viaaaa!!!

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sabato 30 aprile 2011

Logorrea napolitana 1


Roma, 30 apr. (Adnkronos) - E' necessario "un nuovo clima di coesione sia politica sia sociale. Ma mi domando, ed è una domanda che può riferirsi anche alle relazioni tra le forze politiche: è inevitabile l'attuale grado di conflittualità, è impossibile l'individuazione di interessi e di impegni comuni? Si teme davvero che possa prodursi un eccesso di consensualità, o un rischio di cancellazione dei rispettivi tratti identitari e ruoli essenziali?… E' sufficientemente chiaro il bisogno che io avverto già da tempo di un richiamo alla durezza delle sfide che ci attendono e già ci incalzano, mettendo alla prova, ed esponendo ad incognite gravi, tutti gli attori sociali e politici e in definitiva il profilo storico, il peso, il futuro della nazione. Sembra quasi, talvolta, che l'accogliere oppure no, il far propri sinceramente oppure no quei miei richiami, o comunque si vogliano definirli, sia una questione di galateo istituzionale o un esercizio di ipocrisia istituzionale…Ma è ai fatti, e alle conseguenti responsabilità, che sempre meno si potrà sfuggire senza mettere a repentaglio quel qualcosa di più grande che ci unisce, quel comune interesse nazionale che non è un ingannevole simulacro, e senza finire per pagare prezzi pesanti in termini di consenso". Sic dixit Napolitano, da Napoli.

Ecco : chiaro ? certo : vojiamoce bbbene, itagliani d’ Italia !

giovedì 28 aprile 2011

Lui e Lei

 Lei vale il 70 % di Lui ; perché ?

I perchè del Mou

 " ma perché , perchè , perché ? " 36 volte perchè:  il leggendario Mourino si è chiesto e ha chiesto al mondo intero perchè, con il suo Real, ha perso 2 a zero la sfida  con il Barca ; doveva finire per lui 0 a 0 ( ? ) : è finita 0 a 2; perchè ? Il Mou, grandissimo commediante, ha scomodato tutti i santi del pallone complici ,a suo dire, della sua disfatta. Oh Mou , il perché è semplice ; Messi ti ha messo due pappine e basta ; il resto è silenzio ; due pappine, oltretutto ben fatte. Oh Mou , ssshhh !!! forse è mejjjo !!!

martedì 26 aprile 2011

Il predicozzo quotidiano



Il Presidente Napolitano , nel suo predicozzo quotidiano, ha detto che, in quanto capo supremo della Difesa, è d’accordo con le nuove decisioni del Governo sulla “guerra” in Libia ; e se non lo fosse stato ? Le forze armate si sarebbero ribellate ? E in quanto capo supremo della magistratura, è d’accordo con i giudici che sbagliano ? E se no, che fa , li caccia ? Ormai il Paese intero è in fibrillazione ansiosa, in attesa del predicozzo  quotidiano del Signor Presidente. 

Aridatece Ciancimino

Senza Ciancimino, Sant' Oro - Lerner & Partners non ci piacciono più ! Aridatece Cianciminooo!!!!

domenica 24 aprile 2011

Telecom TCB


La Telecom , attraverso la sua TV , la 7, è ormai iscritta e militante del TCB ( Tutti Contro Berlusconi ); ma che c'entra il mio telefono con il TCB ?

sabato 23 aprile 2011

65 anni 62 governi



Qualcosa non va. Dal 2 giugno 1946 a oggi ( 65 anni circa ) , l’Italia ha avuto 62 Governi ; quasi uno all’anno in media ; e nessuno è rimasto per la durata della legislatura. Ci sta provando l’attuale. Tutti cercano l’anomalia italiana , politica e istituzionale. L’anomalia è solo una ricerca ossessionata di “potere” : al Governo , all’Opposizione e nelle Istituzioni. La tesi è : la politica , quella pubblica , come quella privata, è solo potere, se machiavellico ancora meglio. Non si riesce a capire il proprio ruolo e a far bene il proprio lavoro: si va solo con la capoccia addosso a quelli ritenuti più “potenti”, per prenderne il posto ; fino a rotolare giù di nuovo. Non si riesce a capire che il “potere” vero è  in sé stessi ; nella propria identità, nelle proprie idee, nel proprio lavoro; ma anche e soprattutto , nella propria coerenza e nella propria dignità ; lista di sostantivi che viene sistematicamente massacrata dalla voglia del “potere” degli altri ; le seggiole sono più importanti delle idee ; se poi sono poltrone diventano importantissime.  62 Governi in 65 anni ! Non una legislatura di Governo dopo ogni elezione ; anni interi di frattaglie ! Forse unici al mondo. E alla fine non è andata così male ; lo stellone ( chiamato anche popolo italico) ci ha salvato; non certo la saggezza di qualcuno; o il sacro testo costituzionale ( contratto collettivo di coesistenza ) che tutti sventolano , solo  a difesa della propria particolarissima bottega.   

