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domenica 12 agosto 2012

Cronicoglioni




Non è facile fare una cronaca sportiva.
Durante le Olimpiadi  si sono alternati decine di giornalisti sportivi italiani , che  hanno cercato di guadagnarsi la pagnotta. E’ stato un festival di allegre approssimazioni. Ci sono stai voli acrobatici nell’uso di vocaboli e verbi e  nelle pronunce di lingue altrui. Ci sono stati ex sportivi che hanno giocato a fare i giornalisti ; chi con  esilaranti esibizionismi di sapere sportivo; chi con allegre ignoranze sul dire e sul pensare comune . Forse la vetta è stata raggiunta, quando uno di questi si è divertito a leggere in spirito darwiniano la forza degli atleti caraibici nello sport ( nella deportazione degli schiavi dall’Africa i più forti sbarcarono nei Caraibi ; e dopo essere stati ulteriormente “selezionati” , si sono riprodotti, con sangui diversi ; da qui la loro indiscutibile superiorità fisica, razziale …). Altri noti giornalisti sportivi hanno fatto morire qualcuno sotto i ponti londinesi ( l’interessato, naturalmente vivo, ha fatto i dovuti scongiuri ): poi si sono scusati ; e che problema c’è ? Un altro famoso giornalista italiano ormai ha sposato la figura dell’affettato british, del  tifoso british, dell’uomo sandwich british ;si crede anche aristocratico british; cortigiano di Elisabetta la Grande:  da morir dal ridere; lui si diverte e viene anche pagato ; non lamentiamoci : anche la comicità ha un suo prezzo. Poi ci sono gli appassionati senza inibizioni; “ i nostri devono sentire l’odore del sangue”; “ora hanno licenza d’uccidere”; “siamo sott’acqua ; troviamo uno scoglio ; la corrente ci porta via; uno scoglio ! uno scoglio!” ”azzannateli” “frugliamogli il cervello”.  Si trovano anche i presuntuosi ; “mi fermano per strada per dirmi quanto sono bravo a fare il cronista sportivo ; sperano che lo faccia ancora , alle prossime Olimpiadi, in Brasile “ ; oppure ; “ero un grande ; avrei vinto di tutto se ai miei tempi  i controlli anti-doping  fossero  stati efficienti  come quelli attuali; avrei un bel medagliere olimpico ; pazienza “;  e poi parla scientifico sui muscoli e in inglese su preparazione e gare ; nessuno lo capisce ( forse neanche lui ; ma si piace ) .
Infine il nazionalismo italiano , sponsorizzato dal Presidente , ex internazionalista bolscevico, è diventato monotono sciovinismo, puro e semplice sciovinismo ; naturalmente quasi sempre cretino , nella forma , come nei contenuti.
E allora W le Olimpiadi e di come ce le raccontano ; quel “come” pare che costi un po’ tantino ; e che il rapporto “qualità-prezzo” non sia dei migliori. Ma abbiamo sopportato di peggio.       

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