viaaaa!!!

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martedì 27 novembre 2012

Monti, boia deh !



Monti: "A rischio il Ssn ( Servizio Sanitario Nazionale ); ripensarne la sostenibilità"
Boia , deh !!!

mercoledì 21 novembre 2012

Città ideale


"...E quindi non c'è che una soluzione, quella di sempre : la politica e , con rispetto parlando, l'ideologia , e per chi avuto o avrà la fortuna di permettersela, la cultura ; contro l'ignoranza delle soluzioni immaginifiche, ricorrenti, protagoniste, pragmatiste , presuntuose e sempre più ignoranti."
Così il nonno di Teofilo concluse un suo libro nel 1985. Ecco ! Risultato : ha oggi davanti un grillo e uno strillino, accompagnati dal gran coro della qualunque.

domenica 4 novembre 2012

Cri cri vs lo Strillino





Grillo attacca Renzi: Firenze affonda nei debiti

Il comico nel blog: 'E' sempre in giro'. Il sindaco twitta: 'Nuota bene ma di economia non capisce nulla'

Uno scontro tra giganti !

giovedì 1 novembre 2012

Conti inutili


La Corte dei Conti ha 150 anni ; e il suo Presidente , Giampaolino , impazza per TV e Radio. Ma serve a qualcosa questo Ente ? E’ una vecchia istituzione napoleonica , sparsa nel mondo latino, ormai con funzioni e organizzazioni diverse. Quella italiana è recepita in Costituzione :controlla la legittimità dei conti dello Stato ( salvo qualche eccezione , come il caso Fiorito ha evidenziato ) e ha anche funzioni giurisdizionali su reati amministrativi denunciati da un propria Procura interna. Ci lavorano più di 600 magistrati , di cui una parte “laici” , nominati dal Governo, e una parte “togati”, entrati per concorso. Costa ormai più di 300 milioni di euro all’anno, con risultati assai dubbi. Vediamone i limiti.


1. Intanto la funzione ; controllo della legittimità dell’atto nell’uso del denaro pubblico ; che vuol dire ? Quali sono le relazioni tra questo controllo e quelli dei Revisori contabili, della Magistratura Amministrativa e della Magistratura ordinaria, visto che si parla di legittimità degli atti ? Non ci sono doppioni , quei famosi supercontrolli , che consentono proprio la nascita e lo sviluppo del malaffare ?

2. Il potere giurisdizionale della nostra Corte dei Conti è un po’ speciale ; gli altri Paesi che hanno questo Ente, o non gli affidano questo potere ( per esempio Germania, Svizzera o Norvegia ) o glielo danno con molta più prudenza ( per esempio permettendo il ricorso contro le sue sentenze ad una magistratura terza e non a “ magistrati “ dello stesso Ente, che oltretutto sono in gran parte “laici” e quindi non giudici , come avviene in Francia e Spagna, per citarne solo due ).

3. Il controllo dovrebbe essere sulla legittimità dei conti , non sulle loro finalità, sul loro contenuto di scelte di politica economica dello Stato, espressa dai Governi o dagli Enti pubblici; ma i nostri magistrati contabili tendono ad allargarsi e negli ultimi tempi perfino a divenire economisti , monetaristi e quant’altro, impartendo lezioni di politica economica dall’alto della loro funzione , che ,al contrario, dovrebbe essere più ragionieristica che dottrinale. Ma solo il termine “ragionieristico” fa loro accapponare la pelle ; non ne capiscono il valore e non si rendono conto che almeno per due terzi il loro lavoro dovrebbe essere fatto di “ragioneria “ e per un terzo di diritto ( oltreché di buon senso ).

4. Che la Corte si basi più sulla immagine che sul lavoro, lo dimostra tutta la rappresentazione , che vuol trasferire attraverso i media , all’esterno: pomposità , rituali, ostentazioni. Basta vedere il loro elegante depliant di presentazione ; tutto bello , ma non si capisce quanti , come e dove siano, quanto costino e cosa facciano ; ci vorrebbe un magistrato contabile …esterno ( o straniero ) che facesse loro le pulci e le spiegasse .

