Non c'è di peggio che dire ad un
capo « sei moscio ». A quello gli vien subito
voglia di far vedere i muscoli che non ha ; e quindi appare ancor più
moscio, nel suo pretendere. E' quello che sta succedendo a François
Hollande , presidente dei francesi . In tre mesi ha perso il 10 % dei
favori del popolo . Secondo i sondaggisti oggi è attorno al
44% : non era mai successo che un Presidente dopo 100 giorni dalla
sua elezione perdesse tanta fiducia popolare.
« Io Presidente faro'
questo...faro' quello » aveva detto in campagna
elettorale: 60 impegni, per la precisione. Si è dato da fare
in questi 100 giorni : ma ha fatto soprattutto delle « commissioni »;
delle riunioni; delle consultazioni . Come a dire ; basta col
decisionismo sarkozista ; io Presidente le cose le faccio , ma con
partecipazione e accordo di tutti ; cosa notoriamente impossibile in
tempi nefasti come questi. Il suo Passera , che si chiama Montbourg (
sinistra nazionalista ) , d' accordo con lui, di fronte alla
prospettiva di massicci licenziamenti alla PSA ( Citroen- Peugeot ),
aveva detto due mesi fa che si sarebbe consultato per salvare
tutti i posti di lavoro in questione . Oggi ha detto che, dopo
essersi consultato , la PSA ha buone ragioni per ristrutturarsi. I
sindacati non hanno gradito ; e neppure i licenziati; e neppure gli
elettori.
« Il mio avversario non è
monsieur Sarkozy . Il mio avversario è madame la Finance »
, aveva gridato Hollande aprendo la sua campagna elettorale. Inutile
dire che invece ci è dovuto andare subito a letto e madame,
forse impalmata, è scomparsa dalla scena; non se ne parla più.
Si parla invece di tasse : 30 miliardi
di euro da trovare subito ,per dare respiro al debito pubblico
francese. Decisione ( qui senza consultazioni ) : 10 miliardi si
levano dalla spesa pubblica ; altri 10 si fanno con tasse sulla gente
; e 10 si tolgono alle imprese. Per la spesa pubblica si sfilano
soprattutto dai « progetti », dagli
investimenti ( a cominciare da quelli « culturali »
, cavallo di battaglia dei socialisti alle elezioni) e molto poco
dalle spese della macchina statale ( comuni, aggregazione di comuni,
dipartimenti, regioni e stato ). Per le tasse sulla gente si
colpisce quasi unicamente il ceto medio , in maniera progressiva fino
al 45% del reddito , per saltare poi al 75 % , per i grandi
« fortunati », su introiti superiori al milione
di euro annui ( duemila persone circa, che servono come prede da
esibire al popolo cosiddetto « gausciste ») .
Per le tasse sulle imprese , si predica che bisogna investire in
Francia , che conviene farlo : e poi si dà solo una grande
pedata agli imprenditori , nella convinzione che la caccia al ricco
voglia dire anche questo . Un disastro , che si sta trasformando in
ulteriore perdita di credibilità di « Io
Presidente ».
Il più « fortunato «
dei francesi , Bernard Anaud, a capo dell'industria del lusso
nazionale e tra i primi 5 uomini più ricchi del mondo , ha
deciso di prendere la residenza in Belgio . Apriti cielo ! Il
giornale socialista Liberation , a tutta pagina ha scritto «
casse-toi, riche con « ,più o meno «
levati di torno, ricco coglione « Arnaud non ha gradito e
ha querelato il giornale. Non solo : ha detto anche che resterà
fiscalmente francese , pur non condividendo le scelte governative. A
« sinistra » trattano Arnaud di parassita e
c'è perfino chi rivendica l'esproprio dei suoi beni. Se
sapessero che il capo economico della « sinistra »
italiana risiede , anche fiscalmente, in Svizzera, lo
decapiterebbero. A « destra » l'ala
nazionalista gli dà del traditore. Ma l'odio contro il
« ricco » non è poi molto capito e
seguito; anzi.
« Moi President »
, « Io Presidente », non sembra ancora aver
trovato la strada giusta per governare . Va in giro con giacche
attillate , due spacchi e sedere di fuori, a predicare nazionalismo,
socialismo e partecipazione: fa molto politichese e poco governo .
Anche nel politichese si sta incartando ; con la segretaria del
partito socialista Martine Delors , in Aubry, sta scegliendo il nuovo
segretario . Qualcuno ha ricordato che la monarchia e l'aristocrazia
in Francia non ci sono più ; e che forse sarebbe meglio che
il capo del partito sia scelto dagli iscritti .
Insomma François
Hollande , Io Presidente, per il momento non convince né gli
elettori né gran parte dei suoi compagni . Anzi : appare
moscio, insicuro e contraddittorio.
Pubblicato da "l'Occidentale" il 12 settembre 2012