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mercoledì 1 dicembre 2010

Batti becco



Prima serata in TV pubblica. Un segaligno giovane “giornalista” ,occhialuto ridens, passeggia nervosamente tra qualche ospite, impoltronato di qua e di là dalla sua passerella . Ospiti non da “tre palle e un soldo”: un ex capo di partito e vice premier, un capo delle banche, un capo di Regione, un quasi direttore di giornale, un accademico e il figlio di un giornalista, giornalista anche lui. E ovviamente qualcuno da New York , caput mundi. Il nocciolo della trasmissione ? Le conseguenze dello sputtanamento di Berlusconi nella vicenda Wikileaks ( nel mondo italiano normale, parola assolutamente irripetibile ).


Mettiamo da parte il capo delle banche , che ha fatto prediche economiche ovvie e condivisibili da tutti, senza occuparsi di Wiki ( che da oggi non è più una escort ).

Mettiamo da parte anche i sermoni politici dell’ex capo di partito, che da più di trenta anni seguita a fare il suo mestiere , il solo che ha imparato , anche se maluccio ( in confronto ai suoi maestri, la mitica direzione comunista del dopoguerra e boom economico successivo ); voleva anche esportarlo in Africa ; poi ci ha ripensato e sembra che abbia solo preso un pied à terre nella Grande Mela.

C’è stata invece una schermagliatina tra il capo della Regione Piemonte , Cota e il pensatore ufficiale del futuro italiano, tal Campi. Su cosa ? Con Berlusconi gli americani ci vogliono più o meno bene ? Questo il tema.

Cota dice che è sicuro che gli americani ci vogliono molto bene, perché il loro ambasciatore è andato a trovarlo e glielo ha detto, nel suo ufficio di Torino ( dove, peraltro, si fanno sempre, con la sua presidenza, grandi cose e tutte bellissime ). Campi, di grandissimo lignaggio culturale e accademico ( o no ? ), dice al contrario che, secondo le sue fonti , con Berlusconi l’Italia è messa malissimo con gli USA. Battibecco tra i due ; dimmi le tue fonti ; le mie sono migliori delle tue; e …bla bla… Il mio è più lungo del tuo , dicevano una volta i ragazzini in strada ; senza scomodare nessuno e “agratis”.

Dieci ore più tardi il segretario di stato USA ha dichiarato che il miglior amico degli USA è Berlusconi. Quindi Campi, “maitre à penser”neo-italico, ce l’ ha più corto.

E ora che gli americani ci vogliono più bene, siamo più contenti, esilarati, eccitati ?

Io piangio…e spengo la mia ( ne possiedo circa lo 0,0005 %) TV.

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