venerdì 22 aprile 2011

Associazione esterna mafiosa


Dunque Massimo Ciancimino, che vive riccamente del patrimonio lasciato dal padre Vito capo-mafia siciliano, è stato arrestato ; è accusato di aver trafficato con dichiarazioni false , forse a copertura di nuove mafie.
Il concorso in associazione mafiosa  si materializza nell’ apporto di un contributo effettivo al perseguimento degli scopi illeciti di un’associazione di tipo mafioso, senza però prendere parte al sodalizio mafioso stesso. Massimo Ciancimino è stato fortemente supportato e usato da alcuni pubblici ministeri e media importanti. E allora questi “soggetti” non sono perseguibili per concorso in associazione mafiosa , come tanti altri indagati per questa accusa, politici, giudici, funzionari pubblici, carabinieri, professionisti e "manovali" del posto ?
Ma quando alcuni magistrati e alcuni giornalisti fanno comunella , diventano "intoccabili".
Di più : lo stesso pm presunto responsabile dell'uso  di questo presunto falso testimone, è quello che continua ad indagarlo. E gli stessi giornalisti  che hanno tentato di mettere a soqquadro la politica italiana, usando immagine e voce del presunto bugiardo, dopo aver creato danni non indifferenti a molti, cosa fanno ? Dicono "ficcatelo in galeraaaa"! Usato e gettato ; e i danni ? E gli eventuali loro interessi materiali o immateriali che siano , derivanti dal loro appoggio esterno al presunto manipolatore di robe mafiose ? Per tutti loro il "concorso esterno" non esiste, non può esistere ; per loro gli errori nel rapporto con mafiosi sono semplici errori ; per gli altri eventuali errori diventano delitti ; e così la Legge sembra eguale per tutti. 

