Sembra che il trasloco sia già stato prenotato ; dall’Eliseo
il 7 mattina partiranno due tir ; uno con le cose di Sarkozy ; l’altro con
quelle di Carlà .
Nel ring televisivo, infatti Sarkò , detto l’animale dello
schermo, ha perso ai punti contro lo sfidante Hollande , detto pesce dalla
pinna facile. In Francia gli osservatori danno la parità tra i due ; ma non è
così.
Hollande ha avuto il riconoscimento di uomo di Stato ; lo ha
ammesso anche la leader del Fronte Nazionale, Marine Le Pen. E questo fatto dell’immagine
era un punto debole del socialista ;egli
appariva come un navigatore di partito; un mediatore ; un figlio di
altri ( per esempio di Mitterand, di Delors o di Jospin ) , con poca autonomia
di pensiero; un “compagno” godereccio , dalla battuta allegra e fulminante. In
tv invece ha fatto la sua figura di uomo rigido , dallo sguardo penetrante e
dalle convinzioni determinate, con solida preparazione , conclusasi con il
prestigioso corso Diderot dell’ENA nel 1980. Davanti, il rivale Sarkozy , “candidato
uscente”, come lo ha definito Hollande , si è agitato molto, saltellando e
martellando l’aria con pugni spesso roteati a dismisura ( per esempio dando
continuamente del bugiardo al suo interlocutore , che, guardandolo fisso , si
chiedeva a voce alta se per caso questo del “bugiardo”non fosse un complesso
personale del “candidato uscente” ). In effetti Sarkozy , con tic nervosi
ripetuti e a volte frenetici, appariva come un avvocato di provincia , al quale
è stato affidato il compito di difendere le idee e i progetti di una vecchia e
solida Francia liberal-democratica.Cioè un compito sproporzionato per
l’avvocato Nicolas Sarkozy , nonostante la sua decennale esperienza politica .
Nel 2007 vinse le elezioni contro la compagna di Hollande , Segolène Royal ;
non fu troppo difficile , perché obiettivamente la signora non mostrò la
statura di capo di Stato. Ora a vendicarla è venuto l’ex consorte, che ha fatto
vedere ai 18 milioni di francesi, incollati a bordo ring, che il personaggio
Presidente Sarkò è molto più fragile di quello che vuole apparire.
Nei contenuti il confronto è stato banale. I due hanno
ripetuto i punti dei rispettivi programmi ; Hollande , impegnato per il
“cambiamento “: con un progetto sociale molto difficile , se non impossibile ;
con un attacco alle attuali regole europee; con un progetto fiscale anti-ricchi
; con proposte per la “crescita”, liturgia di moda senza grandi contenuti ; con
una politica estera di francocentrismo
“patriottico”; con aperture nei confronti del multiculturalismo nazionale.
Sarkozy, arroccato sulla difesa di tutto il suo operato ; e quindi sulla
proposta della continuazione di un lavoro ben fatto ; del mantenimento degli
impegni presi in sede internazionale ; sul controllo delle frontiere , a
cominciare da quelle europee ( revisione del trattato di Shengen ); su una
tolleranza assai limitata di culture e religioni “straniere” ( magrebine in
particolare). I due hanno strizzato l’occhiolino agli elettori degli altri “partiti”, non arrivati al
ballottaggio: ma non si sono sbracciati più di tanto.
Lo scontro quindi è stato più “tecnico” ( d’altronde forse
non poteva essere altrimenti ). Si è guardato soprattutto alla forma , più che
alla sostanza ; anche alla forma delle critiche e delle proposte . Hollande è
stato estratto per iniziare il confronto , che quindi è stato concluso da
Sarkozy. Ma Hollande ha tratto vantaggio da questo sorteggio ; ha esposto le
proprie idee e l’altro è sistematicamente caduto nel tranello di misurarsi su
quelle e non sulle proprie; quindi il socialista ha condotto la danza per quasi
tre ore , dettandone tempi e ritmi .
Sarkò le ha fatte di tutte per sminuire la figura del suo avversario , puntando
sull’uomo, più che sulle sue idee e
proposte. E pensare che lui doveva essere più a suo agio su cifre , dati e
informazioni, essendo al Governo della Francia da più di dieci anni; ma ha
usato nervosamente le sue conoscenze
per puntare prevalentemente
sull’uomo e non sulla politica. Così il socialismo di Hollande ha schivato
quasi tutti i colpi, col fare del pesce dalla pinna facile ; il liberalismo di
Sarkozy è rimasto mistero, dietro all’animale dello schermo. E tra i due le
figure si sono capovolte ; Sarkò è sembrato lo sfidante ; e Hollande, il
Presidente .
Pubblicato da " l'Occidentale" il 4 maggio 2012
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