa è di mio nonno ; la banca d’ Italia , la Bce, la Goldman Sachs, la finanza in genere, l' euro, non c'entrano nulla ! Tutta la colpa è di mio nonno e dei suoi coetanei ; e allora noi  dobbiamo dare fuoco a tutto, contro mio nonno , oh splendido Draghi , impaurito e asserragliato a palazzo Koch! Oh gentilissimo Governatore, non poteva farsela sotto in silenzio ? In ogni modo  tra poco, quasi sicuramente , anche l’ omnicomprensivo Napoletano sarà della partita:  contro…mio nonno. 

venerdì 14 ottobre 2011

I voti sono voti


"I voti sono voti"

"No, gli stronzi sono stronzi", disse la Rosina dei Bindi , da Sinalunga, nel partecipe rispetto delle opinioni altrui e del proprio ruolo istituzionale di Vice Presidente della Camera dei Deputati.

lunedì 10 ottobre 2011

volante uno a volante due



Tony Von Peter ha difeso la candidatura del figlio Christian a consigliere regionale del Molise :...è un bravo ragazzo ; è in Polizia e sta nelle volanti...mica in ufficio ! W Christian e la sua volante  !

La malattia

(ANSA) - ROMA, 10 OTT - ''Napolitano e' il nostro riferimento e a lui si legano parole come unita' e coesione. Il Pd si ne deve fare interprete: sono elementi per affrontare tempi cosi' difficili che rischiano di mettere a dura prova l'esistenza del Pd''. Il vicesegretario del Pd, Enrico Letta invita all'unita' interna davanti ''ai mutamenti epocali'' che la crisi economica ha messo in moto. ''La fine del berlusconismo e' come la caduta del muro di Berlino: si puo' portare dietro entrambe le parti politiche''.


"ils sont fous ces democrates" !!! Ora, nell'ossessione antiberlusconiana, paragonano Silvio al muro di Berlino...

Primarie socialiste in Francia



In Francia i socialisti hanno fatto il primo turno delle primarie per decidere chi scegliere come candidato da opporre a Sarkozy alle prossime elezioni presidenziali del 2012. Holland , 39 % dei voti e Aubry , 31% , vanno in finale domenica prossima ; hanno votato 2,5 milioni di cittadini, secondo il quartier generale del PS. E ora ? Terzo nel primo turno delle primarie è arrivato Montebourg con quasi il 18% dei voti; egli è considerato il leader della nuova sinistra socialista ; a lui fanno riferimento quasi tutti i partiti non socialisti della sinistra, a cominciare dal loro leader Melanchon , che in ogni modo è gia stato scelto dai comunisti come loro rappresntante per le prossime presidenziali.