La prigione



Il carcere deve – o per meglio dire dovrebbe – tendere al recupero del detenuto, alla sua rieducazione: a sancirlo, la stessa Costituzione che all’art. 27, 3° comma, stabilisce che ‘le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato’. E come dare seguito al dettame costituzionale se non offrendo ai detenuti la possibilità di lavorare?
Il lavoro carcerario, infatti, sottrae i detenuti all’ozio, favorisce la loro rieducazione, permettendo loro di imparare un mestiere e di costruirsi così un’alternativa concreta per quando usciranno.
E non è un caso che tra i detenuti lavoranti solo un’esigua minoranza torni a delinquere una volta fuori: a fronte di un tasso di recidiva che sfiora il 90% (!), solamente il 5% (in molti casi appena l’1%) di chi in carcere ha lavorato torna a delinquere. Come a dire che se dietro le sbarre hai imparato un mestiere, una volta fuori scegli il lavoro piuttosto che il crimine.
…Su un totale di 48.693 detenuti …appena 13.326 lavorano. Poco più del 27%, insomma: ma se appena un detenuto ogni 4 lavora, gli altri 3 cosa fanno? Restano in cella 22 ore al giorno, a guardare la tv o giocare a carte…
E di quei pochi detenuti che lavorano, la maggioranza – 11.717, ossia il 24% del totale dei detenuti (che equivale a ben l’88% dei detenuti lavoranti) – lo fa alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria svolgendo mansioni dequalificate (dallo scopino allo sciacquino, dallo spesino al portavitto) e poco formative che si limitano a garantire la sopravvivenza in carcere, senza offrire una vera alternativa per il ‘dopo’…
Eppure, nonostante gli strumenti e gli incentivi messi a disposizione dal legislatore, ai quali si aggiunge un ulteriore vantaggio per le aziende (la possibilità di usufruire di spazi e locali a costo zero messi a disposizione dal carcere), sono pochi i soggetti disposti ad ‘investire’ in carcere. Perché?
Dare una risposta univoca non è facile e sono tanti i fattori in gioco: dalla scarsa professionalità di molti detenuti cui fa sovente difetto una ‘cultura’ del lavoro alle modalità e agli orari del lavoro in carcere, indubbiamente più rigidi e meno flessibili rispetto all’esterno, dalla questione sicurezza (l’ingresso di merci e persone deve subire perquisizioni) ai pregiudizi e alle reticenze. Ma a far la parte del leone sono, ancora una volta, le tante, troppe pastoie burocratiche e la mancanza di una copertura finanziaria adeguata: ecco perché è essenziale sburocratizzare il sistema, prevedere nuovi investimenti e sensibilizzare maggiormente le imprese.
Attenzione, però: far lavorare i detenuti non ha nulla a che vedere con la filantropia o il buonismo.
Far sì che chi è in carcere impari un mestiere significa agevolarne il reinserimento nella società evitando che torni a delinquere (con indubbi vantaggi per la sicurezza di tutti cittadini) e nel contempo anche le casse dello Stato – da cui escono ogni anno 3 miliardi di euro per il sistema carcerario – ringrazieranno.
Il lavoro, dunque, è un’occasione di riscatto sociale per chi sta dentro e di risparmio per chi sta fuori. …Se nel carcere di Favignana, dove i detenuti restano chiusi in cella 22 ore al giorno, ognuno (ci) costa 300 euro al giorno, in quello della Gorgona, dove tutti lavorano, ciascuno (ci) costa 170 euro al giorno ...

Lorenza Viotto Il Duemila 19 gennaio 2009

mercoledì 20 aprile 2011

La golpe


Golpe : forma toscana per volpe; golpisti come volpini .

Quelli dei Conti


(ANSA) - ROMA, 20 APR - L'impulso derivante dal programma di riforme dell'Italia 'fin qui attuato risulta limitato' e 'non sufficiente a condurre i valori di crescita in prossimita' di quel 2%', afferma il presidente della Corte dei Conti. Inoltre l'ipotesi di una manovra correttiva per conseguire l'obiettivo di sostanziale pareggio di bilancio fissato dal programma di stabilita' nel 2014 'desta qualche perplessita'.


Il Presidente è perplesso ; quindi tutti siamo perplessi ; le riforme del Paese dobbiamo certamente farle vedere anche al Presidente della prestigiossima Corte dei Conti ; o no ?

martedì 19 aprile 2011

I geni confindustriali


ANSA) - ROMA, 19 APR - E' condivisibile che ''senza stabilita' della finanza pubblica non e' possibile lo sviluppo economico'', ma ''e' vera anche la relazione inversa: senza crescita e' molto difficile conseguire la stabilita' finanziaria''.

Ecco la straordinaria sintesi del prestigioso centro studi della Confindustria. Ora possiamo dormire più tranquilli ; abbiamo dei geni ai posti di comando.

domenica 17 aprile 2011

Cascini


Giuseppe Cascini è un magistrato, procuratore della repubblica, sindacalista di Magistratura Democratica e segretario della Associazione Nazionale Magistrati .


Ha un aspetto segaligno con gli occhi tondi sbarrati , come se avesse avuto paura o avesse visto l’ Onnipotente. Di mestiere è contro questo Governo.

Qualche giorno fa, durante un convegno dei rifondaroli comunisti di Vendola , ora Sinistra e Libertà ( SEL) , dichiarò ; “…il Governo non ha la legittimità morale, culturale, politica e storica per riformare la giustizia” : legittimità (?), morale (?) culturale (?), politica ( ?) storica (?).

Berlusconi ha detto che c’è stato un accordo tra magistrati e Fini sul blocco della riforma della giustizia . E Cascini “..Invito il premier a fare nomi e a far vedere il documento di cui parla ..”; naturalmente il nome del notaio che ha registrato l’accordo e il documento contrattuale registrato.

