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martedì 8 settembre 2009

I catto-comunisti di Berlusconi

Finalmente !!! Berlusconi ha definito la sua opposizione più importante, come dovrebbe fare sempre : i catto-comunisti ! Che non dovrebbero offendersi se uno li chiama con il loro vero nome ; a meno che si vergognino delle loro matrici , cattoliche e /o comuniste, che siano ( o c’è di che vergognarsi ? ). Qui la sinistra e la destra non c’entrano nulla , neanche per abbreviare il discorso ; come nulla più c’entrano le abbreviazioni, del tipo “ progressisti e conservatori” . Erano terminologie di altri tempi. E le abbreviazioni, pur essendo comode, tendono sempre più a falsare la realtà.
Dobbiamo misurare le politiche sui fatti. Sono stati più progressisti i socialdemocratici svedesi o i comunisti sovietici ? Sono più riformisti i liberals o i laburisti , nel Regno Unito ? E’ stato più di “sinistra” Marchais ( capo dei comunisti francesi ) o Mitterand ? E , in casa nostra, è stato più riformista Nenni o Togliatti, Berlinguer o Donat Cattin, Spadolini o Zaccagnini, Moro o Tanassi ? In tempi più vicini chi fece del riformismo una bandiera, fu Craxi ; “ sporco riformista “ , gli gridarono i compagni di Bersani, che anche all’epoca li dirigeva; e gli lanciarono monetine . Oggi Bersani predica di voler essere il capo di un partito “riformista”, erede quindi di Craxi; e quaranta figli politici di Craxi, o molti di più, siedono in Parlamento con il Partito della Libertà, contro Bersani. E chi è più riformista , più progressista, Tremonti,di origine socialista, braccio economico di Berlusconi o Visco,di origine comunista, braccio economico degli ex comunisti ? L’ex missino Fini o l’ex comunista D’Alema ?L’ex Ministro degli Interni, il democristiano Scalfaro o quello attuale, il leghista Maroni? L'ex Ministro del Lavoro , comunista non pentito ,Salvi o l'attuale Sacconi ?
E’ proprio difficile e opinabile dire che uno è più di “sinistra” di un altro, partito o persona che sia, solo in base a schieramenti pseudo-ideologici di altri tempi.
E nel merito delle proposte ; è più progressista ( o di “sinistra” ) chi dice di non volere immigrazione arbitraria e insicura , ma di ricercare lo sviluppo nei Paesi di provenienza; o chi predica integrazione planetaria , nello spirito, piuttosto ovvio, dell’aiuto e della solidarietà dei “ricchi” nei confronti dei “poveri”? Chi opera nel concreto dei fabbisogni, facendo scelte e interventi, o chi predica e fa finta di mediare continuamente tra interessi contrapposti, per non smuovere assolutamente nulla ? Chi manda le “avanguardie” sui tetti per fare richieste di parte o chi cerca la pace sociale e lo sviluppo economico attraverso tutte le negoziazioni possibili e immaginabili? Chi mente, per una causa “politica” o chi è vittima della menzogna, magari con convincimenti personali a suo parere progressisti?
Tutte domande retoriche , se uno ragiona, alla vecchia maniera e per schieramenti. Domande , con risposte non facili, se uno riflette sui contenuti delle proposte, delle scelte e delle politiche.
Quindi bene ha fatto Berlusconi a chiamare i suoi oppositori catto – comunisti , e non “sinistra”o progressisti o riformatori; male farebbe se considerasse questo definizione , come un insulto ( la verità non si insulta ! Si sente invece insultato un dirigente del Partito Democratico, che dice che la definizione “catto-comunisti”, qualifica chi la usa. Boh ? ). D’altro lato, opposti ai catto-social-comunisti, ci sono i catto-social-liberali , che Berlusconi rappresenta. Poi ci sono le frattaglie , che tutte assieme non sono poche ; con pochi ideali, quasi sempre campati in aria; con , invece, tanti , piccoli e concreti interessi , che si trasformano a volte anche in grandi interessi, violenti e spudorati.
“ E tu con chi stai ?” chiedono. Guardando alle proposte e ai fatti, il Governo di Berlusconi propone e fa : spesso bene, altre volte male , altre volte ancora da vedere, ai risultati. La sua opposizione è capace solo di insultare o di saltellare tra grandi chiacchiere etiche, metodologiche, organizzative, demagogiche; quasi mai escono giudizi positivi sul pensare o sul fare degli altri; sempre tutto è negativo ; il Bene da un alto, il Male dall’altro. Ma il Bene non è proposto: deve essere accettato come atto di fede; komeinista o papista, leninista o fascista, che sia ; difficile da digerire, se non si è uomini dalle “fedi” facili…Quindi in realtà i catto-comunisti hanno trasformato la politica di questo Paese , in atti di fede, rispondendo ad un loro istinto cultural-genetico: o con noi o contro di noi; o con Berlusconi o contro Berlusconi; la politica, quella sana , non di Chiese, non è questo; è progetto , è programma, è confronto, è “tesi-antitesi-sintesi”,è decisione.La “fede”monoteista o monoculturale ha fatto da sempre solo sconquassi in politica, in tutto il mondo.

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