“Indietro… tutta” . “Consumate meno e non fate quello che vi dice la pubblicità”. “ Non prendete soldi a prestito “ . Sussurrò il mitico Cementano nel suo colossal Rock Economy, pagato anche da una signora pubblicità. Fu accompagnato col ragionamento da Jean Paul Fitoussi, economista francese a cui piace essere simpatico e di moda. Già , la moda. La decrescita è di moda nei Paesi ricchi ed è sostenuta da due correnti di pensiero , con matrici diverse : quella “ ambientalista” e quella marxista “pauperista”. Hanno un senso queste teorie ? Assolutamente no, perché tendono ad elevare a valore assoluto l’egoismo di chi sta già bene o di chi in ogni modo se la cava ; ignorano più dei due terzi del mondo che sopravvivono a fatica o muoiono di fame. E non sarà la carità a risolvere il loro problema ; ma lo sviluppo ; e lo sviluppo nasce con gli investimenti e con i consumi . L’unico vero e immenso problema dell’economia mondiale è la distribuzione dello sviluppo , non la sua cancellazione. Che poi lo sviluppo, ad un certo stadio della sua evoluzione, debba essere misurato sulle qualità più che sulle quantità , è altro discorso. Ma la teoria della decrescita, di moda nei salotti buoni, è solo una nuova immagine della peggiore conservazione , dei ricchi signori ( nei sistemi “liberali” ) o dei ricchi burocrati ( nei sistemi “comunisti” ) .
Pubblicato da " l'Occidentale" il 6 novembre 2012
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