Ma Giuseppe Cascini “vinse” il concorso per entrare in magistratura ; ove si parla “…in nome del popolo italiano…” ; il Berlusca deve rendersene conto e adeguarsi! O no ?

venerdì 15 aprile 2011

Il comunicalaqualunque


 I politici ? Braccia levate alla terra ! Così il gaio Igor Righetti , il “comunicattivo” ( sic ! ) della radiotrasmissione di Rai 1 “buona comunicazione” ( sic! ). Ci avrei un fossetto da ripulire, caro Igor : la pala ce la metto io ; vieni , per favore ; ti prometto che i contadini non ti torceranno un capello ; e neppure gli eletti dal popolo, in breve i “politici”; tutti ti vorranno bene ; ma devi ripulire i fossi , come si deve !

giovedì 14 aprile 2011

Arena : TCB vs TPB




L’ apocalisse ! Si chiama “processo breve” ed è una nuova Legge in fieri , che impone tempi un po’ più svelti alle procedure giudiziarie ; per avere giustizia ci vorrà meno tempo; non un gran che , ma tutto fa. In Parlamento è venuto giù il mondo ; ostruzione baldanzosa e belligerante delle opposizioni ; falangi granitiche della maggioranza ; perché ? Con questa Legge si prescriverà anche un processo a Berlusconi , su un fatto già trattato e a sua volta prescritto qualche anno fa. Quindi il TCB ( Tutti Contro Berlusconi ) si è dato da fare ; ha drammatizzato il confronto ; gli altri hanno risposto, forti della loro maggioranza ( TPB Tutti Per Berlusconi ); e quindi la Camera dei deputati si è trasformata in un'arena di gladiatori muscolati ( in effetti nell’arena si scende ; per questo quando uno vuol fare politica “scende” giù nell’arena, a fare spettacolo ). Ancora una volta il TPB ha battuto il TCB: la cosiddetta “sinistra” continua solo darsi incredibili martellate tafazziane nelle parti intime. La bandiera oppositrice Bindi sprizza odio da ogni poro contro il perfido nemico ; e quelli del TPB sembrano matadores ,con i picadores, la muleta, le veroniche e tanti olé contro un toro, che volteggia le sue corna : a vuoto.

Ora la Legge andrà al Senato ; presumibilmente sarà approvata. Quindi anche Berlusconi potrà chiedere immediatamente la prescrizione di un suo processo in corso; che peraltro sarebbe già stato prescritto, se non ci fosse stato un artificio giuridico inventato per lui, ad personam, da giudici , forse suoi fans per renderlo anche martire.

Consiglio a Papi Silvio da Arcore ( ancora non beatificato ): tra un mese rinunci alla prescrizione ; si faccia giudicare , magari condannare ; sia martire fino in fondo ! ( Non ripeta l’errore di Craxi !) .Il TCB ne uscirebbe per l’ennesima volta con le ossa rotte ; e i giudici sarebbero costretti a occuparsi del loro mestiere , scrivendo e non parlando; e lavorando più e meglio , per non procurare le prescrizioni ( in effetti le prescrizioni dipendono da loro e non da noi : o no ? ) Finalmente qualcuno si renderebbe conto che l’anomalia italiana è che non ci siano più i “partiti”:  liberali, cattolici e socialisti. Con il cosiddetto “pragmatismo”,tutti sono tutto e il contrario di tutto, mentendo. E si scannano.

Certo è che, per chi ha la fortuna di avere una cultura e una ideologia, queste arene saranno anche colorite , ma sono tanto, proprio tanto, deprimenti. E speriamo che non diventino pure pericolose.

martedì 12 aprile 2011

Credo di poter dire



“Credo di poter dire” , frase frequente tra gente vip ( politici, amministratori, people, gente arrivata ) ; frase cretina ; che vuol dire ? Lo dice o no ? Crede a cosa ? Può dirlo ? E allora dillo e basta , senza preamboli !

lunedì 11 aprile 2011

Europa delle Nazioni



Europa delle Nazioni ; ecco questa è l’Unione Europea. De Gaulle, il Presidente più amato dai francesi, negli anni 60 così concepiva l’ Europa ; in sostanza un tavolo ove condurre trattative con gli altri , negli interessi prevalenti di ogni Paese. Nel 1965 la Francia fu messa sotto sulla politica comune agricola ( rappresentava e rappresenta il maggior interesse della Francia nelle istituzioni europee) ; e De Gaulle rispose con la “politica della sedia vuota” ; non uscì dalla allora CEE ; ma non partecipò più alle riunioni comunitarie; e strinse anche i cordoni della borsa della partecipazione francese nelle istituzioni europee. (Qualche anno dopo la stessa cosa fecero gli USA nei confronti dell’UNESCO ).