5. Molti “giudici “ della Corte sono intrufolati nei Gabinetti e nelle Segreterie dei Ministeri, dove aiutano i governanti a rendere complicate le cose semplici, in questa confusione professionale che hanno in testa, tra diritto e amministrazione ( senza conoscenze… ragionieristiche ); per esempio l’attuale Presidente della Corte è stato anche capo di gabinetto o capo dell’ufficio legislativo di diversi ministeri , Attività Produttive, Lavori Pubblici e Commercio Estero.

6. La loro responsabilità professionale è nulla ; se sbagliano , non pagano ; per esempio se un ente da loro controllato viene accusato di malversazioni amministrative , il vertice dell’Ente , in tutto o in parte, è soggetto a indagine ; ma non chi lo controllava ; al di là del fatto etico, non edificante, questa loro “irresponsabilità” frena anche la loro preparazione professionale ; diventano pigri ; sono molto ben pagati , lavorano poco e non sembrano essere responsabili ( non si legge mai che un magistrato della Corte sia o sia stato sotto processo per fatti relativi al suo lavoro ).

Il cahier de doleances sulla funzionalità della corte potrebbe continuare a lungo . Ma restiamo alla sostanza . La Corte dei Conti è apprezzata dai media , perché è fonte di notizie importanti all’interno del pianeta “ pubblico” ; ed è apprezzata anche dal sistema politico , perché gli offre una spalla “giuridica” ( più che altro burocratica ), nella gestione delle questioni di Governo o di opposizione. Quindi è un organismo utile , di sottobanco, per così dire.

Le sue funzioni storiche invece sono venute meno ; per una serie di motivi ; perché c’è sempre meno Stato nell’economia; perché l’economia e le aziende registrano ritmi di modificazione gestionale e amministrativa, del tutto diversi dalla stagnazione del sapere “antico” dei nostri magistrati contabili, togati e non; perché sono sempre più evidenti le sovrapposizioni di competenza e di responsabilità tra organismi giuridici di consulenza e di giurisdizione dello Stato ; perché in questa confusione le superfetazioni burocratiche tendono a creare esse stesse illiceità amministrative , civili e penali; perché nel suo insieme il pianeta giustizia deve essere riorganizzato con criteri che guardano al duemila e non all’ottocento. L’Italia vive tra Paesi che nella maggior parte non sanno neppure cosa sia una Corte dei Conti . Le aree anglosassoni si avvalgono per il controllo dei conti pubblici di professionisti del settore, se pur nominati dallo Stato ( Controller o Auditor ) . In molti altri Paesi il controllo è diretto su Enti e aziende , con società specializzate nel settore , professionalmente responsabilizzate. In astratto se la Corte dei Conti non ci fosse più, cosa succederebbe ? Probabilmente Enti e Aziende pubbliche si farebbero certificare i bilanci da società specializzate ; sulla legittimità degli atti, risponderebbero , come tutti , alla magistratura ; e sulla loro regolarità , continuerebbero a sedere nei loro consigli di amministrazione i revisori dei conti che a questo sono deputati. Aumenterebbero ruberie e corruzione ? Probabilmente no ; perché la sottrazione dei denari avviene sempre , quando i circuiti di controllo aumentano e si confondono, in maniera che la responsabilità si diluisca in quantità di timbri e di firme.

La Corte dei Conti può essere considerato un Ente superato e inutile, se pur costituzionale e ben imparruccato . Ma nessuno avrà il coraggio di dirlo. Tra poco lo sentiremo urlare nelle piazze da Beppe Grillo, che non pare aver troppo bisogno di impaludamenti burocratico-giuridici ; e ce ne dovremo fare una ragione.

Pubblicato da "l'Occidentale" il 5 novembre 2012