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venerdì 18 maggio 2012

Euro ? Un indovino !


Questo scrisse il nonno nel 2000 :  un indovino !


L’Euro non ce la fa. Era prevedibile. Alcuni, per la verità pochissimi, espressero forti riserve sul modo con cui fu concepito. Non c’era alcun segnale significativo di integrazione economica europea e la moneta unica nasceva come strumento per forzare gli atti politici ed economici di integrazione. Non pareva una soluzione ragionevole. Chi aveva il potere di decidere le tappe dell’Unione era lo stesso che decideva di usare la moneta per convincere sé stesso a fare questa Unione. Si racconta che un vecchio Ministro degli Interni francese, Marcellin, fosse uso a scrivere delle lettere indirizzate al Sindaco di Rennes, che era lui stesso : con grande gioia si rispondeva. Il gioco riguardava lui. Il gioco dell’Euro riguarda qualche centinaio di milioni di persone per lo più di Paesi industrializzati e con grandi tradizioni economiche e storiche.
Resta il dubbio sul perché fu presa quella decisione. Errore in buona fede ? Superficialità ? Fanatismo europeista ? Interessi di potere ?
La verità è che oggi l’Euro è più una unità di conto che una moneta: più simile all’Ecu che alla Lira o al Marco. Quindi non piace come bene di investimento e perde valore nei mercati finanziari. La questione ora è : ce la farà l’Euro a diventare a breve moneta circolante nello spazio dell’Unione? In effetti i popoli della vecchia Europa, se oggi consultati in proposito, forse respingerebbero l’Euro e chiederebbero di mantenere le proprie monete nazionali. In questa situazione c’è chi pensa e lavora ad un rapido allargamento dell’area Euro a nuovi Paesi . Sarebbe come dire che , avendo 38 di febbre, per guarire , bisogna correre la maratona ! Certo tutto si può fare : e l’incoscienza può anche essere divertente, quando riguarda una persona. Quando invece diventa un sistema di governo dei popoli diventa pericolosa come tutte le altre incoscienze storiche, che la stessa Europa ha pianto e a difesa dalle quali il progetto dell’Unione europea era nato.
I sintomi della irresponsabilità ( analoga all’incoscienza ) ci sono tutti. Il governo della moneta è stato affidato ad un gruppo di sedicenti tecnocrati che non rispondono a nessuno: un ministro italiano si permise di esprimere dubbi e riserve sul direttorio Euro e fu immediatamente messo a tacere come un povero ignorante, parente scemo della congrega. Le politiche economiche dei Paesi membri tendono ad andare ognuna per conto proprio, Euro permettendo : e così quelle fiscali e quelle sociali. Come può uno smoking stare addosso ad Arlecchino ?
In termini concreti e stando ai fatti, poiché le opinioni piacciono sempre meno a chi ci governa,la lira in quaranta anni si è svalutata rispetto al dollaro di circa quattro volte: per una volta ,solo negli ultimi due anni di Euro. Ma c’è chi sembra contento. La Rai ha consultato qualche esperto di problemi monetari. La signora Padoa Schioppa ( si chiama forse casualmente come il membro italiano del Direttorio Euro) si è detta fiduciosa nella ripresa dell’ Euro ; e poi le esportazioni ne trarranno vantaggio: non ha invece citato i “fondamentali” dell’economia europea, che tutti i professori di moda amano richiamare ,con un certo compiacimento dottrinale, senza forse rendersi conto che i “fondamentali “ per la gente sono ben altre cose. Il direttore dell’ICE ha detto che tutto va bene, nonostante il buco della bilancia commerciale: le esportazioni tirano ;delle importazioni non si parla : non sono di moda. Gli esperti dubbiosi sull’operazione Euro tendono ad essere evitati, come quelli che sbagliano; opinioni diverse piacciono sempre meno.
Ecco quello che deve preoccupare è proprio l’incoscienza della gestione politica e istituzionale di questo periodo di storia dell’Europa e dell’Italia. Si fanno sciocchezze; si fanno pagare a milioni di persone. Il nostro potere di acquisto nell’area del dollaro o dello yen ha perso in 600 giorni quasi il 40% del suo valore. Nessuno ne vuol rispondere.Si tende a “criminalizzare” chi la pensa diversamente. Si evita quindi anche il confronto, nel timore che i fatti dimostrino gli errori e forse scoprano altarini, che è bene tenere riservati. Già perché sarebbe utile capire cosa si nasconde dietro questa apparentemente stupida e drammatica vicenda dell’ Euro.



 29 ottobre 2000

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