Sulla Unione Europea, sulla Commissione comunitaria, sul Parlamento di Strasburgo, sulla stessa moneta unica, ci sono in tutto il continente opinioni ormai diverse e spesso contrapposte. Non è il caso di ripeterle. Ma bisogna sottolineare alcuni fatti:

- l’ UE è sempre più una confederazione di Nazioni, che sono in grande prevalenza , a loro volta, confederazioni di Regioni, con identità storiche e culturali ( basti pensare agli inglesi e agli scozzesi, ai catalani e ai baschi, ai bretoni e al midi, ai fiamminghi e ai valloni, ai land tedeschi, e così via ), che pretendono politiche ed attenzioni.

- Ogni Nazione ha i suoi problemi , che sono dominanti rispetto a quelli comunitari ; e negli accordi europei ci sono materie escluse dai trattati , nella forma ma soprattutto nella sostanza ( per esempio l’ educazione, le politiche sociali, le politiche estere, le politiche fiscali, le politiche della Difesa e degli Interni e così via ).

- Può capitare che gli interessi e le scelte concrete di una Nazione entrino in contrasto aperto con quelli di un’altra o addirittura con quelli comunitari ; ed è capitato più volte.

Sui fatti magrebini le Nazioni europee avevano opinioni diverse ; hanno cercato di trovare un minimo comun denominatore ; e nella forma forse lo avevano anche trovato. Resta il fatto che ci sono stati alcuni colpi di stato, a prevalenza o militare o tribale o lobbistica o un miscuglio delle tre ; e in questi colpi di stato, alcune Nazioni europee hanno giocato ruoli non marginali. Quando si è iniziato a pagare il conto delle conseguenze di queste “rivoluzioni”, naturalmente tutti si sono tirati indietro ( il conto è solo all’inizio ; non sarebbe male che tutti se ne rendessero conto ). Lampedusa è là davanti all’Italia ; gli italiani sono brava gente ; quindi se la vedano loro con i migranti da quelle terre, che sono profughi africani , ma anche e in maggioranza gente strana , non “bisognosa” ( egiziani, libici e tunisini potevano emigrare anche prima e regolarmente, da Paesi non poveri o addirittura ricchi ; perché i barconi dei nuovi negrieri si sono riempiti ora ?). Le Nazioni europee hanno in sostanza detto al Ministro degli Interni italiano che non erano interessate a ricevere, neanche in via provvisoria, questa gente ; problema italiano o maltese o francese o greco o spagnolo ; a chi tocca , tocca; un problema “nazionale”. Poi ci sono quelli che alle frontiere sparano, quelli che ributtano barconi o gommoni in mare e anche quelli che cercano soluzioni socialmente decenti.

In Lussemburgo oggi si è urlato viva l’ Europa delle Nazioni ; basta prenderne atto senza fare drammi ; poi si potrà ricordare De Gaulle e fare la politica della sedia vuota ; si possono privilegiare sempre gli interessi nazionali anche in disaccordo con la UE ; possiamo usare le teorie nate in Italia qualche secolo fa con Machiavelli, per trattare con galli, crucchi, vichinghi o celti ; oppure possiamo far finta di nulla e cercare di sopravvivere, come predica sempre e tutti i giorni il buon Napolitano,che cerca di fare il suo mestiere, magari con qualche subdola partigianeria politica nostrana .

E allora viva l’ Europa delle Nazioni ! Per gli immigrati , più o meno clandestini, applichiamo semplicemente le nostre Leggi ; cercando di essere più civili degli altri: anche perché ,forse, lo siamo sul serio.

