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sabato 29 gennaio 2011
Tafazzi e la "sinistra"
La cosiddetta “sinistra” ha finalmente trovato un leader , che riesce ad unificare tutti, partiti, partitini, prime e seconde donne , liberi anarchici solitari : si tratta di Gaio Tafazzi, mitico martellatore dei propri genitali, sempre , malgrado e a dispetto di tutto ! Passiamo in rassegna solo alcuni titoli delle feroci e salutari martellate del nostro magnifico autolesionista.
1. Con il celeberrimo Occhetto, accompagnato dai bravi Napolitano, D’Alema, Veltroni, Bersani e tanti altri , tuttora in grande spolvero, organizzò una gioiosa macchina da guerra per vincere le elezioni del 1994; aveva lavorato bene, facendo fuori per via giudiziaria tutti i nemici ; aveva davanti un’autostrada per vincerle . Riuscì a perderle , inventandosi un gigante outsider milanese , sconosciuto alla politica.
2. Con Prodi e D’Alema , Presidenti italiani e non , vice Presidenti, Ministri degli esteri, con Napolitano, Ministro degli Interni, riuscì in un impresa storica: riuscì sempre a mettere insieme vastissime coalizioni, facendole permanentemente litigare tra loro ; e riuscendo anche a paralizzare il loro fare, per cui è impossibile ricordare anche una sola cosa concreta importante, in Italia e all’estero,da essi fatta e conclamata. Risultato impossibile, ma Tafazzi c’è riuscito, con martellate durissime, che egli stoicamente ha finto di sopportare e che invece gioia infinita gli dettero.
3. Messa la cosiddetta “sinistra “ all’opposizione , il nostro ha cominciato a darsi da fare per distruggere il concetto stesso dell’ opposizione parlamentare ; ha cominciato col divertirsi a dare grande spazio all’integralismo cattolico da contrapporre non a quello islamico, ma al potere , al puro e semplice potere ; e così, con un colpo geniale, ha fatto mettere la signora Rosi Bindi ( che nella sua vita aveva fatto non la qualunque , ma la grandiosa vice-presidente dell’Azione Cattolica ) alla testa del Partito e alla vice – presidenza della Camera dei Deputati. La sola Bindi , nella sua santità tollerante,è l’immagine stessa della dolorosa e forse anche irritata penitenza dal peccato umano ; il messaggio di Tafazzi agli italiani è stato così forte e chiaro.
4. Aveva creato prima tal Uolter Veltroni: figlio del giornalismo ,egli si era dedicato a capire i films: poi Tafazzi lo fece il primo non comunista ad essere iscritto al partito comunista italiano . Uolter ascese e ascese e ascese e poi cadde ; non era abituato a farsi male ; così prese i suoi balocchi e andò a giocare da un’altra parte ; e poi disse che si sarebbe trasferito in Africa a lavorare per i poveri; forse anche loro fecero sapere di non volerlo . Uolter restò nel bel Paese, imbronciato. Tafazzi lo raccattò e lo spinse a nuovi vaniloqui , con il chiaro disegno di altre e violente martellate .
5. Gaio Tafazzi non ha mai lasciato solo neppure il conte Max d’Alema ; nella sua vertiginosa storia, d ‘ Alema ha avuto un solo e unico amico : lui , Gaio Tafazzi . Il conte Max ha sempre tramato e galleggiato; galleggiato e tramato ; è riuscito a dire e fare cose ovvie , passandole sempre per genialità : dovunque : da Palazzo Chigi, al bar di Gallipoli, dalla Farnesina a Sankt Moritz ; fino alla ultima e strepitosa proposta, al di là di ogni capacità inventiva umana : “ facciamo un governo con dentro tutti, con a capo un altro” (probabilmente pensava al suo sodale, il Magnifico Tafazzi ).
6. In questi ultimi tempi Gaio si è particolarmente eccitato . Si diverte come un matto a far mozioni contro il Governo . A farle votare e a perderle sistematicamente, con una goduria profonda e inconfessabile. A far fare accordi tra la cosiddetta “sinistra”e tutti gli altri possibili . A gestire nei pollai della TV scontri furiosi , di sicuro fascino per le curve dello stadio, ma tombe fatali per il futuro dei suoi protetti e datori di lavoro assieme. A fare il moralismo in mezzo a bande ululanti di goliardi in libera uscita : per questa inquisizione Tafazzi non ha utilizzato il martello abituale , ma una mazza recuperata tra i marmi delle Apuane .Insomma a voler promuovere una gran festa del masochismo ,a cui tutta l’opposizione parlamentare italica partecipa con entusiasmo, lasciando al presunto infame ex outsider ricco milanese sconosciuto alla politica, il governo della maggioranza , ma ormai anche della opposizione.
Il giornale con la raccolta delle imprese di Gaio Tafazzi può diventare un’enciclopedia. Potremmo invitare a scriverla tutti coloro che hanno avuto e hanno il privilegio di assistere alle mirabolanti esibizioni dell’unico, mitico e irraggiungibile Gaio Tafazzi, padre incontrastato della cosiddetta “sinistra” , che continua ad avere godimenti sublimi nel farsi del male : nel perdere sì , ma partecipando, con sofferenze goduriose !
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