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sabato 30 gennaio 2010

W la France ! Sarkò il chiacchierone

Il 25 gennaio 2010 il Presidente della Repubblica Sarkozy parlò alla TV.


Chiacchierone: questo in sintesi il giudizio di gran parte dei nove milioni di francesi che hanno visto il loro Presidente Sarkozy in TV il 25 sera ( per più di due ore nel primo canale, che è privato ). La trasmissione è stata bene orchestrata: prima un intervista di una quindicina di minuti al telegiornale delle 20; poi un incontro , moderato da Pernault, dello stesso TG1, con undici cittadini, espressione dei tanti problemi dei francesi ; una diplomata senza lavoro; un pensionato; un sindacalista rigorosamente vetero-comunista; un immigrato, rigorosamente nero; un piccolo imprenditore ; e così via. Sarkò ,con grande mestiere, ha dato sempre ragione a tutti, dicendo poi la propria ragione, con tono logorroico cartesiano. Alcuni fatti nuovi sono emersi; entro l’anno ha promesso una riforma del sistema pensionistico, il più possibile condivisa dalle parti sociali e anche dall’opposizione “socialista”; si è inoltre dichiarato ferocemente contro le delocalizzazioni industriali francesi, a cominciare da quelle della “pubblica” Renault; quindi ha tirato su la bandiera antica della Nazione,sul problema della cosiddetta “identità nazionale” senza una parola, o quasi ,sull’Europa ( qualche riferimento solo alla Germania). Il resto è stato un “déjà vu”, non privo di retorica.
Perché chiacchierone ? Per la gente che sta con lui, perché un Presidente non deve parlare troppo, non deve essere troppo alla mano, non deve scendere i gradini della “grandeur” francese per mescolarsi alla gente, in discussioni da bar. Per quelli che sono contro , perché continuano a pensare che questo Presidente parli molto e riesca a fare poco o niente.
In verità Sarkozy ha dimostrato di conoscere bene tutti i problemi discussi; ha parlato con cognizione di causa e mai a sproposito. Ha affrontato con sicurezza anche i due problemi oggi all’attenzione particolare dei media.
Il doppio incarico del Presidente Proglio, all’EDF ( l’ENEL francese )e a Veolia ( grande industria privata) per la misera retribuzione di circa 1,6 milioni di euro annui , nella prima e di 450 mila euro nella seconda. Ha difeso la sua scelta di Proglio a Presidente EDF, sostenendo che è uno dei migliori managers francesi, noto in tutto il mondo; lo ha anche consigliato prima di rinunciare all’ indennità di Veolia e poi di lasciarne la presidenza. Questo problema appare marginale, nel quadro dei problemi francesi attuali, ma è il segnale di un sistema politico molto debole, se l’opposizione lo cavalca , con grande impegno mediatico, nonostante conoscesse i fatti da almeno sei mesi.
Lo sbarco di un centinaio di clandestini in Corsica. Forse è la prima volta che la Francia ha dovuto misurarsi con il problema di naufraghi raccattati nelle proprie spiaggie . Cosa ha fatto il Governo ? Li ha arrestati tutti. Poi i giudici li hanno rimessi in libertà, tutti. Allora il Governo li ha affidati alla Croce Rossa, con il programma spiegato dal Presidente di rifocillarli, curarli e poi riaccompagnarli a casa loro, tutti , salvo quelli che avranno diritto di asilo politico ; poiché sembra che siano curdi, è probabile che la maggior parte di loro resti in Francia. La questione curiosa è che molta stampa francese, insufflata dai loro gaudenti inviati a Roma, ha dato dei fascisti e dei razzisti a Berlusconi e Maroni, fino a qualche giorno fa, per la politica del Governo nostrano sull’immigrazione ( e anche nel caso specifico è stata adombrata l’ipotesi che siano stati i sardi a mandare il triste carico umano ai corsi). Appena si sono trovati davanti a qualche decina di disederati , con donne e bambini, oggetto di luridi commerci neo-schiavistici, si sono accorti che Maroni non ha mai avuto torto in materia. E Sarkò ha ripetuto in tono enfatico esattamente quello che Maroni pensa e fa con la dovuta modestia, ormai da qualche tempo.
Il 26 sera Martine Aubry, capo dei socialisti ,ha denunciato nello stesso TG1, il vuoto del discorso presidenziale. Anche lei ha chiacchierato molto ; e promesso tutto; con quali soldi ? Levandoli alle banche e alle grandi fortune e dandoli ai poveri e agli emarginati, alla Robin Hood. Se l’opposizione è questa, i troppo ovvi ragionamenti cartesiani di Sarkozy vinceranno ancora, anche se probabilmente non alle prossime elezioni regionali, ove ,sui problemi pratici del territorio ,gli amministratori socialisti sembrano favoriti sugli altri.