Pubblicato da "l'Occidentale" il 12 aprile 2011

Il forcone di Mastro Alfiero

Il forcone deve essere utilizzato a punte in basso, premendo sul mucchio di arbusti, rami, potature, paglie, manne ; poi si gira ; lo si rovescia ; si appoggia il manico sulla coscia , a mò di leva ; si alza sopra la testa con il materiale infilzato ; e si cammina verso il punto di raccolta . Una buona presa può essere dimostrata dalla immagine di un grande mucchio che si muove con due gambe ; non si deve vedere la figura del portantino : solo le gambe , che sembrano appartenere al mucchio. Il forcone non è un cucchiaio ! Così insegnò Mastro Alfiero da Firenzuola .

Socrate condannato a morte



 "...Ma ormai è giunta l'ora di andare io a morire e voi invece a vivere. Ma chi di noi vada verso ciò che è meglio è oscuro a tutti tranne che a Dio. "

domenica 10 aprile 2011

Piccione



...e ne ha ben motivo.  Lui vola fuori per mangiare . Torna a casa , per essere mangiato. Da almeno 2500 anni funziona così .

venerdì 8 aprile 2011

Exit






Giovedì , gnocchi; mercoledì  circo equestre alla 7,  affidato alla domatrice Ilaria d'Amico : Exit !

La d' Amico si occupava di palloni, di calciatori e sportivi vari. Poi è passata a gestire una gabbia politica ; ella è schierata  , contro il Berlusca; cerca di condurre liti e confronti con schiocchi di frusta e passerella fisica. E' di cultura raffinatissima , di grandiosa preparazione giornalistica , scritta e parlata,  di solidissima competenza politica  ; e parla, parla , parla, come un libro stampato ( o no ? ), con un gracchiare gradevolissimo, per chi l'ha sponsorizzata. 
Dalla gabbia del tifo calcistico è passata a quella del tifo politico, con qualche partigianeria in più. Per lei più o meno è lo stesso : pallone  o idee devono solo rotolare.
Ma la Telecom, padrona della 7, perché deve mettere i soldi delle telefonate nei giochi della sublime d'Amico ?

giovedì 7 aprile 2011

Un genio in Parlamento

 
Pierfelice Giocondo Zazzera ; 44 anni ; pugliese ( Putignano e Monopoli ): un genio ! E ' successa una tragedia atroce , con decine di poveri africani in cerca di vita , finiti in fondo al mare.
Il gaio Zazzera ha fatto stampare nella notte questo manifesto, per giocare a Montecitorio.
Pare che questo Zazzera sia addirittura medico ( che i satiri indaghino ! ) . Per chi ha i bambini a scuola : attenzione, se sognate che diventino medici, potrebbero venirvi così !
Ed ecco la sua onorevole farneticazione :"Il mio è stato un gesto forte dettato dal mio stato emotivo in merito ad una vicenda che personalmente sto vivendo perché sono un pugliese e in questi giorni la Puglia è terra di frontiera per la vicenda dei migranti. Poi da cittadino, prima che da parlamentare, sono rimasto turbato dai 250 morti nel mare, di cui tantissimi bambini. E' stato un gesto d'indignazione. Nei confronti di Maroni esprimo le mie scuse per un gesto che sicuramente avrà superato i limiti. Resta però la provocazione e la denuncia politica rispetto ad una questione che riguarda esseri umani su cui non si debbono spegnere i riflettori. Anzi: è necessario dare risposte diverse da quelle che il Governo attualmente sta dando".

lunedì 4 aprile 2011

I diversamente giovani


I vecchi sono , nella nuova lingua, i diversamente giovani.

domenica 3 aprile 2011

Bersani, al presente




Pierluigi Bersani è un incrocio tra Maurizio Ferrini ( il comunista sovietico-romagnolo di “quelli della notte” ) e Giuseppe Bottazzi , detto Peppone , mitico Sindaco comunista di Brescello, nella bassa padana. Di Ferrini ha l’ eloquio della ovvia evidenza ad uso popolare, anche se diretta alla dimostrazione degli asini che volano. Di Peppone ha invece il piglio del capo-partito comunista padano, duro e bonario sindaco, di professione meccanico, forse più di auto che di trattori ( in effetti il Bersani, come molti funzionari- dirigenti comunisti di una volta, si è laureato in filosofia e ha fatto il Partito, non riuscendo forse a fare il Professore ). Di tutti e due ha la scivolosa parlata emiliana , che traduce presunti concetti complicati ( “ …come dice la parola stessa”), in parole chiare per le masse, secondo gli insegnamenti della leggendaria Scuola delle Frattocchie.

