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lunedì 10 ottobre 2011

Primarie socialiste in Francia



In Francia i socialisti hanno fatto il primo turno delle primarie per decidere chi scegliere come candidato da opporre a Sarkozy alle prossime elezioni presidenziali del 2012. Holland , 39 % dei voti e Aubry , 31% , vanno in finale domenica prossima ; hanno votato 2,5 milioni di cittadini, secondo il quartier generale del PS. E ora ? Terzo nel primo turno delle primarie è arrivato Montebourg con quasi il 18% dei voti; egli è considerato il leader della nuova sinistra socialista ; a lui fanno riferimento quasi tutti i partiti non socialisti della sinistra, a cominciare dal loro leader Melanchon , che in ogni modo è gia stato scelto dai comunisti come loro rappresntante per le prossime presidenziali.


Montebourg sta così diventando l’ago della bilancia per la scelta del candidato della gauche francese. Il programma elettorale di Montebourg contiene alcuni punti quanto meno sorprendenti ed equivoci ; come la ricerca per la Francia e l’Europa di una strana “demondializzazione”e di neo-protezionismo ; o una nazionalizzazione delle banche francesi o in ogni modo un intervento su di esse , al limite del rispetto delle regole del mercato; o ancora la ricerca di un sistema di capitalismo cooperativo ; o infine la rifondazione delle regole per una sesta repubblica francese. Finché si trattava di provocazioni in libertà , potevano essere assorbite come contributi al dibattito e alla riflessione. Se venissero richieste ora come condizioni “presidenziali” , i due candidati rimasti ( Hollande e Aubry ) potrebbero avere qualche difficoltà a digerirle ; e soprattutto le loro possibilità di successo finale sarebbero non poco compromesse. Quindi la gauche sembra di nuovo cominciare a strozzarsi con le proprie mani ; come è potuto succedere ? Con questa mania “democratica “ delle primarie, allargate a tutti ; tutti hanno potuto partecipare a quelle dei socialisti ; bastava una dichiarazione di adesione ai valori del “socialismo” e 1 euro, per poter votare. La milizia comunista o verde o quella dei groupuscules si è mossa ; sono bastati 200 mila voti per far passare Montebourg dal 7-8 % che aveva nel partito,al 18 % e renderlo determinante per il programma del candidato Presidente; questo subito, prima ancora degli incontri ufficiali della sinistra in vista della finale presidenziale, neanche del primo turno, ove tutti si presenteranno, con la propria bandierina. La cosa più curiosa , è che i socialisti sono tutti raggianti per questo splendido risultato di partecipazione popolare alla scelta del candidato Presidente. Sono potuti entrare in casa loro tutti ; l’estrema destra ha detto che il protezionismo di Montebourg era del tutto da condividere; il centro avrà già cercato di avere un candidato più attento alla sua politica; la destra di Sarkozy avrà cercato il successo di Montebourg , per indebolire il futuro rivale dell’attuale Presidente ; e così tutti hanno potuto votare in casa socialista .Con 200 mila voti , il 10 % dei votanti , possono aver falsato le ambizioni socialiste a diventare l’alternativa all’attuale Governo del Paese. Per una scelta quasi infantile , pur se sottoscritta da tutte le vecchie volpi del Partito. Tutto sembra assai curioso ; Segolene Royal , che nel 2007 fu scelta come candidata Presidente dal 70 % dei socialisti ; che fu poi votata dal 47 % dei francesi ; che solo un anno fa è stata trionfalmente confermata Presidente della Regione Poitou-Charente, ha raccattato appena il 7 % dei voti in queste primarie , dominate dal suo ex compagno Hollande , padre dei suoi quattro figli ; e dalla sua rivale politica , che le ha sottratto la leadership del partito , con artifici non proprio di grande limpidità ; e così ha pianto in diretta televisiva, come a Sanremo...

Questa procedura delle “primarie” appare sempre più una scelta populista, talvolta infantile e spesso anche pericolosa. Per la selezione dei rappresentanti politici ci sono i partiti, le libere associazioni , il ricorso diretto a valutazioni popolari , nel rispetto delle autonomie reciproche. Ma le “primarie” sono di moda ; fanno tanto “americano” ; ma non sono jeans , che tutti possono portare ; e il partito democratico americano non è assolutamente analogo al partito socialista francese : in niente !

Pubblicato da "l'Occidentale" l' 11 ottobre 2011

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