Montebourg sta così diventando l’ago della bilancia per la scelta del candidato della gauche francese. Il programma elettorale di Montebourg contiene alcuni punti quanto meno sorprendenti ed equivoci ; come la ricerca per la Francia e l’Europa di una strana “demondializzazione”e di neo-protezionismo ; o una nazionalizzazione delle banche francesi o in ogni modo un intervento su di esse , al limite del rispetto delle regole del mercato; o ancora la ricerca di un sistema di capitalismo cooperativo ; o infine la rifondazione delle regole per una sesta repubblica francese. Finché si trattava di provocazioni in libertà , potevano essere assorbite come contributi al dibattito e alla riflessione. Se venissero richieste ora come condizioni “presidenziali” , i due candidati rimasti ( Hollande e Aubry ) potrebbero avere qualche difficoltà a digerirle ; e soprattutto le loro possibilità di successo finale sarebbero non poco compromesse. Quindi la gauche sembra di nuovo cominciare a strozzarsi con le proprie mani ; come è potuto succedere ? Con questa mania “democratica “ delle primarie, allargate a tutti ; tutti hanno potuto partecipare a quelle dei socialisti ; bastava una dichiarazione di adesione ai valori del “socialismo” e 1 euro, per poter votare. La milizia comunista o verde o quella dei groupuscules si è mossa ; sono bastati 200 mila voti per far passare Montebourg dal 7-8 % che aveva nel partito,al 18 % e renderlo determinante per il programma del candidato Presidente; questo subito, prima ancora degli incontri ufficiali della sinistra in vista della finale presidenziale, neanche del primo turno, ove tutti si presenteranno, con la propria bandierina. La cosa più curiosa , è che i socialisti sono tutti raggianti per questo splendido risultato di partecipazione popolare alla scelta del candidato Presidente. Sono potuti entrare in casa loro tutti ; l’estrema destra ha detto che il protezionismo di Montebourg era del tutto da condividere; il centro avrà già cercato di avere un candidato più attento alla sua politica; la destra di Sarkozy avrà cercato il successo di Montebourg , per indebolire il futuro rivale dell’attuale Presidente ; e così tutti hanno potuto votare in casa socialista .Con 200 mila voti , il 10 % dei votanti , possono aver falsato le ambizioni socialiste a diventare l’alternativa all’attuale Governo del Paese. Per una scelta quasi infantile , pur se sottoscritta da tutte le vecchie volpi del Partito. Tutto sembra assai curioso ; Segolene Royal , che nel 2007 fu scelta come candidata Presidente dal 70 % dei socialisti ; che fu poi votata dal 47 % dei francesi ; che solo un anno fa è stata trionfalmente confermata Presidente della Regione Poitou-Charente, ha raccattato appena il 7 % dei voti in queste primarie , dominate dal suo ex compagno Hollande , padre dei suoi quattro figli ; e dalla sua rivale politica , che le ha sottratto la leadership del partito , con artifici non proprio di grande limpidità ; e così ha pianto in diretta televisiva, come a Sanremo...

Questa procedura delle “primarie” appare sempre più una scelta populista, talvolta infantile e spesso anche pericolosa. Per la selezione dei rappresentanti politici ci sono i partiti, le libere associazioni , il ricorso diretto a valutazioni popolari , nel rispetto delle autonomie reciproche. Ma le “primarie” sono di moda ; fanno tanto “americano” ; ma non sono jeans , che tutti possono portare ; e il partito democratico americano non è assolutamente analogo al partito socialista francese : in niente !

Pubblicato da "l'Occidentale" l' 11 ottobre 2011

Einaudi e i socialisti

        Luigi Einaudi disegnato da Amintore Fanfani nel 1948


Il signor Presidente Giorgio Napolitano ha detto di ispirare il suo mandato a quello del  suo antico predecessore Luigi Einaudi.
Ecco cosa pensava il liberale Luigi Einaudi dei socialisti:

"...non ho nessuna paura dei socialisti al governo. Temo solo che si impossessino degli enti nei quali si maneggia il denaro. Non che dubiti della loro probità . Mi fa paura la loro leggerezza, la loro incompetenza, a volte la loro incoscienza..." 

Teofilo è stato educato da suo nonno a questa predica.

sabato 8 ottobre 2011

Il deismo

 
                    William Blake: The Ancient of Days (1794)

Copia e incolla : frammenti

Concezione religiosa che da una parte afferma l'esistenza di un Dio trascendente creatore e ordinatore dell'universo, e dall'altra esclude una sua rivelazione positiva nella storia e quindi un suo rapporto diretto e personale con l'uomo. Questo concetto vago e indeterminato di Dio è considerato dal deismo come l'unico veramente corretto e filosoficamente valido, giacché è quello a cui l'uomo perviene con la sola ragione (donde il nome di religione naturale o razionale). Il doppio rapporto Dio-uomo e uomo-Dio viene ridotto alla mera creazione del mondo e dell'uomo da parte di Dio e alla sola ammissione razionale dell'esistenza di Dio da parte dell'uomo. La religione propugnata dal deismo risulta così svuotata di ogni contenuto positivo, priva di dogmi e libera da ogni forma di culto. Storicamente il deismo coincide con lo sviluppo del razionalismo e dell'illuminismo nei sec. XVII e XVIII. Fra i suoi rappresentanti più insigni vanno annoverati E. di Cherbury, J. Toland, A. Collins, M. Tindal e D. Hume in Inghilterra; Voltaire, Rousseau e gli enciclopedisti in Francia; J. S. Semler, H. S. Reimarus e G. E. Lessing in Germania.


