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domenica 15 aprile 2012

Re Giorgio e la parola Italia


(ANSA) - ROMA, 13 APR - Speculatori ed evasori fiscali portano avanti "logiche asociali" e di "disprezzo del bene comune", e "non meritano di essere associati alla parola Italia". Dice Re Giorgio. Vediamo.
Speculatori ; si tratta degli speculatori finanziari ( we suppose ) ; che vivono e lavorano nel mercato finanziario, attorno ad azioni e monete. A cui , sembra , solo sembra, Re Giorgio ha affidato il Governo dell’Italia. Cioè lo ha affidato ad ambienti “che non meritano di essere associati alla parola Italia” ( per Churchill l’ Italia era solo un’espressione geografica ; per Napolitano è diventata una “parola” ).
Evasori fiscali . Come noto se il Governo di un Paese eccede su tasse e balzelli , i cittadini sono incoraggiati ad… arrangiarsi ; Re Giorgio dovrebbe rivedere la scena del “fiorino” in “ Non ci resta che piangere”; perché certamente sarebbe solidale con il “vaffanculo” di Troisi al gabelliere. Quando un imprenditore non ha soldi per pagare le tasse , perché le banche non glieli danno più e deve riscuotere crediti , che non sono onorati , a cominciare da quelli dello Stato, cosa deve fare ? Chiudere e mandare a ramengo dipendenti e famiglie ? Scappare via , perché “non merita di essere associato alla parola Italia “? In verità può essere indotto all’arte di arrangiarsi e quindi alla evasione, alla violazione di leggi , spesso ingiuste e confuse. Reato condannabile, ma anche spiegabile nelle sue cause. Altro che “parola Italia” !
Re Giorgio non ha mai lavorato in azienda; probabilmente non ha mai fatto direttamente una “dichiarazione dei redditi” ; ha solo lavorato in politica. Forse un po’ più di prudenza nell’uso delle parole sarebbe raccomandata . E a questo proposito l’Italia non è una “parola” ; o no ?


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