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domenica 22 maggio 2011

Fatti non foste




"... Non vogliate negar l'esperienza
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza

fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"



(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno canto XXVI, 116-120)

Questa frase che Ulisse rivolge ai compagni con i quali s'imbarca, in quello che Dante nel XXVI canto dell'inferno della Divina commedia definisce il folle volo, sono un capolavoro d'eloquenza retorica (fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute e canoscenza), tutta tesa a sminuire il senso del pericolo agli occhi dei suoi rematori.

Nell'immaginario dell'uomo moderno la figura di Ulisse e' il simbolo della ricerca del sapere, di colui che instancabilmente cerca nuove strade e sposta in continuazione i traguardi di quel suo inarrestabile e metaforico viaggio verso cio' che e' ancora sconosciuto.

1 commento:

  1. ieri,ho vissuto alcune ore di stimolante ricerca di ciò che per me era ignoto:i segreti della energia nucleare,ed ho apprezzato che molte persone,notevoli per il passato e per il presente,dibattessero,guidati da Teofilo, analizzando eventi recenti,traendoli fuori dal mito,e utilizzando l'intelletto.Dante è il Padre in cui credo.Gli altri Padri, di cui parla ad ogni piè sospinto,Napolitano ,li lascio a quanti avrebbero molti motivi per avere dubbi sul proprio. Ezio della Torre

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