E’ oggi a capo del maggior partito di opposizione al Governo ; quindi potrebbe essere il leader dell’alternativa a Berlusconi. Dovrebbe portare con sé tutte le opposizioni, in un fronte comune , come fece De Gasperi in Italia o Mitterand in Francia , su opposti schieramenti. Oggi non è facile con questa “sinistra” , dove c’ è di tutto ; ideali diversi , se non opposti ( integralisti cattolici, cattolici semplici e socialdemocratici, ex comunisti semplici e anche loro socialdemocratici, pariolini, comunisti nuovi, anarchici movimentisti , liberali gauscisti,  caciaroni e altri) ; politiche istituzionali diverse ( dal giustizialismo militante al collettivismo municipale ) , con qualche sbavatura neo fascista. Bersani corre in qua e là a cercare accordi con questi e quelli ; si trova nella bava di Casini e nei berci di Di Pietro; nell’Azione Cattolica militante della Bindi e nel radicalismo circonvoluto e vagheggiante di Vendola. Va dovunque a dire e fare la qualunque ; con un unico chiodo , quello di picchiare addosso a Berlusconi, solo collante di questa armata Brancaleone ( d'altronde anche Ferrini aveva un chiodo fisso : quello dell'immensità dell'Unione Sovietica . E anche Peppone aveva il suo : dare addosso alla DC e ai preti).

Ora chiede elezioni ; e con quale progetto , con quale programma si presenterà ? Quello di “mandare a casa Berlusconi”, che di case ne ha alcune decine ? E poi ? Sicuramente si divertirà a comporre un puzzle di proposte , di incarichi, di governi e sottogoverni, da rompicapo . Per qualche anno è stato il Ministro ombra dell’ Economia del suo PD. Ora forse è il capo di quel Governo ombra . Ma esiste ancora o è stato sotterrato al grido di “ a morte Berlusconi” ! Ha prodotto qualcosa ? Quali idee, quali progetti ? Tutti radicalmente alternativi a quelli di questo Governo ? Perché ?

Quello che più preoccupava di Bersani era sicuramente la sua sola formazione burocratica di Partito e di Amministrazione. Ma ora è anche quella di vederlo peripatetico tra idee, movimenti e conventi altrui , a fare la questua contro qualcosa, più semplice di quella per qualcosa.

Molti in Italia sognano che un giorno Peppone-Ferrini-Bersani , con il suo scivoloso emiliano, dica il Programma della cosiddetta sinistra per il governo del Paese ; e dica anche che vuole realizzarlo con tutti quelli che lo accettano ; e che nel programma non ci sia il Paradiso e l’ Inferno ; ci sia questa terra , questa Europa, questa Italia ; e che nel programma non ci sia mai scritto , neanche indirettamente, il nome di Berlusconi. Magari che ci sia scritto il nome del leader proposto , con una squadra di Governo, credibile, attendibile . E magari anche che non si proponga lui a leader , con la barzelletta delle primarie , dei dieci milioni di firme nei gazebo ( ma dove sono andati a finire quelli là ? ) , o altre amenità del genere ; non si proponga con la coscienza del suo passato remoto, del suo passato prossimo e del presente. Tutt’al più , tenuto conto del suo know-how, si proponga all’organizzazione del Partito .




sabato 2 aprile 2011

Immigranti ?



