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martedì 11 settembre 2012

Io, Presidente


Non c'è di peggio che dire ad un capo «  sei moscio ». A quello gli vien subito voglia di far vedere i muscoli che non ha ; e quindi appare ancor più moscio, nel suo pretendere. E' quello che sta succedendo a François Hollande , presidente dei francesi . In tre mesi ha perso il 10 % dei favori del popolo . Secondo i sondaggisti oggi è attorno al 44% : non era mai successo che un Presidente dopo 100 giorni dalla sua elezione perdesse tanta fiducia popolare.

« Io Presidente faro' questo...faro' quello » aveva detto in campagna elettorale: 60 impegni, per la precisione. Si è dato da fare in questi 100 giorni : ma ha fatto soprattutto delle « commissioni »; delle riunioni; delle consultazioni . Come a dire ; basta col decisionismo sarkozista ; io Presidente le cose le faccio , ma con partecipazione e accordo di tutti ; cosa notoriamente impossibile in tempi nefasti come questi. Il suo Passera , che si chiama Montbourg ( sinistra nazionalista ) , d' accordo con lui, di fronte alla prospettiva di massicci licenziamenti alla PSA ( Citroen- Peugeot ), aveva detto due mesi fa che si sarebbe consultato per salvare tutti i posti di lavoro in questione . Oggi ha detto che, dopo essersi consultato , la PSA ha buone ragioni per ristrutturarsi. I sindacati non hanno gradito ; e neppure i licenziati; e neppure gli elettori.

«  Il mio avversario non è monsieur Sarkozy . Il mio avversario è madame la Finance » , aveva gridato Hollande aprendo la sua campagna elettorale. Inutile dire che invece ci è dovuto andare subito a letto e madame, forse impalmata, è scomparsa dalla scena; non se ne parla più.

Si parla invece di tasse : 30 miliardi di euro da trovare subito ,per dare respiro al debito pubblico francese. Decisione ( qui senza consultazioni ) : 10 miliardi si levano dalla spesa pubblica ; altri 10 si fanno con tasse sulla gente ; e 10 si tolgono alle imprese. Per la spesa pubblica si sfilano soprattutto dai « progetti », dagli investimenti ( a cominciare da quelli « culturali » , cavallo di battaglia dei socialisti alle elezioni) e molto poco dalle spese della macchina statale ( comuni, aggregazione di comuni, dipartimenti, regioni e stato ). Per le tasse sulla gente si colpisce quasi unicamente il ceto medio , in maniera progressiva fino al 45% del reddito , per saltare poi al 75 % , per i grandi « fortunati », su introiti superiori al milione di euro annui ( duemila persone circa, che servono come prede da esibire al popolo cosiddetto « gausciste ») . Per le tasse sulle imprese , si predica che bisogna investire in Francia , che conviene farlo : e poi si dà solo una grande pedata agli imprenditori , nella convinzione che la caccia al ricco voglia dire anche questo . Un disastro , che si sta trasformando in ulteriore perdita di credibilità di « Io Presidente ».

Il più « fortunato «  dei francesi , Bernard Anaud, a capo dell'industria del lusso nazionale e tra i primi 5 uomini più ricchi del mondo , ha deciso di prendere la residenza in Belgio . Apriti cielo ! Il giornale socialista Liberation , a tutta pagina ha scritto «  casse-toi, riche con «  ,più o meno «  levati di torno, ricco coglione «  Arnaud non ha gradito e ha querelato il giornale. Non solo : ha detto anche che resterà fiscalmente francese , pur non condividendo le scelte governative. A «  sinistra » trattano Arnaud di parassita e c'è perfino chi rivendica l'esproprio dei suoi beni. Se sapessero che il capo economico della « sinistra » italiana risiede , anche fiscalmente, in Svizzera, lo decapiterebbero. A « destra » l'ala nazionalista gli dà del traditore. Ma l'odio contro il « ricco » non è poi molto capito e seguito; anzi.

«  Moi President » , «  Io Presidente », non sembra ancora aver trovato la strada giusta per governare . Va in giro con giacche attillate , due spacchi e sedere di fuori, a predicare nazionalismo, socialismo e partecipazione: fa molto politichese e poco governo . Anche nel politichese si sta incartando ; con la segretaria del partito socialista Martine Delors , in Aubry, sta scegliendo il nuovo segretario . Qualcuno ha ricordato che la monarchia e l'aristocrazia in Francia non ci sono più ; e che forse sarebbe meglio che il capo del partito sia scelto dagli iscritti .

Insomma François Hollande , Io Presidente, per il momento non convince né gli elettori né gran parte dei suoi compagni . Anzi : appare moscio, insicuro e contraddittorio.

Pubblicato da "l'Occidentale" il 12 settembre 2012 

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