"...in galeraaa!"
La presunzione di innocenza ? Una sciocchezza ! Questo è quello che pensa Camillo Davigo, eclettico della magistratura penale, come lui stesso ama definirsi ( ha fatto il giudice di assise, il procuratore, il giudice di appello e quello di cassazione ).In effetti, secondo il nostro “eclettico” la presunzione di innocenza vale per l’iter giudiziario ; ma non ha alcuna validità “sociale”. Un “reo” presunto dal giudice o già condannato in primo o secondo grado deve essere “reo” per la società. E Davigo ama proporre un paradosso “ Lei affiderebbe una sua figlia minorenne ad un inquisito di pedofilia ?” No di certo : già ! Di rimando gli hanno chiesto “ Lei si fiderebbe di un giudice noto per essere di parte avversa o per i suoi errori?” Certo che mi fiderei , risponde in sostanza Davigo ; la fiducia va al sistema giudiziario, non al singolo giudice ; come nella religione: non conta il prete ma la Chiesa. Il sacramento è valido , anche se il prete è colpevole ( e se il prete fosse pedofilo gli affiderebbe sua figlia minorenne in confessione ?) ; brutto giochino di parole !
E’ attribuita , ma solo attribuita , a Davigo, durante la campagna militare di “mani pulite” ( “narcopoli” ), la frase “ non esistono innocenti ; esistono solo colpevoli che non abbiamo ancora scoperto” ; si tratta di una filosofia di diritto e di vita.
Gli chiesero che cosa pensava degli errori dei magistrati che “ finirono” Tortora ; rispose che non aveva letto le carte. In effetti !
A ogni domanda su clamorosi errori giudiziari , Davigo risponde “può essere” ; hanno fatto un deserto e lo hanno chiamato pace : “può essere”.
I magistrati rei pagano ; “ho- chiesto- e –ottenuto- l’arresto- di- colleghi!!!”. Le statistiche : su 1010 procedimenti disciplinari a carico di magistrati in 7 anni: 812 assoluzioni; 126 ammonizioni; 38 censure ; 22 multe; 6 rimozioni dall’incarico. Poi ci sono gli arresti di Davigo, che non guarda in faccia nessuno, neppure i “colleghi”( quelli che stanno assieme con la colla).
Il segreto istruttorio non c’è più ; in democrazia tutti devono sapere tutto ; anche le menzogne ; se uno non ha colpe deve stare tranquillo ; anche se lo “ammazzano” : “ Tranquillo ! Ti abbiamo solo socialmente ammazzato ! E poi non credi nella Resurrezione ? Forse un giorno risorgerai”. E allora viva la magistratura mediatica ; diciamo tutto a tutti per far crescere la democrazia ; anche le infamie fanno bene allo Stato democratico . Qualche campanello , con riferimenti storici, suona ; poco importa.
Ma dopo tangentopoli , tutto è tornato come prima ! Spiegazione : in termini allegorici, in quanto “predatori”,i procuratori di mani pulite riuscirono a prendere solo le zebre ( ? ) più lente; quelle più veloci, le migliori , riuscirono a scappare ; e così perfezionarono la specie . Le zebre ladre sono diventate ancor più ladre ; in sostanza è stata agevolata la creazione di ceppi genetici resistenti agli anticorpi ( sic).
Alcune idee, opinioni , suggestioni di un importante magistrato, considerato un intellettuale, “samurai” dell’esercito dei giudici italiani. Bah ! E da che parte si comincia la cosiddetta riforma della giustizia italiana, se queste sono le premesse delle avanguardie migliori dei magistrati ?
Direbbe il leggendario Pazzaglia “ qui si vola basso, quasi rasoterra” roteando la mano, con ampi giri, sopra il pavimento; ma guardando anche alle cantine.
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