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giovedì 3 maggio 2012

Sarkò vs Hollande



 Sembra che il trasloco sia già stato prenotato ; dall’Eliseo il 7 mattina partiranno due tir ; uno con le cose di Sarkozy ; l’altro con quelle di Carlà .
Nel ring televisivo, infatti Sarkò , detto l’animale dello schermo, ha perso ai punti contro lo sfidante Hollande , detto pesce dalla pinna facile. In Francia gli osservatori danno la parità tra i due ; ma non è così.
Hollande ha avuto il riconoscimento di uomo di Stato ; lo ha ammesso anche la leader del Fronte Nazionale, Marine Le Pen. E questo fatto dell’immagine era un punto debole del socialista ;egli  appariva come un navigatore di partito; un mediatore ; un figlio di altri ( per esempio di Mitterand, di Delors o di Jospin ) , con poca autonomia di pensiero; un “compagno” godereccio , dalla battuta allegra e fulminante. In tv invece ha fatto la sua figura di uomo rigido , dallo sguardo penetrante e dalle convinzioni determinate, con solida preparazione , conclusasi con il prestigioso corso Diderot dell’ENA nel 1980. Davanti, il rivale Sarkozy , “candidato uscente”, come lo ha definito Hollande , si è agitato molto, saltellando e martellando l’aria con pugni spesso roteati a dismisura ( per esempio dando continuamente del bugiardo al suo interlocutore , che, guardandolo fisso , si chiedeva a voce alta se per caso questo del “bugiardo”non fosse un complesso personale del “candidato uscente” ). In effetti Sarkozy , con tic nervosi ripetuti e a volte frenetici, appariva come un avvocato di provincia , al quale è stato affidato il compito di difendere le idee e i progetti di una vecchia e solida Francia liberal-democratica.Cioè un compito sproporzionato per l’avvocato Nicolas Sarkozy , nonostante la sua decennale esperienza politica . Nel 2007 vinse le elezioni contro la compagna di Hollande , Segolène Royal ; non fu troppo difficile , perché obiettivamente la signora non mostrò la statura di capo di Stato. Ora a vendicarla è venuto l’ex consorte, che ha fatto vedere ai 18 milioni di francesi, incollati a bordo ring, che il personaggio Presidente Sarkò è molto più fragile di quello che vuole apparire.
Nei contenuti il confronto è stato banale. I due hanno ripetuto i punti dei rispettivi programmi ; Hollande , impegnato per il “cambiamento “: con un progetto sociale molto difficile , se non impossibile ; con un attacco alle attuali regole europee; con un progetto fiscale anti-ricchi ; con proposte per la “crescita”, liturgia di moda senza grandi contenuti ; con una politica estera di  francocentrismo “patriottico”; con aperture nei confronti del multiculturalismo nazionale. Sarkozy, arroccato sulla difesa di tutto il suo operato ; e quindi sulla proposta della continuazione di un lavoro ben fatto ; del mantenimento degli impegni presi in sede internazionale ; sul controllo delle frontiere , a cominciare da quelle europee ( revisione del trattato di Shengen ); su una tolleranza assai limitata di culture e religioni “straniere” ( magrebine in particolare). I due hanno strizzato l’occhiolino agli elettori  degli altri “partiti”, non arrivati al ballottaggio: ma non si sono sbracciati più di tanto.
Lo scontro quindi è stato più “tecnico” ( d’altronde forse non poteva essere altrimenti ). Si è guardato soprattutto alla forma , più che alla sostanza ; anche alla forma delle critiche e delle proposte . Hollande è stato estratto per iniziare il confronto , che quindi è stato concluso da Sarkozy. Ma Hollande ha tratto vantaggio da questo sorteggio ; ha esposto le proprie idee e l’altro è sistematicamente caduto nel tranello di misurarsi su quelle e non sulle proprie; quindi il socialista ha condotto la danza per quasi tre ore ,  dettandone tempi e ritmi . Sarkò le ha fatte di tutte per sminuire la figura del suo avversario , puntando sull’uomo, più che sulle sue  idee e proposte. E pensare che lui doveva essere più a suo agio su cifre , dati e informazioni, essendo al Governo della Francia da più di dieci anni; ma ha usato nervosamente le sue conoscenze  per  puntare prevalentemente sull’uomo e non sulla politica. Così il socialismo di Hollande ha schivato quasi tutti i colpi, col fare del pesce dalla pinna facile ; il liberalismo di Sarkozy è rimasto mistero, dietro all’animale dello schermo. E tra i due le figure si sono capovolte ; Sarkò è sembrato lo sfidante ; e Hollande, il Presidente .

Pubblicato da " l'Occidentale" il 4 maggio 2012
    

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