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venerdì 8 ottobre 2010

I burattini

Nelle TV italiane ci sono teatrini  unici al mondo. In sostanza ormai si esibiscono burattini, di vari colori vestiti, che fanno scene a randellate verbali. Uno apre la TV e ,a seconda dell’ora e della rete, può assistere , a suo piacimento, a botte degli uni contro gli altri , secondo copioni da teatrini di luna park. Tutto è prevedibile ; sarebbe come andare a vedere la squadra del cuore , che vince sempre 12 a 0 o talvolta, tanto per irridere, 12 a 1, fino a 3. Tutto sarebbe infantilmente divertente, se non fosse che :


- questi teatrini costano e non poco;

- non vengono pagati da quelli che li guardano, ma da tutti noi, contribuenti o consumatori che dir si voglia;

- ci sono solo in Italia ; in altri posti o ci sono teatrini unici a disposizione di chi comanda o normali commedie con interpreti, talvolta con buoni e cattivi e talvolta con dotte disquisizioni informative e culturali; solo in Italia c’è il teatro dei burattini in TV, quello bianco e quello rosso; qualcuno ha provato a farlo anche rosa;

- per le botte siamo passati dai sermoni di critica al vilipendio armato di bastoni contundenti, nascosti tra i panni; al momento ,per tacito accordo, i burattini non si toccano; si sfiorano soltanto, ululandosi le più atroci e volgari ingiurie; tra poco, probabilmente, verranno sfoderati i bastoni, dopo  qualche manata.



Nella storia gli uomini si sono sempre divertiti a vedere la gente che se le da di santa ragione o per sport o per spettacolo. Ma i nostri burattini televisivi sono altra cosa; hanno i panni imbottiti di denaro: ostentano un mestiere pseudo-intellettuale comico: e presentano capacità recitative o comunicative dei veri burattini, di legno; la loro vita è segnata solo dai soldi che ricavano dalle botte date al burattino nemico; se questo non ci fosse , sarebbero semplicemente poveri, restando solo marionette: di legno.

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