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domenica 16 gennaio 2011

Ben Ali


Nel 1970 ,all’inizio del Ramadan , il Presidente tunisino, Habib Bourguiba , si presentò in televisione con un bicchiere di latte ;“ Chi vuole , si alimenti; Allah sa che per lavorare e vivere ci si deve alimentare ; chi vuole faccia il digiuno coranico , totale durante il giorno; chi non ce la fa , si nutra quanto necessario, senza eccessi “ ; e bevve il bicchiere di latte. Bourguiba fu il Presidente , che lottò e trattò con i francesi per l’indipendenza tunisina , senza che una goccia di sangue fosse versata ( 1956). Mise in piedi uno stato moderno e laico, anche se … marginalmente democratico . Si dice che il generale Ben Ali fosse ai vertice dei servizi segreti tunisini, quando Bourguiba lo chiamò al Governo ( o gli fu … consigliato di chiamarlo ), a seguito di moti di piazza analoghi a quelli di questi giorni . Poco dopo Ben Ali chiese a Bourguiba di farsi da parte ( aveva ormai 84 anni ) ; lo fece passare per demente, con tanto di certificato medico , firmato, tra l’altro, da due generali ; lo mise in una villa a Monastir (dove morì a 97 anni); e prese il potere ( 1987) . Ora Ben Ali è stato rovesciato ; da chi ?


I media dicono dalla rivoluzione dei “gelsomini “; la cosiddetta “sinistra” dice dal popolo. Possibile ? No. Si tendono a dimenticare alcuni piccoli fatti. Nel novembre 2009 alle elezioni Ben Ali prese 4.238.711 voti su 4.477.388 votanti ; dati falsi ? Probabile , ma qualche tunisino, per ben cinque elezioni di fila dal 1989, Ben Ali lo ha votato ; o no ? e le elezioni stavano nell’immaginario collettivo tunisino e non ? Non solo : in Tunisia ci sono una decina di Partiti rappresentati in Parlamento ( 214 deputati ); tutti commedianti , per 23 anni ? C’è anche un sindacato dei lavoratori , la UGTT, che ora è scesa in piazza; e prima ? Ben Ali “dittatore”, con un Parlamento, dieci partiti , milioni di voti e rappresentanze sindacali.

Insomma è vero che c’è sempre una prima e forse unica volta , per fare una rivoluzione . Ma questa non pare proprio una rivoluzione ; pare semplicemente un colpo di Stato contro un presidente eletto, non un “dittatore”. Qualche giorno fa , prima che ci fossero le manifestazioni di piazza, gli avvocati tunisini fecero sciopero , contro Ben Ali ; attenzione , gli avvocati ( non i diseredati ), cioè quelli che avevano votato in massa Ben Ali appena un anno prima. Chi aveva detto loro che potevano farlo ( o addirittura “dovevano” farlo ), senza scontrarsi con un potere assoluto, come quello del presidente tunisino ? Il 14 gennaio pomeriggio Ben Ali si è presentato alla televisione facendo grandi “concessioni” e promettendo che se ne sarebbe andato, nel giro di tre anni ( ripetendo un gesto che 25 anni prima aveva fatto anche Bourguiba). La mattina dopo con la gente in piazza , con tutti in piazza , guidati dal sindacato filo governativo UGTT, Ben Ali decide di scappare : decide ? O qualcuno è andato a trovarlo, dicendogli che era tempo delle valigie ; come lui stesso aveva fatto con Bourguiba, 23 anni fa? Come allora, probabilmente si sono mosse le forze armate tunisine; esse sembrano lealiste ; non sembrano politicizzate e sembrano essere sempre state fuori da giochi di potere sporchi. E allora perché lo fanno ? Ci sono diverse possibilità , riassumibili in due filoni di cause , non in contraddizione tra loro : il primo riconducibile a problemi di corruzione del potere oltre ogni limite di tolleranza ( e sembra che con Ben Ali e famiglia questo limite fosse stato passato ormai da tempo ); il secondo su spinta di forze alleate straniere ( occidentali ? islamici ? ) , con interessi assai complicati.

Quello che pare intollerabile è l’ipocrisia generale , che consente a tutti ( media, partiti, intellettuali, opinionisti ) di scatenarsi addosso al leader tunisino, come sciacalli; fino a ieri nessuno parlava del “dittatore”; oggi tutti gli sono addosso, tunisini e non . Ma non sarebbe meglio dire la verità ? In Tunisia è stato fatto un colpo di Stato ( probabilmente a ragion veduta ) ; e ora ?

Ora dobbiamo preferire il ricordo del laico Bourguiba , che ha strutturato la Tunisia in Paese civile; piuttosto che quello di Komeini, che fu riportato in Iran da Air France al posto del deposto ( e anche lui scappato) sha in sha; e che fece un governo con laici e liberali, per poi scaricarli , a volte ammazzarli e dare tutto in mano a sistemi di stato clerico-medioevali .

Attenzione : il pericolo ci può essere non tanto nel popolo dei gelsomini, quanto in alcuni interessi strategici internazionali ; e siamo in pieno Mediterraneo, a pochi chilometri dalle coste italiane ed europee !

Pubblicato da " l ' Occidentale" il 16+1 gennaio 2010

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