


E’ oggi a capo del maggior partito di opposizione al Governo ; quindi potrebbe essere il leader dell’alternativa a Berlusconi. Dovrebbe portare con sé tutte le opposizioni, in un fronte comune , come fece De Gasperi in Italia o Mitterand in Francia , su opposti schieramenti. Oggi non è facile con questa “sinistra” , dove c’ è di tutto ; ideali diversi , se non opposti ( integralisti cattolici, cattolici semplici e socialdemocratici, ex comunisti semplici e anche loro socialdemocratici, pariolini, comunisti nuovi, anarchici movimentisti , liberali gauscisti, caciaroni e altri) ; politiche istituzionali diverse ( dal giustizialismo militante al collettivismo municipale ) , con qualche sbavatura neo fascista. Bersani corre in qua e là a cercare accordi con questi e quelli ; si trova nella bava di Casini e nei berci di Di Pietro; nell’Azione Cattolica militante della Bindi e nel radicalismo circonvoluto e vagheggiante di Vendola. Va dovunque a dire e fare la qualunque ; con un unico chiodo , quello di picchiare addosso a Berlusconi, solo collante di questa armata Brancaleone ( d'altronde anche Ferrini aveva un chiodo fisso : quello dell'immensità dell'Unione Sovietica . E anche Peppone aveva il suo : dare addosso alla DC e ai preti).
Ora chiede elezioni ; e con quale progetto , con quale programma si presenterà ? Quello di “mandare a casa Berlusconi”, che di case ne ha alcune decine ? E poi ? Sicuramente si divertirà a comporre un puzzle di proposte , di incarichi, di governi e sottogoverni, da rompicapo . Per qualche anno è stato il Ministro ombra dell’ Economia del suo PD. Ora forse è il capo di quel Governo ombra . Ma esiste ancora o è stato sotterrato al grido di “ a morte Berlusconi” ! Ha prodotto qualcosa ? Quali idee, quali progetti ? Tutti radicalmente alternativi a quelli di questo Governo ? Perché ?
Quello che più preoccupava di Bersani era sicuramente la sua sola formazione burocratica di Partito e di Amministrazione. Ma ora è anche quella di vederlo peripatetico tra idee, movimenti e conventi altrui , a fare la questua contro qualcosa, più semplice di quella per qualcosa.
Molti in Italia sognano che un giorno Peppone-Ferrini-Bersani , con il suo scivoloso emiliano, dica il Programma della cosiddetta sinistra per il governo del Paese ; e dica anche che vuole realizzarlo con tutti quelli che lo accettano ; e che nel programma non ci sia il Paradiso e l’ Inferno ; ci sia questa terra , questa Europa, questa Italia ; e che nel programma non ci sia mai scritto , neanche indirettamente, il nome di Berlusconi. Magari che ci sia scritto il nome del leader proposto , con una squadra di Governo, credibile, attendibile . E magari anche che non si proponga lui a leader , con la barzelletta delle primarie , dei dieci milioni di firme nei gazebo ( ma dove sono andati a finire quelli là ? ) , o altre amenità del genere ; non si proponga con la coscienza del suo passato remoto, del suo passato prossimo e del presente. Tutt’al più , tenuto conto del suo know-how, si proponga all’organizzazione del Partito .
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