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sabato 19 settembre 2009

W la France! Segò cerca i ladri

« Tocca alla Direzione attuale del Partito Socialista punire coloro che hanno rubato voti .. », dice ora Segolène Royal , sconfitta da Martine Aubry ( la pura e dura sindaco di Lille , figlia di Jacques Delors) al Congresso socialista dello scorso novembre E ha preannunciato una « dichirazione solenne ». Ha anche minacciato denunce penali. « ..Il Partito socialista non è un'area di non-diritto.Rubare un voto in un' associazione, in un partito , in una società, è un delitto penale. Nessuno capirebbe l'impunibilità di coloro che hanno coperto queste frodi; sarebbero capaci di ricominciare! ». « ..Ogni elettore del Partito Socialista ha diritto a denunciare l'affare in sede giudiziaria »... E chi sarebbero i mandanti o i protettori dei ladri di voti ?
« Una manciata di elefanti » ( leggi vecchi notabili) del Partito: quindi non Martine Aubry, anche se sotto accusa è in particolare proprio la federazione di Lille. Tutto è nato dalla pubblicazione di un libro sui brogli congressuali « « Hold-uPS, arnaques et trahisons ». Ma c'è chi dice che anche i supporters della Royal non siano stati proprio delle mammolette...D'altro lato Ségolène sembra abbastanza sola in questa denuncia. E' in minoranza in Direzione. La Aubry dice che ha altro da fare ; non vuole occuparsi di queste sciocchezze.La maggioranza del Partito dice che i rappresentanti della Royal erano negli organi di scrutinio dei voti ; se volevano dire qualcosa dovevano farlo: ne hanno avuto tutto il tempo. Gli stessi seguaci di Ségolène la pregano di « ...girarsi verso il futuro », senza piccarsi su fatti del passato, difficilmente dimostrabili. Ma lei continua. E perché ? Se lo chiedono in molti. Negli ambienti socialisti si dice che Ségolène, punti all'elettorato e non più al Partito; vuole stare sui media, fare notizia; obbiettivo :vincere le primarie aperte per la designazione del candidato socialista alle elezioni presidenziali del 2012 e prima ancora, ottenere la riconferma alla presidenza della regione Poitou-Charente. In effetti la « dichiarazione solenne », preannunciata con le fanfare, per il 15 settembre ,dalle 5 alle 6 del pomeriggio, accompagnata da una presenza televisiva al TG delle 20, sul primo canale francese, è sembrata alquanto sproporzionata rispetto ai fatti. Di solenne ha avuto ben poco; la Royal ha rinunciato alla via giudiziaria, ma ha chiesto « la verità » ( da accertare come, non è dato sapere ); e se brogli non ci sono stati, gli autori del libro devono essere denunciati. Il Partito Socialista invece ha sfidato gli autori a un dibattito pubblico sui brogli denunciati. Segolène ritiene questa una scorciatoia inaccettabile: e anche gli autori del pamphlet sembrano respingere la sfida del PS. Gli « elefanti » tacciono: sono sicuri che la bella signora si stia scavando la fossa da sola, come ormai è sua abitudine ( pensano ,tra l'altro, che non sia stato Sarkozy a vincere le presidenziali del 2007,ma lei a perderle..) . Non a caso da un'indagine Ipsos risulterebbe che Ségolène sarebbe ottava nelle preferenze della sinistra francese, molto dietro a Strauss-Khan, Delanoe e la stessa Aubry. E' insomma opinone diffusa in Francia che Ségolène stia facendo una sceneggiata, per riprendersi il palcoscenico; e lo fa da bella donna ,quale è; facendosi aspettare ( la dichiarazione delle 5 del 15, è stata a bella posta, ritardata, poi rinviata , poi riannunciata); gestendo la sua immagine, anche fisica; facendo capricci e ripicche. Si direbbe che, per Sarkozy, Ségolène Royal sia una grande fortuna ! Tutto il mondo è paese.

settembre 2009 Marcello Inghilesi
pubblicato da L'Occidentale nel settembre 2009

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