Facendo leva sulla ragione, i deisti contestano le rivelazioni positive su cui si fondano le varie confessioni religiose, ritenendo le chiese istituzioni umane, dettate da scopi di dominio e non dal possesso della verità, in quanto la vera rivelazione è offerta dal lume naturale della ragione e non da comunicazioni dirette e miracolose della divinità a profeti e fondatori di religioni positive… La concezione deistica, nata in un'epoca fortemente segnata dalle guerre di religione, intende così, mediante il solo uso della ragione, porre fine ai contrasti fra le varie religioni rivelate, in nome di quell'univocità della ragione, sentita, in particolare nell'ottica dell'illuminismo, come l'unico elemento in grado di accomunare tutti gli esseri umani.

Per Lord Bolingbroke (1678-1751), la religione, il cristianesimo e le chiese non sono che mezzi al servizio dello stato per raffrenare le passioni antisociali presenti nell'uomo. Il Cristianesimo è vero solo nella misura in cui coincide con i princìpi della ragione, mentre la fede ecclesiastica è un'invenzione umana, escogitata a vantaggio di un ordinamento gerarchico in cui il clero recita una parte ben remunerata, mantenendo al contempo nella miseria, nella superstizione e nell'ignoranza gli strati popolari. Anche per Matthew Tindal la religione rivelata è il risultato di imposture umane, evidenti negli antropomorfismi che caratterizzano la divinità preda di passioni umane come l'ira e la gelosia. La religione autentica - che Tindal in ogni caso identifica negli aspetti razionali del Cristianesimo, il quale però egli ritiene essere eterno, cioè istituito direttamente da Dio all'atto della creazione - si fonda su principi puramente morali e pratici, come voleva anche Locke un atteggiamento di tolleranza nei confronti dei non conformisti e di chi ha opinioni non coincidenti con l'ortodossia di una chiesa dominante.

Nonostante talvolta sia polemico nei confronti delle religioni positive, inclusa la religione cristiana, il deismo rifiuta decisamente l'ateismo, in quanto incapace di spiegare l'ordine del grande orologio dell'universo che richiede un grande orologiaio quale suo fattore (Voltaire)…. Per usare un'immagine gli atei sono imbarcati su di un aereo privo di pilota e non saprebbero spiegare chi ha predisposto il pilota automatico, o costruito un aereo capace di volare, non mettendo all'origine una Mente onnisciente e onnipotente.

La pubblicazione del frammento in cui Reimarus contestava l'attendibilità storica del miracolo della Resurrezione di Gesù, attribuendola a un'invenzione dei discepoli, destò un vivacissimo scandalo nel corso del quale a Lessing fu vietato il diritto di replica. Lessing utilizzerà questo silenzio imposto per portare sul palcoscenico la prosecuzione del confronto con il pastore Goeze, scrivendo il dramma Nathan il saggio in cui, utilizzando la parabola dei tre anelli, già presente nel Decameron di Boccaccio, svilupperà al contempo il tema della tolleranza e il tema della teoria dell'impostura.

Teismo, dal greco theos ("dio"). Si usa definire teista l'atteggiamento opposto all'ateismo, per cui il termine teismo designa ogni corrente di pensiero che affermi l'esistenza di Dio. Kant distinse poi il teismo dal deismo, il primo ammette l'esistenza di Dio all'interno del mondo naturale (per cui il teista può essere panteista), mentre il secondo ammette l'esistenza di Dio solo per via trascendentale, ovvero autonoma rispetto alla dimensione naturale in cui vivono gli uomini.

