La Sora Rosa e il Sor Tonino
Il doppio misto Sora Rosa e Sor Tonino rappresenta il nuovo fascismo .
La Sora Rosa non ha grande storia . E' cresciuta nell'Azione Cattolica , dove ha preso una deriva integralista , per così dire. La sua unica notorietà la ebbe quando fu ritratta in foto, mentre le br ammazzavano il professore Bachelet. Poi di mestiere si mise a far politica democristiana , con quella « sinistra » integralista, dedita a careghe più che a idee ( e questo da sempre , sulla pelle dei santi fondatori, Dossetti, La Pira e Fanfani ). Navigando nel marasma degli anni 90 tra partiti ed eredità varie, approdò addirittura ad un ministero: scaldò e fece scaldare sedie; ma la povera gente , per la quale voleva governare, non si accorse di nulla. In una diretta TV Berlusconi le disse che a suo parere la signora Bindi era più bella che intelligente. Lei rispose di non essere a disposizione del premier. Battutaccia, con la quale fece altra fortuna. Capito dove poteva essere il suo capitale, cominciò accumulare odio contro Berlusconi; non un'idea, non un progetto, non una discussione ; solo odio, foriero di qualche consenso e di qualche carega . La sera, prediche e crociate contro il cattivo tiranno, per il pio mantenimento dei santi « istituti » esistenti; e al mattino, sana confessione riparatrice del peccato, come le varie « fiamme » dell'Azione cattolica insegnano. Fin qui , nulla di straordinario ; tutto « déjà vu », nel mondo della conservazione diccì, di altri tempi. Il salto avviene nella escalation dell'odio per la cristiana conservazione ; quel « più bella che intelligente » le dà alla testa; le dà anche un piccolo potenziale elettorato che può seguirla nel menare contro Berlusconi. Salvo sempre andare in Chiesa , pregare e confessarsi.
E con chi si trova a menar le mani, per così dire,senza idee e con un concetto di regole "democratiche" fascio-comuniste di altri tempi ? Ma è ovvio , con il figlio della terra Tonino Di Pietro, che sta cercando, per motivi altrettanto pedestri , di levar di mezzo l'odiato Berlusca. Il Sor Tonino è ritratto in un libro recentemente pubblicato da Filippo Facci e finora né in tutto, né in parte smentito. Il quadro che ne viene fuori è semplicissimo: Di Pietro , dopo il golpe del 93, ha capito che il suo grande capitale poteva essere quello di difendere la conservazione dei grandi poteri dello Stato, dei magistrati ( non della Magistratura ) , dei poliziotti ( non della Polizia) , di imprenditori e professionisti , dipendenti dai loro traffici con lo Stato ( e non delle imprese e delle professioni ): e così via. Difendere la conservazione a tutti costi; anche con la piazza. Quindi il Berlusconi dei grandi cambiamenti liberali e sociali ( libertari e socialisti, per dirla alla vecchia maniera ) è il nemico non da battere, ma da abbattere. La storia del Sor Tonino apre la porta a quello che una volta si chiamava fascismo; tutto di quella storia parla proprio di fascio; i dettagli sono ampiamente descritti e documentati nel libro di Facci.
Ed ecco che ancora una volta ,in questo nostro povero Paese, integralismo religioso e fascismo si danno la mano .Nel suo piccolo, la Sora Rosa lancia anatemi, di cui il Sor Tonino si serve nel suo bruto viver quotidiano. Anatemi e violenza contro la persona che può cambiare le cose e per sostituirla non con il nuovo, ma solo con il vecchio, con la conservazione più pia e più becera allo stesso tempo. Siamo chiamati ancora a lottare e resistere contro i fascisti , mascherati da progressisti; chi l'avrebbe mai detto , in Italia , nell' Europa del terzo millennio ?
Pubblicato nel Predellino del 18 dicembre 2009
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