Pubblicato da L'Occidentale il 29 gennaio 2010

lunedì 18 gennaio 2010

Dei Fasci

Dicesi “fascio” un insieme di verghe , tenute assieme tra loro da una cinghia di cuoio . A Roma i “fasci” erano traversati da una scure e legati con bandane rosse . Ognuno era portato a spalla da “littori”, a rappresentare un Magistrato , di fronte agli altri “colleghi”, al Re, al popolo. I “fasci littori” erano il simbolo dei magistrati; della loro forza e della loro coesione o casta che dir si voglia, nei confronti del resto del mondo.
Ma guarda un po’ ! Che la Casta Magistrale, corporazione degli Intoccabili, sia rimasta immutata nei secoli, qui, a Roma ?

domenica 3 gennaio 2010

Caro Bettino



Caro Bettino,
mi dissero che eri andato via, mentre ero al lavoro, a Pechino, dieci anni fa. Per un giorno cercai di restare solo, dentro ai ricordi; cercai di ragionare su cosa era successo e cosa stesse succedendo; ebbi l’impressione di aver capito poco i fatti e le loro implicazioni. Poi arrivai ad alcune conclusioni , tagliate con l’accetta e forse anche un po’ primitive.
Coloro che fino ad allora non erano riusciti ad avere consensi sufficienti per governare e cioè i missini e i comunisti, eliminarono Te e il Partito Socialista ; lo fecero con un colpo di Stato,che chiamarono “mani pulite”; come tutti i colpi di Stato, utilizzarono l’argomento “corruzione”, che piace tanto alla gente, in tutto il mondo, soprattutto in quello sottosviluppato. Con una sola botta, ottennero due risultati , vitali per la loro esistenza. Comunisti e missini cancellarono il loro passato, ormai superato e fallito. Comunisti e missini si dettero un volto nuovo, adeguato ai tempi, sostituendosi i primi ai socialisti e i secondi ai liberali . Rinnegarono loro vecchie idee e proposte e si presentarono come il nuovo, capace di governare il Paese. In questo disegno elementare , la persona più pericolosa per loro eri proprio Tu; per come eri fatto caratterialmente ( timido e quindi coraggioso e imprevedibile); per come la pensavi ( “socialismo” , libertà e democrazia, proiettati in avanti; autonomia dalle ideologie e dalle pressioni esterne ; pragmatismo politico ); e per la forza che avevi maturato anche nei loro rispettivi campi ( tra i comunisti e i missini avevi molti estimatori ). Ti perseguitarono e Ti eliminarono. E con Te , per non sbagliare, tutto il Partito. Non potevamo credere che l’Italia , Paese uscito dal fascismo ed entrato nell’Unione Europea, fosse esposto, alla fine del ventesimo secolo, a colpi di Stato ; e invece fummo ingenui; il colpo ci fu : utilizzò l’armamentario più banale dei golpisti, la violenza, l’estorsione , la tortura e la corruzione , reale o ipotetica che fosse; furono usati alcuni magistrati e alcuni funzionari di polizia giudiziaria, assieme a lobbies finanziarie,industriali ed editoriali compiacenti o addirittura mandanti. Questo avvenne ; e il tutto comincia ora ad essere pure documentato nello specifico. Quindi anche colpa nostra di non aver capito per tempo.
Ma soprattutto colpa nostra per non aver voluto o saputo combattere contro questo disegno eversivo. Mi chiesi dove erano andati a finire i 400 mila iscritti al Partito Socialista e i 4-5 milioni di votanti; le Federazioni; le Sezioni; le decine di migliaia di deputati, senatori , consiglieri di enti locali ed enti pubblici,sindacalisti. Un esercito , in grado di mobilitarsi, che non si mobilitò. Certo : ci furono arresti ed intimidazioni; ci fu qualche ladro preso con le galline in mano; altri ( non proprio “socialisti” ,in verità ) con sacchi di soldi. Assunsero alcuni amici “socialisti “per la liquidazione del Partito e della sua presenza al Governo: tra questi purtroppo ci furono anche tuoi stretti collaboratori . Altri ancora trasmigrarono nel neo-comunismo, che offrì loro salvezza nei posti di lavoro pubblici ( funzionari e impiegati di amministrazioni ex social-comuniste, sindacalisti) o nuovi poteri ( cariche o incarichi ). Ma i più, allo sbando, dimostrarono di non essere “socialisti” ,come a lungo abbiamo blaterato, ma solo soci di un sodalizio che aveva chiuso i battenti. Forse infatti il Partito era già in agonia; e Tu pensavi sempre più ad un movimento, più nuovo, più elastico , più adeguato ai tempi in rapido e continuo cambiamento. Purtroppo le “truppe nemiche” colsero un momento di grande debolezza interna al nostro campo. Assoldarono alcuni squallidi individui, che ogni tanto continuano a farsi vedere in giro, nelle loro corazze di presunzione e di imbecillità, di ricchezza e di potere presunto; e quindi cominciarono a tagliarci , come fossimo stati panetti di burro. Non fu affatto una vittoria loro ; fu una sconfitta nostra , senza lotta né “onore”. I socialisti Ti tradirono e Ti ignorarono quando andasti via : cioè , non c’erano più ! E quel nostro Partito Socialista non era più neppure in Europa , dove ,per esempio, i "socialisti" francesi ti rifiutarono perfino un'ospitalità per... emergenza sanitaria ( loro ospite in quei tempi fu invece il terrorista Battisti, un equivoco mascalzone che aveva ammazzato o fatto ammazzare un pò di gente ) . E anche l’ Internazionale socialista ,in sostanza, Ti ignorò, nonostante Tu ne fossi Vice-Presidente. Tutto ciò avvenne davanti a un popolo italiano che più che capire , guardava un film alla televisione, in poltrona :e faceva tifo da stadio; alcuni dalla curva furono anche mandati a tirarTi monetine addosso. Come se quel che stava accadendo , stesse riguardando solo gli “sporchi politici” ! Un “ déjà vu” nella storia di questo Paese.
Se Tu non fossi emigrato, i socialisti sarebbero sopravvissuti ? Me lo chiesi dieci anni fa a Pechino ; e me lo richiedo ancora oggi. All’inizio non condivisi la Tua partenza , perché credetti che con Te sarebbe partita un’idea e sarebbe anche andato via un capo unico per la lotta politica ,che si era aperta in Italia. Col tempo mi sono reso conto che il Partito Socialista si era spento,prima di essere stato eliminato dal colpo di Stato.
Il ciclone Berlusconi poi ha travolto i golpisti, in larga parte battendoli elettoralmente , ma anche sdoganandone alcuni dagli errori del passato . Forse stai vedendo il tuo erede, non so neppure se con lascito da te chiaramente espresso, fare scelte pragmatiche e riformiste,autonome da ogni schema precostituito, che Ti sarebbero piaciute nella sostanza; ma anche nella forma, nella cocciutaggine con cui ogni progetto viene seguito , ogni attacco viene prontamente e semplicemente rintuzzato e battuto. Purtroppo i golpisti sono ancora là ; c’è rimasta in sostanza solo l’area ex comunista ( con alcuni cretini attorno, integralisti di qualche cosa ), ma con un forte supporto di quegli stessi poteri finanziari , industriali ed editoriali italiani e non, che contro Te si erano scatenati. Non devono assolutamente essere sottovalutati , perché partono da lontano e vogliono andare lontano; e sul popolo italiano, guardiano della democrazia, si può far poco affidamento, come il colpo di Stato “mani pulite” insegna.
Non ci siamo frequentati molto ; ma Ti ho sempre stimato come leader socialista, riformista e autonomista; e Ti ho voluto bene come uomo. Sei morto in esilio, cacciato via da una banda di golpisti, ancora ululanti e soprattutto nel silenzio dei tuoi, alcuni dei quali, tra i più fidati, traditori, “ominicchi” senza dignità alcuna.