Nell'uso comune del termine, il teista è colui che ammette l'esistenza di una divinità personale e unica.
Molti agnostici "speculano" sulle posizioni deiste avendo superato completamente quelle teiste.
Non è però esatto dire : "L'agnosticismo sospende il giudizio sulla divinità, pur ammettendone l'esistenza."
In verità l' agnosticismo non "ammette l' esistenza del divino", ma al contrario non accetta la "gnosi" teologica.

martedì 4 ottobre 2011

Il Trota



- Il Trota ha detto che ha provato a vendere accendini ai semafori, ma non ha trovato nessun semaforo che fumasse.

- Il Trota ha detto che lo spirito santo è quello che ti fa prendere delle sbronze della madonna!

- Renzo Bossi riceve lezioni gratis dal Cepu. Paga per quello che capisce.

- Da quando il trota si è iscritto al Cepu l’azienda può star tranquilla per i prossimi 15 anni.

- Il Trota ha chiesto al tutor del Cepu se agli esami deve presentarsi digiuno.

- Renzo Bossi all’orale di Italiano: «Mi dica l’Infinito di Leopardi». E Renzo: «Leopardare prof».

- Il Trota ha detto che il G8 è stato un grande pittore.

- Il Trota ha detto che non vuole incontrare il Dalai Lama perché ha paura che gli sputi.

- Il Trota ha detto che tra la Macedonia e il Montenegro c’é il caffé.

- Il Trota ha detto che il comune di Erba è in provincia di Prato.

- Il Trota ha detto che a Bergamo ci sono i bergamaschi e le bergafemmine.

- Il trota ha detto che il nome di Darwin è Ciao.

- Il Trota ha detto che lo stretto di Messina è un siciliano magro magro.

- Renzo Bossi avrebbe detto: «Ricordo come fosse adesso che quando studiai l’Illuminismo rimasi      affascinato. Tanto che il mio sogno divenne quello di fare l’elettricista».

- Il Trota ha detto che “il dado è tratto” è uno slogan pubblicitario della Star...

- Il trota ha detto che per girare i canali di Venezia gli basta il telecomando.

- Il Trota ha detto che quando è in auto sta molto attento a quello che dice, perché sul cruscotto ci sono delle spie rosse.

- Il Trota ha detto che l’albero maestro è quello che si trova sulle navi scuola.

- Il Trota, che è amico di Totti, quando la sua ragazza gli ha detto che non si poteva fare il bagno al mare perchè aveva le cose sue ha risposto “tranquilla, te le guardo io”.

- Il trota ha detto: La Signora Travaglio è sempre incinta...

- Il Trota ha detto che “il codice da Vinci” è il codice fiscale di Leonardo.

- Il Trota ha detto che da quando ha letto sul giornale che il fumo uccide, non compra più il giornale.

- Il Trota ha detto "ma se nessuno sa fare la manovra perché non la fanno fare a me che ho preso la patente?"

- Il trota ha detto: “per recuperare capitali sommersi ci vuole un sottomarino enorme”.

- Il Trota ha suonato 5 anni al conservatorio, ma non gli hanno mai aperto.

- Il Trota ha chiesto al poliziotto che gli ha fatto gonfiare il palloncino, di chi era la festa.

-  Leggendo i necrologi, Il Trota ha detto che non capisce
    come fa la gente a morire in ordine alfabetico

-   Il Trota ha detto che ha chiamato il suo cane stop perché
    è un incrocio

-  Il Trota ha detto che non ha bisogno delle chiavi inglesi
    perché non ha mai avuto una casa a Londra

-   Il Trota ha detto che non capisce come mai tutti come
    password scelgono sempre solo asterischi

-  Il Trota ha detto che i libri che ha a casa non hanno
    l'indice ma il medio

-  Il Trota ha detto che sta scrivendo un libro su se stesso,
    ma arrivato alla schiena proprio non ci riesce

-  Il Trota ha detto che il Sahara è un deserto e su questo
    non ci piove.