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lunedì 15 agosto 2011

Treconti 6-


Finalmente , dopo tante premesse , Tremonti si è dedicato al tema “ austerità e sviluppo”. Se l’avesse fatto al liceo classico , gli avrebbero dato un 6- ; all’istituto tecnico per ragionieri forse avrebbe spuntato anche un 7. Cosa manca nello svolgimento di Tremonti ? Manca un’ idea di fondo e un disegno ; sono tante misure una accanto all’altra , senza una logica d’assieme ; per lo più misure giuste e indiscutibili ; con qualche lacuna o esagerazione. E’ altresì vero che la manovra forse è il risultato di tante idee ed esigenze diverse , mediate da Letta e infine da Berlusconi stesso. Resta il fatto che non è stata colta l’emergenza, momento raro , se non unico, per tracciare il disegno di una nuova Italia ; è un momento importante , sentito da tutti i cittadini, al di là di partiti , categorie ed associazioni ; e quindi un momento storico per gettare le basi di un nuovo patto economico e sociale nel Paese ; prima ancora di quello politico , che sarà sicuramente necessario .

Nelle proposte di Tremonti non c’ è un’anima liberale ; non a caso un gruppo di liberali , a cominciare da Antonio Martino, criticano lo spirito stesso della manovra ; in sostanza essi sostengono che sono previste troppe tasse per i ricchi , che stanno diventando una categoria morale da combattere contro ogni logica liberale : ma anche per tutti gli altri , che si vedranno togliere detrazioni fiscali e servizi pubblici ; questo sistema di imposizioni e il suo livello è nemico dell’economia di mercato e del suo sviluppo ; e quindi è insostenibile in una competizione continentale e mondiale.
Ma non c’è neppure un’anima socialista ; manca la redistribuzione del reddito, l’aiuto ai più deboli, un intervento dello Stato nei punti nevralgici e a rischio dell’economia libera, un rafforzamento dei servizi pubblici per i cittadini e le loro famiglie.
Quindi una manovra non “liberale” , non “socialista”, non “riformista” ; un intervento vasto e complicato , che segue la logica del tappa-buchi . Questa logica non sembra assolutamente deprecabile, visto che i buchi ci sono e vanno tappati , prima che la barca affondi , nonostante lo sforzo di tutti quelli che hanno provato o vogliono tuttora provare a levare l’acqua con i secchi ( continua a entrarne di più di quanta ne venga levata…). Ma sempre di tappa-buchi si tratta , quando la nave poteva essere seriamente ristrutturata, anche e soprattutto per la presenza non trascurabile dell’ Italia in Europa. Appare umoristica la frase “ l’ Europa ci ha commissariato” . Magari ci avesse imposto un sistema socio-economico moderno ed europeo, visto che noi non riusciamo a darcelo da soli….No : ci ha solo ricordato una regola “romana” : “pacta sunt servanda” ; abbiamo fondato l’Europa e aderito alla moneta unica ; abbiamo firmato dei patti ; dobbiamo rispettarli ; tutto qui. Potevamo chiedere all’ Europa di aiutarci in un sforzo “riformista” senza precedenti ; non l’abbiamo fatto , perché questo sforzo semplicemente non c’è stato e , a quanto è dato di capire, non ci sarà.
L’unica magra consolazione di Tremonti è che il voto sul tema fatto dalle opposizioni, da tutte le opposizioni, non supererebbe il 3+ , sia al liceo classico , che all’istituto dei ragionieri. Queste opposizioni, partitiche e non, sembrano ormai volteggiare in un delirio, politico e ideale, a volte così innocente, da stimolare commozione ( se non fosse per lo sciopero generale minacciato dalla Camusso ) : avere la loro collaborazione in Parlamento, anche nella semplice manovra tappa-buchi , allo stato attuale , sembra missione impossibile : pur tuttavia la Speranza...

Pubblicato da "L'Occidentale" il 16 agosto 2011

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