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domenica 8 gennaio 2012

Sarkò cercavoti

Sarkozy ha deciso di andare per conto suo, sulla Tobin tax ; non aspetterà che l’UE si metta d’accordo. Entro gennaio farà votare la Legge dal suo Parlamento . Questo è quello che ha detto in TV ; “ si pagano le tasse su tutto ; non vedo perché non le debbano pagare le transazioni finanziarie , i mercati delle azioni e delle obbligazioni ; se gli altri non vogliono , pazienza ; noi ci crediamo e andiamo avanti “;questo in sostanza il suo ragionamento. Niente di male , se non fosse per due minuscole questioni.


- Come noto , i mercati finanziari sono mondializzati e cercheranno sempre di evitare le aree per loro tassate ; quindi o la tassa La mettono tutti , oppure si rischia di fare un danno più grave dei vantaggi attesi ; e già in Europa non tutti sono d’accordo ; la Svezia provò a mettere questa tassa da sola e poi , visti i risultati, fu costretta ad abolirla. E’ quindi opinione corrente in Europa che o la tassa coinvolge tutti i mercati finanziari ( e non solo europei ) o è inutile o forse anche dannosa per chi la pratica .

- Qualche mese fa i “Merk-ozy” dissero che saremmo potuti uscire dalla crisi dell’Euro , con una direzione politica della finanza dell’Unione e con una armonizzazione delle politiche fiscali dei singoli Paesi . Non solo queste due condizioni non hanno registrato alcun passo avanti ; ma Sarkò ne sta annunciando uno importante indietro, rendendosene perfettamente conto.

Ma come gli è venuta in mente questa improvvisa accelerazione di una idea che stava nella testa di molti da tanto tempo? Qualche giorno prima aveva incontrato Monti ; è vero che il “nostro” è malato di tax-mania ed è contagioso ; ma Sarkò lo considera solo un bravo impiegato e si sarà premunito contro ogni eventuale contagio virale , fisicamente trasmettibile. La verità è che al momento i sondaggi dicono che perderà le elezioni presidenziali di fine aprile prossimo. Sarkozy ha bisogno di soldi ; e quindi cerca di arraffarli laddove ora sono ( se non ci saranno più tra qualche mese , si vedrà dopo come abolire questa tassa ). La situazione economica francese , nel suo complesso, è più vicina a quella italiana che a quella tedesca ; e quindi il Presidente uscente cerca di mettere le toppe, laddove possibile . Non solo . Andare contro l’Europa piace all’elettorato, soprattutto se con scuse semplici e demagogiche , come “ leviamo ai ricchi ( il mondo finanziario ) per dare ai poveri “. E quindi si aspetta un ritorno di voti dalla sua Tobin Tax. E forse solo un ritorno di voti , perché da un punto di vista economico potrà essere più un boomerang, anche violento, che una misura fiscale efficace. D’altro lato nei sondaggi dopo questo annuncio Sarkò è andato dal 24 al 26 % nelle intenzioni di voto dei francesi ( Hollande suo più forte avversario , dal 27,5 al 28 % ); anche se al ballottaggio finale i sondaggisti danno Hollande al 54% e Sarkò al 46 %.

Nel frattempo è cominciata la campagna di Sarkò , ma anche di tutti gli altri candidati alle presidenziali, per “produrre e consumare francese “e diminuire le importazioni , a cominciare da quelle italiane e tedesche, come dice in TV Bayrou ,ilcandidato centrista ,alla Casini, alle elezioni ( non cita le importazioni spagnole solo perché lui è di Pau nei Pirenei , al confine con la Spagna : tutto il mondo è …campanile). Con tanto di genuflessioni davanti alla statua di Giovanna d’Arco a Orleans, ammantata nel sacro tricolore. E l’ Euro ? E l’ Europa ? Belle parole nella forma ; picconate nella sostanza . Basta saperlo e prenderne atto.

Pubblicato da l'Occidentale il 9 gennaio 2012

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