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martedì 8 marzo 2011

Pierluigi Bersani: il passato prossimo



Il passato prossimo di Pierluigi Bersani lo vede Amministratore e uomo di Partito.


Dal 1990 a oggi per 13 anni , mese più mese meno, ha fatto l’ Amministratore ( 8 anni il Ministro e 5 anni alla Presidenza della Regione Emilia Romagna ) e per il resto ha fatto e disfatto partiti , ne è stato vice capo in quota ex PCI e poi capo ; parlamentare italiano ed europeo. A questo proposito una breve digressione ; come parlamentare europeo ha acquisito una certa notorietà per aver fatto parte della delegazione per la cooperazione del Parlamento europeo in Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan, Turkmenistan e ,per non farsi mancare nulla , anche Mongolia ; con il mondo così grande , proprio lì doveva andare ? Nostalgia della sua vecchia URSS, alla Peppone ?

E’ stato Ministro dell’Industria e Ministro del Turismo , per quasi 4 anni ( 1996- 1999 ) ; Ministro dei Trasporti , per due anni e mezzo ( 1999-2001 ) ; Ministro dello Sviluppo Economico , per due anni ( 2000-2001 ). Ricordi sulla sua attività di Ministro ? Si , uno e uno solo: la privatizzazione dell’ ENEL. Venendo da quasi 30 anni di formazione comunista, e da studi filosofici, poca dimestichezza aveva con i problemi dell’economia di mercato ; e si vide , anche se fu coperto nel sua fare da personaggi competenti negli affari di mercato. Così tritò l’ENEL in una sarabanda di strutture aziendali pubbliche e private ( nella produzione, nel trasporto e nella distribuzione di energia elettrica ), liquidando così un patrimonio dello Stato , non solo politico ( il servizio pubblico ) , ma anche culturale e professionale ( il saper fare elettrico nazionale ) . Tenuto conto delle scelte europee, che imponevano il libero mercato, c’erano altre scelte possibili ? Si certo ; fare quello che fece la Francia con l’Electricité de France , EdF, sorella di ENEL : mettere le azioni della Azienda sul mercato, mantenendo il suo ruolo di servizio pubblico e di “polo” del saper fare elettrico nazionale, e farla competere sul mercato europeo ; tutto qui ; questa operazione fu fatta in Francia dai liberali ; in Italia l’ex comunista e neo riformatore socialista e democratico Bersani andò dietro agli interessi delle piccole botteghe capitalistiche locali, appoggiate dai concorrenti ENEL europei. Fece uno spezzatino e lo svendé , attraverso uno pseudo- uomo di affari ( di origine berlusconiana), Franco Tatò, e la copertura dell’ex astro elettrico comunista, Chicco Testa. Un disastro , pagato dalla gente in bolletta ( il chilowattora oggi in termini reali costa più del doppio, rispetto a prima; e per i consumatori non è cambiato nulla, anzi) . E la concorrenza tra imprese dove è ? La fortuna ha voluto che i successori di Testa- Tatò abbiano gestito bene il disastro ereditato . Ma il disastro fu fatto ; e porta un padre politico : Pierluigi Bersani , con il suo spezzatino di interessi pseudo concorrenti. E poi infine una domanda si impone ; ma doveva essere proprio un ex comunista, autodefinitosi socialista riformista, a privatizzare l’ENEL ? Disse Bersani "…in questo Paese dove tutti sono profeti della concorrenza a parole, io non oso definirmi un liberalizzatore. Diciamo che sono un aspirante liberalizzatore". In effetti.

Altri ricordi l’amministratore Presidente e Ministro Bersani non ha lasciato ; ha gestito il potere : non un progetto e neanche idee. Una sola cosa ha lasciato ; una rete importante di persone di sua fiducia , in giro per la regione Emilia e per i suoi vari Ministeri, secondo i classici canoni degli “amministratori” di partito. Ma quale laurea in filosofia ! Pierluigi Bersani si è laureato sì, ma alla mitica Accademia delle Frattocchie, leggendaria scuola di partito del PCI !

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