viaaaa!!!

viaaaa!!!

mercoledì 2 giugno 2010

I Poveri e i Ricchi

C’è un nuovo quartetto nella realtà musicale italiana: “ I Poveri e i Ricchi”. Cantano Dalema-Bersani- Vonpeter-Bindi ; sono i ricchi che si rivolgono ai poveri. E ripetono un ritornello banale e paradossale nelle loro ugole; “levate ai ricchi e date ai poveri”; già : alcune volte è anche possibile : ci sono i Paperon dei Paperoni e i Paperini; Robin Hood nella sua foresta; i tiranni e gli schiavi; Gesù Cristo e i peccatori. Ma quando si vive in una democrazia partecipata, con elettori ed eletti; partiti e sindacati; controllori e controllati, e così via ; quando questa democrazia fa parte di un mondo democratico molto più grande, fatto da qualche miliardo di persone che vivono in un sistema capitalistico-sociale e in un mercato “globale”, come dicono; quando la regola per tutti è che il capitale e il lavoro sono liberi, nel rispetto delle Leggi nazionali e sopranazionali ; allora “togliere ai ricchi per dare ai poveri” puo’ suonare come un’ennesima falsa scorciatoia demagogica. Che significa ? Aumentare le tasse ai più ricchi; certo, nel limite della “competitività”dei sistemi democratici. Già ; perché ,oltre questi limiti, i ricchi se ne vanno altrove con i propri averi e le proprie idee di vita, di politica e di morale. Lo stesso produttore del quartetto “ I Poveri e i Ricchi” non si è forse …ritirato tra i monti svizzeri ? Oggi in Italia le tasse sui redditi alti sono al limite della competizione internazionale ; o no ? E allora le aumentiamo ancora ? E i nostri ricchi ? Confischiamo i loro beni e averi ?

Solo il dover parlare di queste idiozie fa venire l’orticaria. Mentre lottare contro gli sprechi pubblici ( quelli che paghiamo tutti noi ) e contro l’evasione fiscale , è roba complicata tecnicamente, politicamente e socialmente ; e bisogna metterci le mani, in ogni modo, al di là di necessità ed emergenze congiunturali. Ci sono errori nelle proposte del Governo ; ne possiamo vedere non uno , ma anche molti, per eccessi o omissioni; possiamo avere idee diverse su come battersi nelle due battaglie contro gli sprechi e contro l’evasione , che è diventata ormai un sistema ; e su queste idee diverse il Paese dovrebbe confrontarsi , con apertura, umiltà, rispetto e partecipazione : non solo : su queste diversità di proposte civili dovrebbero nascere maggioranze e minoranze, nel rispetto reciproco.

Vedendo il quartetto “I Poveri e i Ricchi”, sembra invece di essere tornati alla clava; per l’ignoranza , per il becerume,per l’integralismo predicatorio. E se chiedessimo loro di dire cosa stanno predicando , sicuramente risponderebbero “ e che ne so cosa sto predicando !” . L’importante è che Berlusconi vada via . Tutto il resto non c’è.

E’ possibile affidare loro l’Italia ? Certo che no ! E’ triste , ma questo Paese non ha più opposizione; o peggio ; ha un’opposizione pericolosa per tutti noi.

dal "Predellino" del 2 giugno 2010

Nessun commento:

Posta un commento