Horace Vernet
Premessa: le elezioni legislative in corso in Francia sono
determinanti per la politica francese dei prossimi cinque anni. Il Presidente è
monarca costituzionale e quindi dirige anche il Governo . Ma per attuare i suoi
progetti o programmi deve avere il supporto del Parlamento , a maggioranza
semplice per le leggi ordinarie , con i 3/5 dei voti per le riforme
“costituzionali”. I parlamentari sono 577 ; la maggioranza è quindi a 289;
quella qualificata a 347. Il Presidente Hollande ha bene in testa queste cifre
e da quando è stato eletto , relazioni pubbliche internazionali a parte , solo
a queste ha pensato.
Il primo turno , con il sistema elettorale maggioritario, si
è svolto domenica scorsa 10 giugno ; con quali risultati ? Vediamoli
sinteticamente per punti.
1.
La disaffezione al voto è stata enorme ; hanno votato poco più
del 57 % degli aventi diritto ; il partito della irriverenza nei confronti del
dovere civico elettorale ha raggiunto quota 43 % ; se al 51 % dei cittadini non
importasse più nulla delle elezioni , vincerebbe il partito delle non elezioni,
del qualunquismo e quindi dell’apertura
alla possibilità di diverse forme di autoritarismo ; il sistema maggioritario ,
se garantisce una migliore stabilità ai governi, può agevolare questa
pericolosa non partecipazione al voto, questo qualunquismo di massa. Nel
concreto i socialisti, che stanno diventando “domini” assoluti della vita
politica francese , rischiano di divenirlo nel concreto con il 16 % dei
voti degli aventi diritto.
2.
Ha perso Bayrou ( il Casini francese ) e il cosiddetto centro
moderato, che voleva essere l’ago della bilancia del Parlamento ; lui stesso
rischia di non essere rieletto ; nel
secondo turno delle presidenziali si era schierato con Hollande e gli analisti
dicono che per questo ha pagato ; ora forse può solo sperare nella clemenza del
vincitore.
3.
Ha perso Melanchon e il Fronte della sinistra ( FG) ;
Melanchon è stato già eliminato ; aveva fatto il fenomeno sfidando Marine Le
Pen ( Fronte Nazionale ) , nel suo collegio , nel nord ; e ha preso una botta
solenne ; Melanchon se l’è presa coi socialisti ; i comunisti invece, che fanno
parte del Fronte , se la sono presa con lui , dicendo che ha puntato più sullo
spettacolo che sulla politica ( il FG è passato dall’ 11 % delle presidenziali
al 7% delle legislative in poco più di un mese ) ; da 30 deputati rischiano di
passare a 11 ; poiché per fare il gruppo parlamentare ci vogliono almeno 15
deputati , saranno umiliati a chiedere la modifica di questa regola ; per il
gruppo dovrebbero bastare 10 deputati .
4.
Il Fronte Nazionale è andato peggio di quello che pensava
( dal 18, 1% delle presidenziali è
sceso al 13,6% di queste legislative ) ; la Le Pen ,con il suo movimento Bleu
Marine, sperava di entrare in Parlamento con una trentina di deputati e invece
sta lottando nei ballottaggi per averne da uno a tre ; sarebbe in ogni modo una
piccola vittoria , visto che da tempo il Fronte Nazionale , col sistema
elettorale maggioritario, non ha alcun
parlamentare.
5.
L’ UMP (Unione per la Maggioranza Parlamentare, centro destra)
in sostanza ha tenuto ; è il primo partito francese ( 34,7% contro il 34,4% dei
socialisti ) , ma rifiutando i voti del Fronte Nazionale , diminuirà gli eletti
ai ballottaggi contro i socialisti che saranno ora appoggiati da una sinistra
variegata. Sarkozy non ha fatto campagna elettorale ; è stato con la sua Carlà
ad amoreggiare a Marrakech; quindi verosimilmente ha consentito al suo partito
di recuperare almeno una parte dei voti di destra anti-Sarkò.
6.
I socialisti vedono aperta davanti a loro la vittoria alle
legislative, dopo quella presidenziale. E qui sta tutto il problema ; devono
ottenere almeno 289 parlamentari , per essere al riparo dalla dipendenza dei
voti di altri diversi, a cominciare dai comunisti ( o fronte della sinistra che
dir si voglia ); le stime oggi valutano
per i socialisti , dopo i
ballottaggi , un bottino tra 283 e 320
deputati ; tra cui una decina di verdi . Saranno importanti queste cifre ; in
effetti la politica di Hollande , in Francia e in Europa , dipenderà molto da
questa “autonomia “ parlamentare del gruppo socialista, avendo sulla politica
interna e su quella europea idee molto diverse gli uni dagli altri, nella
“sinistra”.
Nel dettaglio di questo primo turno delle legislative ci
sono molte sorprese di vecchi che cadono e nuovi che arrivano. Tra tutti quelli
che rischiano ora di cadere vale la pena di ricordare due nomi ; Bayrou , come
prima accennato , che alle presidenziali del 2007 aveva raccolto il 18 % dei
voti ; e la stessa Ségolène Royal , ex compagna di Hollande e già candidata a
Presidente nel 2007 ( ebbe allora il 47% dei voti ), che è andata a cacciarsi
in un ginepraio di collegio a La Rochelle , ove sarà ad un ballottaggio triangolare, contro un uomo del posto del suo stesso partito e uno della destra ; e
pensare che è stata già candidata alla
Presidenza della nuova Assemblea Nazionale ( presunzione o leggerezza aver
scelto quel collegio ?)
Ma al di là di piccole storie o pettegolezzi politici ,
queste legislative dimostrano la vitalità della democrazia francese ; i tre
capi delle presidenziali del 2007 ( Sarkozy, Bayrou e Royal ) dopo cinque anni
rischiano di scomparire dalla vita politica francese ; e questo grazie al
sistema maggioritario , che è
“ingiusto” , ma efficace ; vedendolo dalla Francia forse un sistema misto
sarebbe migliore ; si tratta però di inventarselo !
Pubblicato da " l'Occidentale" il 13 giugno 2012
Pubblicato da " l'Occidentale" il 13 giugno 2012
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