Chi sono i nostri ospiti tunisini ? Vittime di Ben Ali ? No, perché ora Ben Ali e famiglia non ci sono più ( a proposito ; ma dove sono ? ). Amici di Ben Ali e vittime del “nuovo corso” ? No , anche perché per essere vittime del “ nuovo corso” , bisogna che esso inizi concretamente ; cosa che non è successa . E’ successo invece dell’altro ; con il colpo di Stato contro Ben Ali furono aperte le prigioni e ci furono evasioni di massa. E’ evidente che gli evasi non possono andare in giro per la Tunisia, come se niente fosse ; cercano di rifarsi una vita altrove o con le buone o con le cattive ( come si è visto in alcuni episodi in Italia ). Assieme agli evasi sicuramente ci sono anche emigranti tunisini stanchi del proprio Paese ; si tratta di capire chi sono e quanti sono. L’ Italia è Paese di emigranti ; siamo andati in molti Paesi del mondo ; abbiamo subito umiliazioni ; abbiamo sofferto ; alcune generazioni si sono sacrificate per dare un futuro ai propri figli : un futuro che non vedevano in Italia. Ma gli italiani nel mondo, fatti salvi i banditi, hanno sempre rispettato con grande umiltà le regole degli altri. Ecco, questa mancanza di umiltà in molti cosiddetti “immigrati”ospiti di campi profughi, non turistici, desta sospetti : essendo “irregolari”, “ contro-legge”, chi dà loro la forza di berciare, di esigere, di fare violenze ? Ci sono alcune cose che non tornano in questa storia.


Intanto è nata e cresciuta una attività criminosa di nuovi negrieri, che è sempre più prospera e che viene tollerata e forse incoraggiata. Vorremmo sapere chi sono questi negrieri , da dove vengono, come nascono, chi li copre , chi pagano. Nomi e cognomi . Non deve essere difficile , visto che addirittura le telecamere della TV arrivano dentro ai loro anfratti.

Tunisini , egiziani e libici finora non erano migranti ; i colpi di stato o le guerre tribali hanno prodotto emigrazione ? Non è credibile ; bisogna sapere bene la loro storia, di ognuno di loro ; ci saranno anche esuli politici ( ricchi amici dei vecchi regimi ? ); ci saranno profughi, diseredati e affamati ; ma la sensazione è che la maggior parte di quelli che vediamo in TV vogliano emigrare per altri motivi , non politici, né di fame . Non a caso i loro governi non sembrano desiderosi di riprenderseli .

In Tunisia le risorse sono sufficienti per far vivere un popolo più che decentemente ; e così in Egitto ; in Libia normalmente i lavori “pesanti” venivano fatti fare agli altri, come in tutti i Paesi petroliferi. E allora che cosa è questo “tsunami” umano, che stiamo vedendo ? Cosa si nasconde là dentro ? C’ è una unica soluzione , per tutti noi ; affermare con forza lo Stato di diritto ; non piegarsi né da una parte né dall’altra . Attenzione questa ondata umana non è come le altre ; ha troppi punti oscuri ; devono essere chiariti ; e nel frattempo deve far testo la Legge italiana ed europea. A proposito ; il respingimento degli irregolari lo fanno in Francia e in Spagna o altrove nell’ UE, anche per noi, ; troppo comodo , scaricare sugli altri le nostre incapacità a rispettare e a far rispettare la Legge, con equivoche motivazioni umanitarie.

Pubblicato da "l'Occidentale" il 7 aprile 2011

venerdì 1 aprile 2011

Il Papa e Teofilo




Forse il Papa legge Teofilo. La Chiesa finalmente si è mobilitata in 93 diocesi  per accogliere 2500 immigrati, attraverso la Caritas.  E bravi ! Così si fa ! Anche perché molti di loro saranno mussulmani ; quindi la decisione della Chiesa italiana deve  essere apprezzata ancora di più. Ciò non toglie che gli eccessivi lussi  esibiti dalle gerarchie ecclesiastiche, sotto forme liturgiche, costituiscano cazzotti negli occhi della povera gente.  

Ashton cercasi



Cercasi con grandissima urgenza Catherine Alice Ashton , inglese, vice presidente Commissione europea, Alta Rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza. Non c'è più ; né si sa se ci sia mai stata. Alcuni dicono che è stata sequestrata nella tenda, di e con Gheddafi.Altri sostengono che sia in un caccia della RAF a bombardare il deserto. Appare invece tal signora Cecilia Malstom,svedese, Commissaria agli affari interni dell'Unione ; dice che la Svezia, suo Paese nazionale, le ha fatto il regalo di prendersi 200 profughi ( non immigrati ) ; e che gli altri facciano lo stesso : W l' Unione , indispensabbbile per noi e per il futuro del mondo !