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martedì 12 giugno 2012

Assemblée Nationale


                                  Horace Vernet

Premessa: le elezioni legislative in corso in Francia sono determinanti per la politica francese dei prossimi cinque anni. Il Presidente è monarca costituzionale e quindi dirige anche il Governo . Ma per attuare i suoi progetti o programmi deve avere il supporto del Parlamento , a maggioranza semplice per le leggi ordinarie , con i 3/5 dei voti per le riforme “costituzionali”. I parlamentari sono 577 ; la maggioranza è quindi a 289; quella qualificata a 347. Il Presidente Hollande ha bene in testa queste cifre e da quando è stato eletto , relazioni pubbliche internazionali a parte , solo a queste ha pensato.
Il primo turno , con il sistema elettorale maggioritario, si è svolto domenica scorsa 10 giugno ; con quali risultati ? Vediamoli sinteticamente per punti.
1.     La disaffezione al voto è stata enorme ; hanno votato poco più del 57 % degli aventi diritto ; il partito della irriverenza nei confronti del dovere civico elettorale ha raggiunto quota 43 % ; se al 51 % dei cittadini non importasse più nulla delle elezioni , vincerebbe il partito delle non elezioni, del qualunquismo  e quindi dell’apertura alla possibilità di diverse forme di autoritarismo ; il sistema maggioritario , se garantisce una migliore stabilità ai governi, può agevolare questa pericolosa non partecipazione al voto, questo qualunquismo di massa. Nel concreto i socialisti, che stanno diventando “domini” assoluti della vita politica francese , rischiano di divenirlo nel concreto con il 16 % dei voti  degli aventi diritto.
2.     Ha perso Bayrou ( il Casini francese ) e il cosiddetto centro moderato, che voleva essere l’ago della bilancia del Parlamento ; lui stesso rischia di non essere rieletto ;  nel secondo turno delle presidenziali si era schierato con Hollande e gli analisti dicono che per questo ha pagato ; ora forse può solo sperare nella clemenza del vincitore. 
3.     Ha perso Melanchon e il Fronte della sinistra ( FG) ; Melanchon è stato già eliminato ; aveva fatto il fenomeno sfidando Marine Le Pen ( Fronte Nazionale ) , nel suo collegio , nel nord ; e ha preso una botta solenne ; Melanchon se l’è presa coi socialisti ; i comunisti invece, che fanno parte del Fronte , se la sono presa con lui , dicendo che ha puntato più sullo spettacolo che sulla politica ( il FG è passato dall’ 11 % delle presidenziali al 7% delle legislative in poco più di un mese ) ; da 30 deputati rischiano di passare a 11 ; poiché per fare il gruppo parlamentare ci vogliono almeno 15 deputati , saranno umiliati a chiedere la modifica di questa regola ; per il gruppo dovrebbero bastare 10 deputati .
4.     Il Fronte Nazionale è andato peggio di quello che pensava (  dal 18, 1% delle presidenziali è sceso al 13,6% di queste legislative ) ; la Le Pen ,con il suo movimento Bleu Marine, sperava di entrare in Parlamento con una trentina di deputati e invece sta lottando nei ballottaggi per averne da uno a tre ; sarebbe in ogni modo una piccola vittoria , visto che da tempo il Fronte Nazionale , col sistema elettorale maggioritario,  non ha alcun parlamentare. 
5.     L’ UMP (Unione per la Maggioranza Parlamentare, centro destra) in sostanza ha tenuto ; è il primo partito francese ( 34,7% contro il 34,4% dei socialisti ) , ma rifiutando i voti del Fronte Nazionale , diminuirà gli eletti ai ballottaggi contro i socialisti che saranno ora appoggiati da una sinistra variegata. Sarkozy non ha fatto campagna elettorale ; è stato con la sua Carlà ad amoreggiare a Marrakech; quindi verosimilmente ha consentito al suo partito di recuperare almeno una parte dei voti di destra anti-Sarkò.
6.     I socialisti vedono aperta davanti a loro la vittoria alle legislative, dopo quella presidenziale. E qui sta tutto il problema ; devono ottenere almeno 289 parlamentari , per essere al riparo dalla dipendenza dei voti di altri diversi, a cominciare dai comunisti ( o fronte della sinistra che dir si voglia ); le stime oggi valutano  per i socialisti  , dopo i ballottaggi ,  un bottino tra 283 e 320 deputati ; tra cui una decina di verdi . Saranno importanti queste cifre ; in effetti la politica di Hollande , in Francia e in Europa , dipenderà molto da questa “autonomia “ parlamentare del gruppo socialista, avendo sulla politica interna e su quella europea idee molto diverse gli uni dagli altri, nella “sinistra”.
Nel dettaglio di questo primo turno delle legislative ci sono molte sorprese di vecchi che cadono e nuovi che arrivano. Tra tutti quelli che rischiano ora di cadere vale la pena di ricordare due nomi ; Bayrou , come prima accennato , che alle presidenziali del 2007 aveva raccolto il 18 % dei voti ; e la stessa Ségolène Royal , ex compagna di Hollande e già candidata a Presidente nel 2007 ( ebbe allora il 47% dei voti ), che è andata a cacciarsi in un ginepraio di collegio a La Rochelle , ove sarà ad un  ballottaggio triangolare,  contro un uomo del posto del  suo stesso partito e uno della destra ; e pensare che è stata  già candidata alla Presidenza della nuova Assemblea Nazionale ( presunzione o leggerezza aver scelto quel collegio ?)
Ma al di là di piccole storie o pettegolezzi politici , queste legislative dimostrano la vitalità della democrazia francese ; i tre capi delle presidenziali del 2007 ( Sarkozy, Bayrou e Royal ) dopo cinque anni rischiano di scomparire dalla vita politica francese ; e questo grazie al sistema maggioritario , che  è “ingiusto” , ma efficace ; vedendolo dalla Francia forse un sistema misto sarebbe migliore ; si tratta però di inventarselo !

Pubblicato da " l'Occidentale" il 13 giugno 2012

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