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mercoledì 19 gennaio 2011

Le frontiere del villaggio

                     Marc Chagall Io e il villaggio 1911 

Da : Régis Debray  Eloge des Frontières Gallimard 2010


“La nostalgia del paese evoca molto quella del ritorno alla matrice, alla maternità del villaggio nel suo involucro quasi fetale ( il nome comune del villaggio è in giapponese fukuro, sacco, tasca, significando sia la comunità che la madre )” Augustin Berque: Le Sauvage et l’Artifice.



Nessun quartiere di Parigi assomiglia ad un altro ...
In ogni quartiere si assapora un’aria di famiglia. Si è di Belleville,del Sentier, della Butte-aux-Cailles, del Faubourg Saint-Germain – con un “di” restrittivo, che può anche essere onorifico. Ci sono pure , e sempre di più, vicini o confinanti con questi territori , dei “non-luoghi”, per persone indifferenziate, rifugi utili e anche indispensabili, ma senza qualità né volto: supermercati, aeroporti,stazioni di servizio, parcheggi, autostrade, ferrovie, caselli . Degli stolti pronosticano, per questo , un pianeta hub, vasto aeroporto senza popoli, capace di collegare Marte e Pandora, con dei bipedi volanti, che non avrebbero più bisogno di posare i loro due piedi da qualche parte. Un consumatore teleportato, una città aerea , a dimensione del globo : questa idea del sorvolo ha fatto poca strada , come quella dell’economia in assenza di gravità , che l’accompagnava.


Una comunità senza esterno , per riconoscerla o investirla , non avrebbe più “luogo” di esistenza, come una nazione sola al mondo vedrebbe svanire il proprio inno nazionale, la sua squadra di calcio o di cricket, fino anche alla sua lingua. Una persona morale ha un suo perimetro o non esiste. Perciò una “comunità internazionale” non può essere una.


Nell’ Ellade le prime scuole filosofiche riferivano gli adepti a un quartiere , a un giardino, a un parco; i moderni si sono riferiti ad una dottrina per compensare la radura perduta. Prima di arrivare al platonismo, la stirpe di Platone si chiamava Accademia, un sobborgo di vasai contornato da platani. Prima dello stoicismo, ci fu il Portico e prima dell’epicurismo il Giardino. Noi abbiamo segato i platani e sostituito i peristili, i cortili con portici e colonne, con dei confini di carta. Marxismo, personalismo, islamismo, buddismo, ecologismo, ecc. ; la nidificazione in un “ismo” è un palliativo dello sradicamento.

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