viaaaa!!!

viaaaa!!!

lunedì 30 gennaio 2012

Il comizio di Sarkò


Che Sarkozy debba recuperare terreno per essere rieletto Presidente dei francesi , è fuori discussione . Restano 80 giorni circa . Ieri sera , alle 20,30 si è presentato in TV , su 8 reti, pubbliche e private, in trasmissione unificata ; e ci è rimasto per più di un’ora. Ha provato a recuperare lo svantaggio accumulato rispetto al suo avversario socialista Hollande e registrato da tutti sondaggi ; ci sarà riuscito ? Non sembra ( almeno a sentire il direttore dell’ istituto IPSOS ) .

Innanzitutto non è persona che buca gli schermi per simpatia o dignità di immagine o comunicatività . Anzi . In termini personali i francesi gli rimproverano molto . La continua frequentazione di ambienti ricco-sciccosi di Parigi , cari a lui e ai parvenus della Repubblica . La storia delle mogli: esibite ed usate, salvo esserne a sua volta usato, in giri complicati di parenti, amici e relazioni. Il tentativo di imporre il figlio ( un giovane Dandy , tipo il Trota nostrano, in chic ) alla testa di un importante ente economico parigino, l’EPAD. Viaggi privati , ospite di miliardari transalpini e non. L’arroganza volgare dell’insulto del Presidente nei confronti di un cittadino che lo “contestava”; e così via.
L’arroganza ! Ecco, l’arroganza, in tutti suoi comportamenti personali, gli viene rimproverata ; ha cercato di mascherarla nella trasmissione TV ; glielo avevano detto ; sii umile , ragionevole. Ma la recita non è un gran che riuscita.
Poi ci sono stati i contenuti ; una sfilza di interventi economici annunciati ; naturalmente il solito piano casa ( in campagna elettorale il piano casa è ormai, dovunque, un refrain-barzelletta ), la Tobin tax dello 0,5 % sui movimenti dei capitali a partire da agosto prossimo; l’aumento della IVA francese dell’ 1,6 % , a partire da ottobre ; l’abolizione dei contributi sociali per la quota a carico delle imprese ; trattative sociali in azienda, decentrate ; eccetera. Tutte proposte, che fatte a tre mesi dalle elezioni (e che quindi impegneranno solo il loro vincitore, se lo vorrà ), sembrano una cortina fumogena , un tantino elettoralistica: ma soprattutto sono state presentate in maniera sconclusionata e con linguaggio difficile di uno che non sa , ma che vuol sembrare di sapere . Sarkozy ha un suo mentore economico , che si chiama Alain Minc ; può far parlare lui di economia ; conosce i problemi , è conosciuto ed è ottimo divulgatore ; il Presidente poteva restare Presidente senza mettersi in cucina a proporre impasti , con poche idee economiche chiare e mancanza di statura di Stato ( avrebbe dovuto parlare come Presidente dei francesi e non come candidato alla presidenza , in una meravigliosa sala dell’Eliseo ) ; questo pensano in molti tra i suoi, magari proponendo qualcun altro al posto di Minc ; poco importa. Non solo : ovviamente, alla raffica delle proposte , i giornalisti gli hanno ricordato che lui era lì da 5 anni e che gran parte di quelle cose poteva proporle e magari farle prima.
Infine egli ha parlato più della Germania che della Francia ; la Germania come modello ; il resto è poca cosa ( come l’Italia o la Spagna ) o niente ( come la Gran Bretagna ). E questo ,per il popolo francese, è grave ; perché ha rischiato di confermare la caricatura del piccolo immigrato ungherese , complessato dall’impero tedesco, che i francesi da secoli hanno combattuto. Ma è grave anche per l’Europa , che può credere all’Unione Europea , agli Stati Uniti d’Europa, all’Euro , alle Istituzioni conseguenti, ma che non potrà mai farsi “assoggettare” da uno o più Paesi della regione ; le storie sono diverse; diverse le culture ; diversi i valori e i modelli ; e non sembra proprio che uno o più Paesi possano dettare le regole della vita nell’Unione. Questa fissazione di Sarkozy sulla Germania e sui suoi valori, è sicuramente una sassata contro il nazionalismo francese , ma anche e soprattutto contro l’ Europa , che alla lunga non accetterebbe mai una conduzione dell’Unione franco-tedesca ( sbagliato peraltro sarebbe anche pensare ad una triade con l’ Italia o ad altre oligarchie innaturali e non “democratiche” ).
Resta infine l’equivoco del Presidente Sarkozy, che formalmente non si è ancora candidato per le prossime elezioni ; anche se ha detto che non mancherà all’appuntamento con i francesi alla fine del suo mandato ( ? ); e anche se la Merkel ha fatto già sapere che andrà a far campagna elettorale per Sarkozy ( probabilmente facendogli un danno , più che un piacere ; ma l’ “ungherese” non sembra capirlo ). Fatto sta che, furbescamente, Sarkò occupa gli spazi istituzionali, a cominciare dalla TV , da candidato e non da Presidente : ma anche queste non sono furbizie che possono pagare : anzi.
Tuttavia Sarkozy ha la fortuna che di là c’è una “cosiddetta sinistra” pasticciona, arruffona , poco credibile in tempi di recessione ; e profondamente divisa . Mancano 80 giorni circa alle elezioni francesi. Gli indecisi sono tantissimi e tutto può ancora succedere.

Pubblicato da "l'Occidentale" il 31 gennaio 2012

Nessun commento:

Posta un commento